‘La lotta di classe ricomincia da qui!’
Oggi pomeriggio alle 13:30 inizierà una importante giornata di lotta e contestazione: nella città bergamasca è invitata all’assemblea nazionale di Federmeccanica la Ministra del lavoro Fornero, alla presenza di Squinzi di Confindustria e delle segreterie dei sindacati confederali.
Un appuntamento di contestazione sociale e di conflitto al Teatro Donizetti, che acquista ancor più carica politica e simbolica alla luce delle dichiarazioni di questi giorni del governo in merito alla celere approvazione del ddl lavoro alla camera “prenotata” per mercoledì prossimo 27 giugno.
Come infoaut seguiremo dall’interno lo svolgersi della manifestazione, lanciata più di una settimana fa dagli operai della SAME con un appello che ha raccolto la partecipazione di movimenti sociali e di altre importanti delegazione operaie e precarie. Le RSU dell’azienda metal-meccanica SAME hanno proclamato per contrastare la Fornero, i suoi “padroni” di Federmeccanica ed i suoi “segugi” di cgil, cisl e uil, 2 ore di sciopero.
Leggi il comunicato degli operai SAME
Inoltre si sono organizzati altri soggetti operai e di movimento, come gli operai della Piaggio di Pontedera, a conferma della cruciale partita politica che riveste l’appuntamento di oggi pomeriggio, in un momento di sostanziale adesione sindacale alle politiche di austerità e di svendita del “lavoro”. Se infatti la CGIL ha promosso delle giornate di “presidio” a ridosso della votazione della legge alla Camera, è quanto mai chiaro che il formale diniego alla convocazione di uno sciopero generale può essere affrontato solo con la volontà e la tenacia di importanti pezzi di società a non conformarsi e a non rinunciare a lottare ed a fare emergere in ogni luogo nuove forme di conflitto ed incompatibilità con il governo dei tecnici, dei manager e delle banche.
Nel giorno dello sciopero generale indetto dall’USB, la contestazione seguirà il corteo mattutino di Milano. Intanto nella mattinata di ieri, precari e giovani dei centri sociali del bergamasco hanno invaso la sede dell’INPS locale, preparando la visita del Ministro Fornero con l’attacchinaggio di manifesti per il reddito garantito e contro il taglio degli ammortizzatori sociali e l’ulteriore precarizzazione della vita. Segno anch’esso delle potenzialità ancora inespresse della battaglia contro questa riforma del lavoro: un No forte da urlare e praticare all’insegna del blocco che può comporre l’opposizione all’abolizione dell’articolo 18 con le lotte sul reddito del precariato sociale.
Leggi il comunicato su anpagamia.noblogs.org
Un test importante per avversare la tachipirina delle lotte ed indicare inedite possibilità di ricomposizione sociale: una cosa è certa, a fronte della velocità con cui Monti, Fornero e company stanno ristrutturando verso il basso il costo del lavoro, a fronte dell’aumento della crisi e della complicità del sistema della rappresentanza partitica e sindacale, il turno e l’iniziativa adesso torna nelle mani dell’opposizione sociale autonoma.
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