Ikea: reintegrati i 9 lavoratori espulsi
La battaglia ricordiamo, riguardava il reintegro di 9 lavoratori sospesi, dopo le agitazioni che i facchini avevano fatto per il rispetto del contratto nazionale del Lavoro. L’accordo, che sarà redatto per inscritto e firmato probabilmente fra una settimana, prevede che i lavoratori saranno reintegrati nell’azienda di Le Mose, 4 di loro però potrebbero spontaneamente chiudere il rapporto di lavoro con Ikea spostandosi a lavorare altrove e accettando una buona uscita.
Dopo mesi di lotta e picchetti i lavoratori tutti, ottengono il reintegro dei loro colleghi. Consapevoli però che in questa storia non è ancora scritta la parola fine, perché l’ottenimento (assolutamente non giustificato) della cassa integrazione da parte dell’Ikea potrebbe vedere nuove mosse di esclusione verso i lavoratori appena reintegrati.
«Un’altra vittoria del SI-COBAS e di tutto il movimento dei lavoratori del polo logistico. – dichiarano i SiCobas nel loro comunicato – L’incontro al comune sulla vertenza IKEA è terminato positivamente. Nell’arco di una settimana si dovrebbe giungere ad un accordo che prevede il reintegro dei 9 lavoratori ancora esclusi dal Deposito Ikea ed aprirsi un tavolo con il Consorzio per discutere della piattaforma sindacale che il SI-COBAS ha avanzato all’inizio della vertenza. Nel frattempo, i lavoratori in lotta manterranno il presidio davanti al Deposito in attesa che venga siglato l’accordo sindacale con l’intermediazione delle istituzioni piacentine. La tenacia con la quale i lavoratori stanno conducendo questa battaglia e la solidarietà che hanno ricevuto da molti altri lavoratori e giovani di varie città è stato un binomio importante che ha permesso a questa lotta di tenere ed arrivare a risultati concreti».
Questa battaglia che è riuscita a generalizzarsi coinvolgendo anche studenti e realtà solidali in altre città è la dimostrazione che puntando sulla conflittualità e sulla costruzione di soggettività è possibile raggiungere accordi vincenti anche quando la controparte sono le istituzioni tutte e una delle più grandi multinazionali del mondo.
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