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#ItaliaBloccata, i forconi sull’autostrada!

La contaminazione dei forconi siciliani si estende al resto della penisola nostrana, da stamattina all’alba le arterie principali della viabilità autostradale (e non solo) sono bloccate dai camionisti in sciopero, che con i loro tir stanno bloccando ogni angolo d’Italia, nei centri pulsanti del traffico a quattro ruote così come nei suoi angoli periferici. Considerando l’efficacia del blocco, con l’adesione altissima riscontrata nei territori, i cinque giorni di sciopero degli autotrasportatori si annunciano forti e potenti. Come abbiamo già scritto in precedenza, osservando e partecipando ai blocchi, il piano è indubbiamente complesso, contraddittorio, non esente da tracce di corporativismo e limiti, per quanto attraversato da una genuinità fondante della base mobilitata, capace di lasciare al palo sindacati, partiti, e governi del sacrificio.

Il ministro dell’interno, Annamaria Cancellieri, questa mattina, al suo rovinato risveglio, ha dichiarato che il governo ‘segue con molta attenzione perché nulla esclude che questi malesseri possano sfociare in manifestazioni di tipo diverso’: un’uscita pubblica tutta interna al clichè governativo, magari più pacato rispetto a precedenti ed agitati ministri dell’ordine di targa berlusconiana, ma informe nel non dare una risposta ai problemi che vengono posti dalla protesta, adoperando triti e ritriti fantasmi, quindi ‘soggetti addestrati alla confusione’, che siano mafiosi blackblock infiltrati o quale altra stupidaggine (La Repubbblica, in questi giorni, si è distinta, insieme al Fatto Quotidiano, nell’opera di criminalizzazione, e questa mattina ha già dato segno di non aver mollato la presa nel racconto dei blocchi autostradali).

Il blocco dell’Italia da parte degli autotrasportatori parte oggi, è stato annunciato che proseguirà fino al 27 gennaio: cinque giorni di sciopero, se quello di stamattina è lo start sarà interessante vedere come proseguirà la protesta! I tir ‘contro la mancanza di provvedimenti certi del governo sulla disciplina del settore (applicabilità dei costi minimi, tempi di pagamento e certezza del credito) e sugli aumenti dei costi (gasolio, autostrade, assicurazioni)’. Almeno duemila i camion che da stamattina stanno bloccando caselli autostradali ed accessi alle arterie della viabilità, da Nord a Sud è blocco!


Una chiacchierata con alcuni auto-trasportatori intervistati a Torino:

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La cartina dei blocchi, regione per regione. Nel corso delle ore la situazione sta mutando, nella partecipazione, nella capilllarità come nella solidarietà. Indubbiamente guardando a quella che è stata la mattinata di blocco, i punti più forti e pesanti sono stati fatti e sono attivi nel Sud Italia, per quanto anche nella parte settentrionale si registri una significativa adesione e partecipazione. Utile evidenziare come la riproducibilità della protesta siciliana del ‘movimento dei forconi’ stia andando a disegnare un metodo di lotta efficace nella pratica di blocco dei flussi economici ed incompatibile con le mediazioni, osservando come sia fondamentale anche il tentativo che questa mattina ha visto tentare o riuscire un allargamento (in potenza generalizzazione) della protesta in diverse situazioni, in Campania e nelle Marche soprattutto.

Campania – La situazione più pesante in Campania, con blocchi sulla Salerno-Reggio Calabria, sull’A30 Caserta-Salerno e nelle uscite di Caserta Sud, Capua e Santa Maria Capua Vetere. Blocchi stradali anche nel napoletano. A Nola, Palma Campania e sulla Statale 7bis, il blocco al traffico è stato fatto con una cinquantina di tir e un centinaio di persone. Già da ieri sera, nel nolano, c’era stato un primo raduno di mezzi, poi in nottata è maturata la decisione del blocco. Alla barriera di Mercato San Severino (Salerno) sono oltre un centinaio i mezzi pesanti che sono fermi sulla carreggiata. Presidi vengono segnalati anche sulla A3, la Salerno-Reggio Calabria, alle uscite di Eboli, Sicignano degli Alburni e ad Atena Lucana, dove c’è uno dei punti caldi del blocco, con mezzi pesanti che occupano una corsia di marcia. Anche sulle A16 Napoli-Canosa blocchi effettuati da tir. Altro blocchi interessano Baiano e Benevento. Particolare quel che si registra a Napoli, dove le proteste e i presidi sono arrivate anche nel porto, dove c’è un presidio di una cinquantina di camion, al varco Pisacane. Il presidio più numeroso si trova a Napoli Nord.

Puglia – I camionisti hanno fermato i tir in prossimità degli svincoli di entrata e uscita dell’autostrada A14 e A16 e delle principali strade statali. In particolare, stop significativo sulla tangenziale di Bari, mentre blocchi di tir sono segnalati sulla SS371 nei pressi di Specchiolla, nel brindisino, sulla SS7 di Taranto, nei pressi dello stabilimento Ilva, sulla SS106 Jonica e sulla SS 100 Taranto-Bari. Concentrazione di autotrasporatori anche alla periferia di Foggia e di San Severo.

Calabria – Mezzi pesanti bloccati anche in Calabria per lo sciopero dei tir. Dalla mezzanotte sono in atto presidi che impediscono il transito a camion e Tir sulla A3 Salerno-Reggio Calabria a Rosarno, Gioia Tauro e Campo Calabro, e Catanzaro. Stessa situazione nella zona nord del tratto calabrese dell’arteria a Montalto Uffugo, Cosenza Nord e Firmo. Sulla statale 106, sempre dalla mezzanotte, il blocco riguarda tutti i mezzi pesanti. La protesta ha il nucleo centrale a Grotteria Mare in un punto strategico di confluenza tra la statale 106 e la trasversale Jonio-Tirreno che collega le due sponde della regione. Un altro presidio che impedisce il passaggio dei mezzi pesanti è stato attuato a Gioiosa Jonica. Praticamente interrotti, a Villa San Giovanni, i traghettamenti per la Sicilia. In un volantino distribuito agli automobilisti dagli autotrasportatori si esprime solidarietà ai colleghi siciliani e si chiedono azioni urgenti per scongiurare la chiusura delle aziende.

Sicilia – Stamattina nuovi presidi sono stati attivati dai manifestanti, sulla statale 640 Porto Empedocle-Caltanissetta, allo svincolo di Canicattì Nord (AG), alla rotonda Giunone, al confine con la Valle dei Templi di Agrigento, a Porto Empedocle (AG), sulla statale 189, a Naro (AG), in contrada Garcitella. Tre i presidi a Ragusa e altri nella provincia: a Sampieri, Donnalucata, Comiso, Santa Croce Camerina. Una manifestazione si registra anche allo svincolo di Giarre sull’autostrada Catania-Messina.

Abruzzo – Gli autotrasportatori protestano anche in Abruzzo, con un presidio organizzato, a partire dalla mezzanotte, nei pressi del casello Città Sant’Angelo-Pescara Nord dell’autostrada A14. Una quarantina di mezzi pesanti, al momento, sono fermi nei pressi del casello, mentre i camionisti cercano di convincere i colleghi in uscita e in entrata sull’autostrada ad unirsi alla manifestazione. Decine e decine le persone presenti nell’area, tra cui anche i ragazzi del cosiddetto “Movimento dei forconi – Abruzzo” che fin da venerdì ha organizzato un presidio simbolico di protesta nella zona del casello autostradale.

Marche – Sulla A 14, nelle Marche, al momento è bloccato il casello di San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, Porto Sant’Elpidio, Civitanova Marche e Ancona Sud. Decine di mezzi pesanti stanno impedendo sia l’entrata che l’uscita degli autoveicoli. Un presidio analogo, si sta creando anche all’altezza di Ancona Sud. Alla protesta partecipano anche i pescatori della marineria di San Benedetto del Tronto che stanno bloccando il porto. Si uniscono alla protesta degli autotrasportatori le marinerie del sud delle Marche. Mentre a Civitanova Marche (Macerata) è stato appena rimosso il blocco dell’accesso al porto, che è durato per tutta la notte, a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) è scattata questa mattina la protesta della marineria locale, che è la più grande della regione. Tutti fermi in porto per manifestare contro l’aumento dei costi di gestione delle loro attività gli oltre 80 pescherecci che fanno base nella cittadina picena.

Lazio – Proteste anche al centro Italia, con alcuni autotrasportatori che stanno bloccando le entrate dell’A1 a Cassino, Ferentino, Caianello, Frosinone e Anagni, con questi ultimi due caselli che sono stati chiusi. I manifestanti si sono radunati nei pressi delle entrate autostradali a partire da ieri sera verso le 22 e lasciano solo uscire gli automobilisti. Tir e camion fermi anche nei pressi dei caselli di Ceprano, Cassino, Anagni e San Vittore.

Umbria – Rallentamenti nella notte sulla carreggiata nord della E45 nella zona di Perugia nell’ambito della protesta degli autotrasportatori in atto in ambito nazionale. La situazione è ora tornata normale anche se i manifestanti hanno mantenuto presidi nella zona di Lidarno. Durante la notte il numero dei manifestanti che si sono radunati presso l’area di servizio nord alla periferia del capoluogo umbro è via via aumentato. Stamani gli autotrasportatori hanno mantenuto presidi presso le aree di servizio di Lidarno, sulla carreggiata nord e quella sud. Presenti una cinquantina di mezzi ed un centinaio di manifestanti.

Emilia Romagna – Proteste sulla A14. Il concentramento dei Tir ha causato il blocco totale del casello di Cesena.

Piemonte – Presidio sulla tangenziale sud di Torino: gli autotrasportatori stanno manifestando in entrambe le direzioni nei pressi dello svincolo Sito, provocando rallentamenti e blocchi alla circolazione stradale. Nell’astigiano proteste si registrano agli svincoli in uscita di Asti ovest ed Asti est, quest’ultimo, in particolare, al momento risulta bloccato. Sulla A21, Torino-Piacenza è stato invece chiuso lo svincolo di Asti est bloccato dai manifestanti. Presidi sono segnalati anche nei pressi di Serravalle e Tortona, nell’alessandrino.

Lombardia – Blocchi sul tratto bergamasco dell’autostrada A4. Dalle 6,30 di questa mattina decine di autotrasportatori bloccano il casello di Bergamo dell’autostrada A4, non paralizzando del tutto il traffico ma facendo passare solo pochi mezzi per volta. Dei presidi erano stati organizzati anche in corrispondenza dei caselli di Seriate e Grumello.

Veneto – Lo sciopero degli autotrasportatori contro il Governo e il caro carburanti scende in strada a piedi in Veneto. I Tir restano parcheggiati e una decina di manifestanti, stamane, si sono presentati con qualche cartello e striscione al casello di Vicenza Est della A4.

Liguria – Anche in Liguria lo sciopero blocca la circolazione autostradale. Nel capoluogo, la protesta del cosiddetto ‘Movimento dei forconi’ sta provocando forti rallentamenti e code sul raccordo tra l’autostrada A10-Genova-Ventimiglia e la A7 Genova-Milano e all’uscita del casello di Genova-Bolzaneto.

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