InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il 25 marzo a Roma c’è chi dice No all’Europa dell’austerità

Movimenti. Il 25 marzo a Roma si terranno le celebrazioni del sessantennale del trattato fondatore dell’Unione Europea (allora Cee). Sarà anche il giorno delle manifestazioni di chi si oppone all’insostenibile Europa dell’austerità, della xenofobia, delle povertà, e della crisi senza fine. Domani a Roma la prima assemblea della rete “C’è chi dice No” in un percorso che vedrà la partecipazione di diverse piattaforme politiche.

L’anno più difficile nella storia dell’Unione Europea inizierà ufficialmente a Roma il 25 marzo quando i capi di governo degli stati membri si incontreranno per celebrare il mesto sessantennale dai trattati di Roma, atto fondatore dell’allora Comunità economica europea (1957). Pochi giorni prima, il 15 marzo, ci saranno le elezioni in Olanda. Se vincerà il partito della libertà di Geert Wilders si terrà il primo referendum popolare sull’uscita dell’Olanda dall’Ue (e forse anche dall’Euro).

Ben più importanti si annunciano le scadenze elettorali presidenziali in Francia (23 aprile e 7 maggio) e in Germania (24 settembre). Se Marine Le Pen del Front National riuscirà ad affermarsi al secondo turno delle presidenziali in Francia ha promesso una consultazione sulla “Frexit”. A settembre Angela Merkel, candidata al quarto mandato da Cancelliera, potrebbe avere molti problemi dalla crescita del movimento di estrema destra e ultra-nazionalistico Afd, Alternative für Deutschland. Già all’inizio del prossimo autunno il paesaggio dell’Ue, ripiegata sull’austerità, sulla xenofobia e l’immobilismo, potrebbe risultare sconvolto e conoscere rovesci largamente annunciati, le cui conseguenze restano ancora oscure.

Il 25 marzo era nato come una giornata in cui Renzi avrebbe incensato ancora una volta se stesso. L’ex premier non è riuscito ad arrivarci. La data ha cambiato di senso, perdendo rilievo nelle fumose dinamiche politiche italiane concentrate sulla sentenza della Consulta sulla legge elettorale e sulle trattative tra le segreterie dei partiti su quella nuova. La durata del governo Gentiloni è strettamente legata al loro esito. Nel frattempo la crisi economica in cui versa il paese, sembrano essere passati in secondo piano, se si esclude il dibattito sui voucher e sull’articolo 18 cancellato dal Jobs Act che la Cgil voleva ripristinare, ma che la Consulta ha respinto.

Una giornata particolare

Sabato 25 marzo sta diventando una data-simbolo anche per le sinistre italiane, e non solo, contro l’Europa dell’austerità, dei confini e muri. Quel giorno in piazza è stata annunciata una manifestazione promossa da due piattaforme politiche: la rete C’è chi dice No e Eurostop. Domani, domenica 22, alla sala teatro Pasolini della Casa dello studente via Cesare De Lollis 20 si terrà l’assemblea di “C’è chi dice No” nata dalla campagna per il “No sociale” al referendum costituzionale del 4 dicembre scorso a cui partecipano alcune reti dei centri sociali, movimenti territoriali come i No tav, No triv e contro le Grandi Navi, per la riqualificazione di Bagnoli, contro i gassificatori, gli studenti della rete della conoscenza e i sindacati di base (a partire da Usb e Si Cobas).

Sabato 28 gennaio, sempre a Roma, è stata convocata un’altra assemblea di Eurostop al centro sociale Intifada. Prima della contro-manifestazione del 25 marzo si sta pensando anche a seminari e convegni di bilancio di un’esperienza che, dopo l’elezione alla presidenza degli Stati Uniti di Donald Trump, dovrà affrontare il rinnovato nazionalismo imperiale degli Stati Uniti e toni da guerra commerciale. Eventualità a cui l’Ue non sembra essere preparata.

In attesa di una definizione del percorso delle mobilitazioni nazionali e internazionali a cui potrebbero presto aggiungersi altre date (il G20 a fine maggio a Amburgo e il G7 a Taormina a luglio) va ricordato anche il 25 marzo sera, al teatro Italia, Yanis Varoufakis lancerà ufficialmente il suo movimento Diem25 e presenterà il programma economico “Green New Deal”). Nella Capitale saranno presenti, per qualche ora, una parte delle sfumature delle sinistre che si oppongono – con ricette diverse che variano dalla riforma democratica e popolare dell’Unione alla fuoriuscita dall’Euro – ciò che è diventata oggi l’Unione Europea.

C’è chi dice No
La rete C’è chi dice No è nata l’estate scorsa in Val di Susa in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre. È stata una felice intuizione che ha anticipato le ragioni del “No sociale” contro le politiche economiche e sociali dell’allora governo Renzi. La manifestazione del 27 novembre, a una settimana dallo scrutinio che ha travolto Renzi e il Pd, ha portato a Roma 50 mila persone. Come abbiamo raccontato su Il Manifesto è stata l’unica mobilitazione popolare che ha rappresentato – prima delle analisi aposteriori sui flussi elettorali – la natura sociale del rifiuto a Renzi. La campagna si è anche intrecciata con lo sciopero generale dei sindacati di base (Usb, Si Cobas, Adl Cobas) del 21 ottobre, con la manifestazione del giorno successivo a cui hanno partecipato Rifondazione Comunista, la piattaforma Eurostop e altre sigle della sinistra comunista in Italia. E, ancora prima, il 7 ottobre e il 17 novembre con le manifestazioni studentesche.

“Con la nascita del governo Gentiloni ci sembra che si voglia continuare a nascondere le profonde radici sociali della crisi che sono emerse in maniera così forte nel voto del 4 dicembre – afferma Lorenzo, uno dei portavoce di C’è chi dice No – E’ accaduto anche nel dibattito pre-referendum quando siamo stati gli unici a evidenziare quanto la maggior parte dei media e la politica dei palazzi hanno riconosciuto dopo il voto. Ora tutto è stato rimosso di nuovo: continuano a rifiutare le posizioni che non trovano voce nella politica ufficiale”.

L’assemblea domenicale sarà la prima occasione per “restituire” il valore di quell’intuizione e per rilanciare su un nuovo percorso di mobilitazione. Al primo posto ci sono i giovani che hanno rifiutato le politiche renziane: “Non ci lasciamo più abbindolare dalla retorica sull’innovazione e le start up, così come da quella dei sacrifici. Questo scarto dal discorso dominante emerge anche dai territori impoveriti e depredati, a partire dal Sud dove il voto contro le politiche renziane è stato fortissimo e si è espresso nel No al referendum”.

Lo stesso “No” ora lo si vuole rivolgere contro le politiche di austerità nella manifestazione del 25 marzo, il giorno in cui ci sarà “una parata del peggio dell’Unione Europea esistente – continua Lorenzo – Mentre nei palazzi saranno radunati i capi di stato, vogliamo evidenziare la loro distanza siderale con qualsiasi realtà sociale”.

“Dopo avere difeso la democrazia costituzionale e rotto con il potere renziano, ora c’è la necessità di allargare a livello europeo la mobilitazione – afferma un altro portavoce di C’è chi dice No, Stefano, studente – L’assemblea serve a capire come costruire una nuova campagna politica per rompere la narrativa dominante che considera il Jobs Act una riforma che funziona, oscura le conseguenze dello Sblocca Italia e la negazione dei diritti imposta dal Piano Casa, senza parlare delle conseguenze della Buona Scuola che trasforma le scuole in aziende e l’istruzione in formazione professionale. Noi porteremo nella discussione la lotta contro la fortezza Europa, il progetto del nuovo governo di moltiplicare i Cie. Bisogna rilanciare le politiche di inclusione a livello europeo”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Che fine ha fatto la battaglia per l’Acqua Pubblica?

Pubblichiamo un aggiornamento sulle attività del Comitato Acqua Pubblica Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza Inc: dove il Genocidio è testato in battaglia e pronto per il mercato

Gaza è diventata la vetrina di Tel Aviv per lo Sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e fornitori di aiuti umanitari collaborano in un modello scalabile di Genocidio Industriale venduto agli alleati in tutto il mondo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano. 

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]