InfoAut
Immagine di copertina per il post

Il re è (quasi) nudo: sui fatti di venerdì a San Basilio e non solo

Quella mattina era previsto un nuovo sgombero a San Basilio, stavolta ai danni della signora Eleana, gravemente malata di tumore, che occupa da 5 anni una casa popolare. Dagli uffici dell’amministrazione pentastellata e dal Patrimonio si continua a parlare di ripristino della legalità a qualunque costo, anche quello di sbattere in mezzo alla strada chi non può sostenere un affitto a prezzo di mercato. Anche in questo caso, come abbiamo denunciato poco tempo fa in occasione dell’episodio della famiglia marocchina cacciata dal quartiere, si procede con l’infame meccanismo, a fronte di centinaia di case vuote, di sgomberare le case occupate per far spazio agli assegnatari legittimi. Unico obiettivo dividere il fronte degli sfruttati, fomentare la guerra tra poveri e indirizzare verso il basso, e non verso l’alto, la giusta rabbia di coloro che vivono una quotidianità fatta di mancanza di servizi, di casa, di lavoro e di spazi sociali.

In centinaia, dal quartiere e non solo, hanno risposto con forza che Eleana non deve essere sfrattata e che al giochetto della guerra tra poveri non ci si casca più: il re è nudo, la colpa è di chi specula, governa e amministra le periferie e i territori credendo di poterne estrarre il maggior valore possibile, elettorale o economico che sia. Lo sgombero viene impedito e il picchetto si trasforma in un corteo per le strade del quartiere.

Nel frattempo, da Colle Monfortani arrivano notizie di uno sgombero violento dell’occupazione abitativa nei locali di proprietà dei Padri Monfortani che, dopo numerose segnalazioni alla Questura e alla Prefettura, sono riusciti ad ottenere il loro scopo decisamente poco missionario e caritatevole. Il corteo di San Basilio solidarizza con chi sta resistendo a via Prenestina 1391, blocca via Tiburtina e grida con forza che gli sfratti e gli sgomberi devono finire ad ogni costo.

Le forze dell’ordine, impiegate con ingente schieramento, mal sopportano questa solidarietà concreta e iniziano un carosello di cariche con tanto di idrante lungo via Tiburtina e via del Casale di San Basilio. Viene fermato un giovane, poi rilasciato nelle ore successive. A Monfortani verranno invece arrestate 15 persone, processate per direttissima il giorno successivo ed anch’essi rilasciati a piede libero, nonostante le pesanti accuse. A tutti loro và la nostra completa complicità e solidarietà. Già dai minuti successivi in quartiere non si parla d’altro. Da queste parti si ha ben presente quali siano gli schieramenti in campo, chi sia dalla parte del torto e chi della ragione, chi si fà vedere solo quando si deve reprimere e chi invece prova a dare una risposta dal basso alle esigenze degli abitanti e ai numerosi problemi delle periferie romane. La signora Eleana non deve essere sgomberata, così come nessun’altro a San Basilio.

Sono passati più di cinquant’anni dalle prime lotte per la casa in quartiere, la situazione non è cambiata, perciò si resisteva prima e si resiste ora. Non senza ostacoli e contraddizioni, come negli episodi in cui si sono ritenuti colpevoli i competitori nei bisogni primari, ad esempio i legittimi assegnatari di casa popolare, siano essi italiani o migranti. Reazioni che sono avvenute e che, probabilmente, si ripeteranno, non solo a San Basilio. Ma in tutti i processi conflittuali, specialmente in contesti così complessi, è impensabile una totale linearità. E, alla lunga, dovrà emergere chiara la traiettoria nelle responsabilità di questa situazione, che conduce direttamente ai palazzi del potere e a chi, manu militari, difende le loro gabbie dorate nelle strade. Venerdì costoro hanno dovuto fare i conti con centinaia di persone che non ci stanno a vedersi sottratto ciò che gli spetta e sanno bene a chi attribuire le colpe. L’attacco ai quartieri popolari e a quei piccoli pezzi di città in cui realizza un’altra realtà da quella del capitalismo imperante è frontale e senza compromessi: lo dicono chiaro il Piano Casa di Lupi, la Delibera 140 dell’ex sindaco Marino, l’ordinanza di sgomberi dell’ex commissario Tronca, l’ignavia della sindaca Raggi, il discorso sulle periferie del capo della polizia Gabrielli. Saranno solo la determinazione e il coraggio di chi vive quotidianamente quei territori a poter fermare questo processo, che altrimenti avanzerà inarrestabile tra false promesse e “ordine” pubblico.

STOP SFRATTI E SGOMBERI, DIFENDIAMO LE CASE POPOLARI, LE OCCUPAZIONI E GLI SPAZI SOCIALI!

Nodo Territoriale Tiburtina

Progetto “San Basilio, storie de Roma”

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.