
La presa di posizione dei medici valsusini
 Oggi a  Bussoleno presso la sede della comunità montana si è svolta una  conferenza stampa del coordinamento medici valsusini. Presentazione di  un documento firmato da 129 medici di base e ospedalieri (come fronte di  paragone in val di Susa operano 75 medici di base) e 183 paramedici  (farmacisti e operatori del servizio sanitario nazionale). Il presidente  della comunità montana, aprendo la riunione ha voluto sottolineare come  questa componente, i medici, siano una delle tre commissioni istituite  dalla sua giunta come opposizione al nuovo progetto. Una commissione  tecnica, presieduta dall’ingegner Vela, una legale e una medica, di cui  il dottor Tomalino è responsabile. Plano dice che per rispondere alla  marea di falsità prodotte dall’osservatorio tecnico di Virano, la nostra  comunità porta analisi reali, con un taglio asettico, che sappiano  smontare scientificamente le non ragioni dei proponenti l’opera e  sappiano essere quindi di parte rappresentando in questo caso la  popolazione della val di Susa e la sua salute.
Oggi a  Bussoleno presso la sede della comunità montana si è svolta una  conferenza stampa del coordinamento medici valsusini. Presentazione di  un documento firmato da 129 medici di base e ospedalieri (come fronte di  paragone in val di Susa operano 75 medici di base) e 183 paramedici  (farmacisti e operatori del servizio sanitario nazionale). Il presidente  della comunità montana, aprendo la riunione ha voluto sottolineare come  questa componente, i medici, siano una delle tre commissioni istituite  dalla sua giunta come opposizione al nuovo progetto. Una commissione  tecnica, presieduta dall’ingegner Vela, una legale e una medica, di cui  il dottor Tomalino è responsabile. Plano dice che per rispondere alla  marea di falsità prodotte dall’osservatorio tecnico di Virano, la nostra  comunità porta analisi reali, con un taglio asettico, che sappiano  smontare scientificamente le non ragioni dei proponenti l’opera e  sappiano essere quindi di parte rappresentando in questo caso la  popolazione della val di Susa e la sua salute.  
Quattro sono i problemi fondamentali evidenziati dal medico Tomalino che si possono estrarre dal progetto tav torino- lione. Sono in ordine l’amianto, l’ossido di azoto, il particolato e l’uranio. Alcuni sono inquinanti presenti nella roccia scavata, altri sono inquinanti emessi dai mezzi di cantiere. Per l’approfondimento tecnico alleghiamo l’opuscolo prodotto dai medici, analizziamo qui l’importanza della presa di posizione.
Nel 2005 i medici che avevano aderito alle mobilitazioni erano un centinaio, oggi nel 2011, i firmatari sono triplicati. Come medici ,sottolinea Tomalino, è un dovere etico informare la popolazione (quello che i proponenti l’opera puntualmente non fanno), come medici abitanti della val di Susa è un dovere opporsi a quest’opera. “Oltre all’informazione”, prosegue, “come coordinamento saremo presenti a tutte le future mobilitazioni”. Dalla val di Susa oggi esce un’immagine forte, un tessuto sociale compatto, reale, che crea informazione ma soprattutto lotta. Un servizio sanitario in ginocchio grazie ai tagli del leghista Cota che oggi dal basso, dai medici ha rialzato nuovamente la testa, difendendo la sua valle dando un esempio di etica a chi l’etica sicuramente non l’ha mai neanche conosciuta.
di seguito l’opuscolo che verrà diffuso presso tutti i presidi sanitari:
da: notav.info
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