Il 99% fa paura. Oakland in sciopero generale!
Numerose le azioni di sanzionamento contro banche, compagnie assicurative e grandi brands (Bank of America, Wells Fargo and Whole Foods, con quest’ultima che aveva minacciato di licenziare quei dipendenti che avessero aderito allo sciopero di oggi) mentre blocchi del traffico, flash mobs e sit-in improvvisati si sono susseguiti senza pausa, una composizione eterogenea per biografia e per pratiche di lotta si trova tutta unita per bloccare la città come deciso dall’assemblea di Occupy Oakland seguita alla repressione poliziesca di qualche giorno prima. Repressione che ha portato a dare l’appoggio alla manifestazione anche ai veterani di guerra iracheni, di cui faceva parte anche Scott Olsen, gravemente ferito alla testa durante un momento di protesta di Occupy Oakland della scorsa settimana.
Molte anche le attività commerciali che hanno dato pieno supporto all’iniziativa, con affissioni sulle proprie vetrine, mentre l’evento centrale della giornata è quello in cui migliaia di manifestanti bloccano il porto sin dalla mattina, con i sindacati come ad esempio il Longshore&Warehouse Union che danno l’endorsement alla manifestazione e le autorità portuali che ammettono l’effettivo blocco. Lavoratori sempre più precari anche se con contratti a tempo indeterminato, studenti con 40000 dollari di debito accumulato, associazioni di disabili, personale docente delle scuole, attivisti e ad attiviste di genere hanno partecipato a due marce dopo che il grosso corteo della mattina (almeno 5000 persone) aveva raggiunto Oscar Grant Plaza (dove è stato appeso un enorme striscione con scritto “Oakland Commune”). Da lì nel pomeriggio ci si è diretti verso il porto, di cui sono stati bloccati gli accessi, ad ognuno dei quali partivano spontaneamente assemblee su come organizzare il blocco permanente della struttura portuale.
A questo punto erano tra le 20000 e le 40000 le persone presenti in piazza, mentre nonostante le promesse del sindaco Quan dopo i fatti di qualche giorno fa, la polizia cominciava a farsi vedere in maniera sempre più massiccia..si sparge la notizia che è stato occupato un edificio, un ex-ufficio pignoramenti, la reazione provocatoria poliziesca consiste in lancio di lacrimogeni e sparo di proiettili di gomma per disperdere la folla e riprendere controllo della zona. Con la notte sale la tensione, i manifestanti si assestano alla 16 e alla 17 strada proteggendosi con barricate improvvisate, la polizia vuole sgomberare anche questi blocchi, compiendo decine di arresti ( le ultime voci parlano di numeri tra i 40 e i 60)e continuando a sparare lacrimogeni mantenendo l’assetto antisommossa. Un ferito risulta tra i manifestanti.
I manifestanti si spostano più indietro, assiepandosi vicino alla piazza Frank H Ogawa dove si trova il loro accampamento base, mentre la polizia (a detta di alcuni report di testimoni presenti sul posto, coprendo le targhe identificative sulle proprie uniformi), comunica l’illegalità del luogo occupato dalla folla e minaccia l’uso di agenti chimici..i media americani iniziano a cianciare della solita tiritera, che anche qui conosciamo bene, in cui la protesta viene ridotta all’azione di famigerati incapucciati che resistono all’azione della polizia..ma la verità è che Oakland oggi ha mandato un importante messaggio al mondo che l’osservava: è il momento dello sciopero generale del 99%!
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