InfoAut
Immagine di copertina per il post

I paladini della legalità: l’irresponsabilità al potere

Sabato scorso, al termine di una combattiva e partecipata manifestazione, ci è capitato di incontrare il sub commissario all’emergenza abitativa del Comune di Roma, Clara Vaccaro, e il vice prefetto del commissario Tronca, Ugo Taucer. Oggetto del confronto la fresca delibera approvata dalla gestione commissariale, che nell’intenzione di chi governa oggi la Capitale, dovrebbe dare attuazione alla delibera regionale sull’emergenza abitativa.

Ci saremmo aspettati un confronto nel merito: invece ci siamo accorti che il vice prefetto Taucer non aveva nemmeno letto le delibere in questione, mentre la subcommissario Vaccaro eludeva le nostre puntuali contestazioni. Le argomentazioni portate dagli attuali amministratori della città sono state tutte centrate sul necessario ripristino della legalità, tema sul quale non c’è trattativa di sorta. Per due lunghe ore ci siamo sentiti ripetere questa giaculatoria senza mai entrare nel contesto della delibera appena approvata, sulle minacce di sgombero che vi sono all’interno e sui criteri di applicazione del mandato regionale. Alle nostre rimostranze su come l’atto comunale andasse in contraddizione con l’indirizzo regionale, abbiamo ricevuto risposte stizzite, nervose e fortemente lacunose. È sembrato quasi che ci facessero un favore ad ascoltarci.
Mentre avveniva tutto questo, sulla piazza del Campidoglio, dove migliaia di persone attendevano la delegazione salita all’incontro, la tensione saliva e le prime notizie dell’andamento del confronto non facevano presagire nulla di buono. Il gigantesco dispositivo coercitivo predisposto dalla questura per arginare eventuali contestazioni cominciava a mostrare un volto più minaccioso: gli agenti indossavano i caschi e gli idranti si posizionavano a ridosso dei manifestanti. Un clima surreale che il comportamento al limite della follia del subcommissario Vaccaro, che in preda ad un moto isterico lasciava il tavolo con i movimenti, abbandonando il solo Taucer a sostenere un acceso confronto, rendeva ancora più problematico.

Quando abbiamo chiesto di congelare la delibera e di avviare un percorso serio di sua riscrittura, ci siamo trovati di fronte un muro di gomma che a parole indicava una fumosa disponibilità, ma nei fatti procedeva oltre senza nemmeno essere in grado di fissare un nuovo appuntamento. Nemmeno il rischio di una piazza in attesa di riscontri positivi ha spinto questi personaggi a trovare un varco di buon senso utile a stemperare animi e tensioni possibili.
Come Renzi dopo le contestazioni di Napoli, anche questa gestione commissariale si erge a paladina della legalità senza considerare le necessità reali di questo paese. In una città che sta soccombendo sotto i colpi della crisi e che ha già visto una classe politica corrotta messa sotto accusa dal potere giudiziario, non riteniamo certo molto responsabile il comportamento degli attuali commissari. Minacciare ogni giorno sgomberi di case popolari, stabili occupati e spazi sociali, piegando agli interessi della rendita anche una delibera che finalmente affronta l’emergenza in maniera strutturale, ha qualcosa di criminale. Produrre tensione sociale quotidianamente e invocare un confronto militare nella risoluzione delle questioni, ha il sapore di una guerra santa. O qualcuno più antico potrebbe dire guerra di classe.

Tanta irresponsabilità nella gestione della cosa pubblica non pensiamo sia figlia di incapacità, anche se l’incontro di sabato un poco ci ha insospettito, ma di una vera scelta definitiva di quale campo difendere. Non ci sono risorse per tutti e quindi quello che c’è deve andare alla società solvibile e a coloro che sostengono la classe dominante. Per questo si sospingono i poveri, vecchi e nuovi, ai margini della società e coloro che si organizzano vengono sfidati in campo aperto sfoderando un apparato muscolare che ha visto perfino il ritorno della polizia a cavallo in tenuta antisommossa.
Che fare? Non mollare nemmeno un centimetro e scegliere con cura il luogo, il momento e le caratteristiche dell’ormai inevitabile scontro. Potremmo chiamarlo il conflitto del buon senso contro l’irresponsabilità dei nemici della città.

A bientôt monsieur Tronca. Rome debout!

Movimenti per il diritto all’abitare

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armi e appalti: l’Italia mantiene aperto il canale con l’industria militare israeliana

Nonostante la campagna di sterminio contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza, Arma dei Carabinieri e Polizia di Stato continuano ad equipaggiare i propri reparti di pronto intervento rifornendosi presso le più importanti aziende israeliane.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Morte di Ramy Elgaml: altri due indagati per falso tra i carabinieri premiati con l’Ambrogino d’Oro

Altri due carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati con le accuse di aver fornito false informazioni al pubblico ministero e di falso ideologico in atti pubblici nell’ambito dell’indagine sulla morte di Ramy Elgaml

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Genova: corteo operaio sotto la Prefettura. Sfondate le reti della polizia, lacrimogeni sulle tute blu

La rabbia operaia continua a riempire le strade della città ligure contro il (non) piano del governo Meloni sul destino di migliaia di operai ex-Ilva e sul futuro del comparto siderurgico in Italia.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Presidio permanente di San Giuliano: dove abbattono case, noi costruiamo resistenza!

Martedì 2 dicembre, durante l’assemblea popolare, i/le giovani No Tav, hanno fatto un importante annuncio: casa Zuccotti, dopo essere stata espropriata da Telt, torna a nuova vita.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: riflessioni attorno “all’assalto squadrista alla sede della Stampa” e alla libertà di informazione

Il centro sociale Askatasuna di Torino è tornato al centro del dibattito politico nazionale dopo l’azione alla redazione de La Stampa del 28 novembre durante la manifestazione nel giorno dello sciopero generale

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello di docenti, ricercatori e ricercatrici universitarie per la liberazione di Mohamed Shahin

Riportiamo l’appello di docenti, ricercatori e ricercatrici per la liberazione di Mohamed Shahin, per firmare a questo link.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili in Italia

Diamo il via all’inchiesta collettiva sugli investimenti israeliani sui progetti delle grandi rinnovabili che abbiamo deciso di iniziare durante la “Due giorni a difesa dell’Appennino” a Villore, di cui qui si può leggere un resoconto e le indicazioni per collaborare a questo lavoro.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Un primo resoconto dell’appuntamento “Due giorni a difesa dell’Appennino”: come continuare a rendere vivi i nostri presidi di resistenza dal basso

Iniziamo a restituire parte della ricchezza della due giorni a difesa dell’Appennino, svoltasi in una cornice incantevole a Villore, piccolo paese inerpicato tra boschi di marronete e corsi d’acqua, alle porte del parco nazionale delle Foreste Casentinesi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bambini sfruttati e affumicati nei campi della California

Molto lontano dai campi di Entre Ríos o Santa Fe, i bambini contadini della California lavorano dagli 11 ai 12 anni, sfruttati, mal pagati, in terreni affumicati con pesticidi e con il terrore di essere deportati insieme alle loro famiglie di migranti.