InfoAut
Immagine di copertina per il post

I “Marchionne de noantri” e le “corna al paese”

Storicamente, era questa la classica frase che i “coatti” romani rivolgevano ai malandrini arrivati nella capitale e provenienti dalla provincia.

Come dire, non puoi permetterti di fare il “bullo” se a casa tua non hai tutte le cose a posto.

La stessa cosa si potrebbe dire dell’impostazione “marchionnista” che, sia pure con alcuni momenti di “ritirata strategica”, ha ormai preso piede in Bnl da qualche anno.

E della quale certamente si sono fatti interpreti principali quella specie di “truppa d’occupazione” ex Unicredit/Banca di Roma ( ma anche, in altri ambienti, quella rappresentata dagli ex Accenture)giunti in Bnl al seguito del duo Gallia/Pandolfini.

Lungi da noi l’elogio del Marchionne vero che peraltro, in sede giudiziaria con la Fiom ma soprattutto sul terreno delle vendite di prodotto, sta mostrando tutto il suo “bluff”, che poi non si discosta granchè dalla linea strategica storica della Fiat “mettere in tasca gli utili e socializzare le perdite”, in auge sin dai tempi dell’Avvocato.

Ma Marchionne, nelle sue infamie favorite da una casta politica impresentabile e da un sindacato a dire poco appecoronato, ha però potuto mostrare almeno all’esterno una struttura aziendale coesa, che regge, tutta schierata come un sol uomo dietro di lui e soprattutto senza dare l’impressione di particolari “scheletri nell’armadio” che possano venire fuori da un momento all’altro.

Tutto questo applicato al mondo del credito ( basti pensare ai problemi giudiziari di Profumo e di altri, compreso il ministro/banchiere Passera) ed in particolare in Bnl ( nonostante una classe politico/sindacale ancora più subalterna ed a volte corrotta di quella dei “sindacati gialli” della Fiat ) diventa una commedia tragi-comica.

Una commedia che mostra ormai un Presidente che della Bnl praticamente se ne frega, al punto di giocare per ore cogli sms ( non sappiamo se scambiati con la giovin fidanzata o col suo socio “scarparo” o con chi altri) persino durante gli incontri con i sindacati Bnl.

Che, dopo tanti anni di sostanziale riserbo, è ormai invece protagonista assoluto del “gossip romano” e delle sue feste “cafonal”,con tanto di continua pubblicazione di sue foto patetiche e francamente imbarazzanti, al quale si attribuiscono mire politiche rispetto al Campidoglio ed anche riunioni para-partitiche in questo senso nei locali Bnl ed a spese della stessa banca, che, in una delle tante sue vesti di privato imprenditore, minaccia a mezzo stampa come un “bullo di provincia” i lavoratori di Cinecittà rifiutando invece la normale trattativa/dialettica sindacale e che “concede” in questo senso auto-celebrative interviste/marchetta all’Agi, cioè all’agenzia di stampa di cui la sua famiglia è proprietaria, che approfitta addirittura di conferenze-stampa nella qualità di Presidente della Bnl per fare pubblicità gratuita alle avventure ferroviarie del suo socio “scarparo” etc etc etc.

Ma fosse solo questo, e non è poco,l’effetto sarebbe solo una oggettiva distrazione da Bnl da parte di chi, innegabilmente, negli anni scorsi si era dimostrato in azienda un elemento di equilibrio rispetto alle follie ultraliberiste di altra parte della dirigenza.

Ma vogliamo parlare poi di un Amministratore delegato del quale in molti parlano di un imminente passaggio a Banca Intesa, senza che vi siano state particolari smentite in questo senso e prefigurando quindi anche in questo caso un’altra oggettiva “distrazione” da Bnl ? E che realisticamente, se la cosa avesse seguito, si porterebbe dietro, come ha sempre fatto, parte significativa del suo staff ristretto, Direttore delle Risorse Umane compreso, esempio classico del peggior “mercenario”, già andato via da Bnl e poi tornato insieme alla citata“truppa occupante” degli ex Geronzi-Boys ?

Il quale ha poi generato una impresentabile rete di “gestori risorse umane” quasi sempre ridotti a semplici passacarte, ma a volte “gratificati” ( si fa per dire ma è evidente che per alcuni la pratica è persino “arrapante” ) dal compito di ritirare i tesserini ai colleghi licenziati.

Insomma, in questa grande e complessiva “distrazione” del top management Bnl e della quale la proprietà francese farebbe bene a rendersi conto, poi può veramente succedere di tutto e in effetti, veramente di tutto sta succedendo.

La allucinante strategia dei provvedimenti disciplinari a pioggia e dei licenziamenti, individuali ed in un caso anche collettivi, facili, che poi spesso e volentieri vengono annullati dalla magistratura ed allora si tenta talvolta anche la mossa disperata delle “prove falsificate” presentate in Tribunale, con annessa gravissima denuncia penale a carico del “distratto” Presidente in quanto formale “rappresentante legale” della Banca.

Licenziamenti che peraltro hanno portato anche a pesanti reazioni politiche esterne ( ed altre ne arriveranno dopo la classica pausa estiva) che contribuiscono giustamente a sputtanare l’immagine della Bnl e, almeno dove il sindacato aziendale non è quasi del tutto subalterno e/o corrotto, hanno portato anche a scioperi dei lavoratori Bnl come è avvenuto a fine Luglio in alcune zone del Piemonte.

Un “marchionnismo de noantri”, feroce ma a tratti anche patetico, ed oltretutto praticato da “bulli” pieni di “corna al paese” e quindi molto molto vulnerabili sul piano dell’immagine sia aziendale che anche strettamente personale.

E le “corna al paese” sono veramente tante, dalle solite “facilitazioni” clientelari alla “casta politicante” – allucinanti, in termine di immagine aziendale, i ripetuti scandali che hanno caratterizzato in brevissimo tempo la gestione dello sportello Bnl presso il Senato, con ricadute mediatiche notevoli, anche se si è sempre cercato di sminuire o addirittura di attribuire ( ma de che ?) un ruolo “moralizzatore”e di denuncia ( fatta solo quando i fatti già stavano sui media)alla Bnl medesima – fino alla reiterata abitudine, cominciata nell’era Calderano ma ancora in auge, di inventarsi conti “farlocchi”, all’insaputa dei malcapitati clienti, per gonfiare le statistiche in occasione dell’apertura di nuovi sportelli o delle statistiche sempre regolarmente gonfiate ad arte ( previa poi restituzione ai soli clienti che protestano) con migliaia di piccoli addebiti senza autorizzazione in occasione delle giornate di Telethon.

E ,a completare il quadro( ma solo per il momento, non tutte le “corna al paese” sono così evidenti come quelle citate ma ulteriori indicazioni cominciano ad arrivarci da molti colleghi schifati), l’incredibile vicenda dei “concorsi falsi” per i quali sono stati truffati circa mille giovani precari e disoccupati del centro-sud, concorsi falsi che però sono avvenuti per oltre un anno, con partecipazione di anche 70 concorrenti per volta, in gran parte all’interno di locali Bnl ( soprattutto la sede “blindatissima” dell’Area Lazio/Sardegna sita in Piazza Albania, Roma) senza che la Bnl se ne accorgesse minimamente e che venivano pubblicizzati in alcuni giornali specializzati in concorsi, con tanto di locandine affisse fuori dalle edicole, senza che nemmeno questo particolare fosse notato dalla Bnl e dal suo “professionale” Ufficio Stampa.

Insomma, le “corna al paese” sono così tante e ben diffuse da rendere assolutamente non credibile qualsiasi atteggiamento da “Marchionne de noantri” dell’attuale dirigenza Bnl.

E, in tutta franchezza, non si capisce perché la sacrosanta “mannaia” di origine rivoluzionaria proprio transalpina, non sia ancora arrivata a colpire una situazione veramente da “basso impero” come quella descritta.

Di odio generale per le banche, in questa situazione di gravissima crisi economica, ce né già tanto e ben diffuso in sé che sicuramente non sarebbe il caso di alimentarlo anche tra gli stessi lavoratori con i comportamenti irresponsabili ed indecenti di chi attualmente dirige la Bnl.

Noi, in ogni caso, continueremo, dentro e fuori Bnl, nella puntuale opera di informazione e controinformazione rispetto a questa gravissima situazione.

Come diceva l’ottimo Sandro Pertini, “a brigante, brigante e mezzo, anzi due !”

Se poi si svegliasse anche qualche sindacato o qualche singolo sindacalista, di quelli che non percepiscono ad ogni fine luglio da Bnl il “contributo vacanze di lusso”, non sarebbe male.

InfoAut Bnl Redazione

 

da bellaciao

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Alcune riflessioni a caldo su “Blocchiamo tutto”

E’ quasi impossibile fare un bilancio organico di queste giornate incredibili. Il movimento “Blocchiamo tutto” ha rappresentato una vera discontinuità politica e sociale nella storia italiana.

Immagine di copertina per il post
Culture

Al mio popolo

Lo scorso 25 settembre è deceduta a Cuba Assata Shakur, importante membro delle Pantere Nere prima, della Black Liberation Army poi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Feroce repressione sui pensionati davanti al Congresso ha fatto 20 feriti

I manifestanti stavano sul marciapiede quando le forze di sicurezza federali sono passate all’attacco. Denunciano l’uso di un nuovo gas irritante, più potente di quelli precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccando tutto – E’ sciopero generale

Oltre 100 manifestazioni in tutta Italia. Nonostante le intimidazioni del governo le piazze si sono riempite ovunque. Superati ampiamente i numeri del 22 ottobre in molte città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.