InfoAut

La falchera non si sfratta!

Nell’ultima settimana a Torino, nel quartiere di Falchera, alcune famiglie hanno deciso di occupare 12 appartamenti ATC per sopperire a situazioni abitative non più sostenibili. La solidarietà per gli occupanti all’interno del quartiere è stata molta, tanto che si è deciso di istituire il comitato Figli di Miccichè, intitolato all’attivista di Lotta Continua assassinato a Falchera durante le occupazioni degli anni 70. Sono molte le dinamiche innescatesi nel quartiere in un breve lasso di tempo e risulta dunque necessario provvedere a riassumere i punti principali che si sono sviluppati in questi giorni.

La casa è un diritto per tutti. Questo resta il punto fondamentale della questione. Torino è una città che non sta in alcun modo provvedendo ad una delle questioni che, a seguito della crisi economica, affligge migliaia di persone all’interno della giurisdizione comunale, ovvero l’emergenza abitativa. Da un lato, infatti, il patrimonio edilizio pubblico sta vendo progressivamente venduto e privatizzato secondo logiche speculative che ricavano profitti sulle spalle di chi all’interno di quelle case avrebbe il pieno diritto di abitare. Dall’altro le misure messe in atto dalle istituzioni risultano totalmente inadeguate a quelle che sono le proporzioni di questa dilagante problematica. Bisogna tornare ad investire nell’edilizia pubblica e bisogna provvedere affinché tutti abbiano una casa in cui vivere.
Queste 12 occupazioni sono la manifestazione tangibile del forte malessere riguardante la questione abitativa che è presente non solo a Falchera, ma in tutta Torino, sono il tentativo di risvegliare una coscienza collettiva rispetto a problematiche di tutti, rispetto a criticità comuni a una sempre più ampia fascia della popolazione e sono, al contempo, una presa di posizione metodologica: la fondazione del comitato Figli di Miccichè è lo specchio della crescente consapevolezza che questa battaglia debba essere combattuta collettivamente e che solo tramite la solidarietà e il sostegno tra le persone che vivono la medesima situazione è possibile riuscire ad avanzare delle richieste e a costruire una discussione su tematiche che le istituzioni hanno deciso di ignorare per troppo tempo.
Il gesto di autodenuncia compiuto dagli occupanti pone l’accento su una netta volontà di allontanarsi da logiche di abusivismo sterile e di giungere invece a un confronto diretto con le istituzioni. Non c’è nessuna intenzione di nascondersi, quanto piuttosto la necessità di essere visti, di essere ascoltati e di fare sentire la propria voce. Tutto ciò, come espresso fin dagli inizi dal comitato, avviene in maniera totalmente pacifica e l’intenzione non è sicuramente quella di sottrarsi al pagamento del canone di affitto, quanto invece di instaurare un dialogo, di portare alla luce criticità che le istituzioni hanno il compito di risolvere attraverso manovre concrete.
Da questo fenomeno di autodenuncia, che voleva essere in primo luogo una manifestazione di buona fede e di serietà da parte degli occupanti, sono partite sottili ma inconfutabili manovre di sabotaggio da parte dell’ATC. L’azione, mirata a incentivare la guerra tra poveri e a rompere subdolamente dall’interno il movimento di protesta, si è articolata in due fasi principali. In primo luogo si sono sparse false voci riguardo a minacce ai danni di una legittima assegnataria da parte di uno degli occupanti. Questo da un lato è stato un tentativo di minare la credibilità del movimento che, invece, si è sempre mosso in maniera del tutto pacifica, dall’altro lato invece si è cercato di innescare una caccia alle streghe nella speranza che il comitato potesse sfaldarsi su questioni riguardanti stereotipi raziali e sociali. In secondo luogo l’ATC ha deciso di assegnare a persone di Falchera interne alle graduatorie per casa popolare da più di 8 anni una casa il tutto nei giorni immediatamente successivi alle occupazioni. La scelta dell’immobile è ovviamente ricaduta su una rosa di appartamenti tutti occupati nel corso degli ultimi giorni. Questa manovra punta sia a incrinare i rapporti di solidarietà tra il comitato e il quartiere, sia a far passare gli occupanti come persone che si impongono sugli altri, oltre che, ovviamente, a estinguere la protesta eliminando a poco a poco tutte le occupazioni. I membri del comitato hanno risposto in maniera forse a questa seconda azione di sabotaggio liberando una delle case che sono state assegnate per dimostrare una volta per tutte la solidità morale e la buona fede del movimento.
Nonostante questi subdoli tentativi da parte dell’ATC gli occupanti sono riusciti a rimanere uniti e sempre più determinati a fare sentire la propria voce. Discutere e trovare soluzioni riguardo a questa problematica è una necessità impellente e non sarà certo con azioni trasversali e fondate sull’inganno che questi problemi potranno venire risolti. L’emergenza abitativa è una realtà e, come i membri del comitato Figli di Miccichè, bisogna avere il coraggio di guardarsi negli occhi e di affrontare insieme questo problema.

Francesco Centa di Asia USB

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La questione della Palestina nel mondo di lingua cinese

Nell’ottobre 2023, con l’operazione “Diluvio di al-Aqsa” lanciata da Hamas e la brutale risposta di Israele, il movimento di solidarietà con la Palestina è ricomparso in Cina.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fermare la servitù energetica dei nostri territori: contro la speculazione continuiamo a organizzarci

La speculazione energetica sui territori assume forme sempre più aggressive. Un nuovo convegno per affrontarla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Campeggio no base 5-6-7 settembre – Comunicato conclusivo

Il campeggio territoriale No Base del 5-6-7 settembre è stato un momento fondamentale nella crescita della lotta del movimento No Base, aprendo nuovi spazi di organizzazione e di lotta, unendo persone e realtà differenti nell’obiettivo comune di fermare la base militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: “Blocchiamo tutto”. Mobilitazioni diffuse nel paese contro l’austerity di Macron

Intensa giornata di mobilitazione mercoledì 10 settembre in Francia, dietro la parola d’ordine “Bloquons Tout”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

A Gaza il colonialismo occidentale è stato smascherato

Attraverso Israele e l’ideologia del Sionismo, le élite occidentali hanno reinventato il loro orribile Sistema di Controllo Razzista e lo hanno spacciato per una causa “morale”. Ora la partita è finita.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione a Ronchi dei Legionari – Leonardo fabbrica di morte

Al fianco del popolo palestinese, contro la tendenza globale alla guerra