InfoAut
Immagine di copertina per il post

Lavoratori in ferie e l’azienda svuota e delocalizza.

Succede che nella rossa e ricca Modena certe aziende, approfittando delle chiusure estive, decidano di chiudere definitivamente e di delocalizzare verso paesi dove il costo del lavoro è molto più basso. E’ il caso della Firem di Formigine, produttrice resistenze elettriche.

A questo tentativo da parte dell’azienda i lavoratori hanno risposto con un picchetto, evitando che venisse portato a termine lo svuotamento della fabbrica, già avvenuto per il 90%, mentre nel frattempo la Fiom di Modena e diversi partiti hanno chiesto l’immediata apertura di un tavolo di trattative per discutere la questione.

 

Prendendo atto dell’ennesimo attacco padronale, pensiamo sia necessario cambiare la strategia delle lotte, cominciando a spostare il conflitto dallo spazio circoscritto dei luoghi di lavoro per estenderlo all’intera società. E’ ora di entrare in campo in prima persona e di rifiutare ogni tipo di delega e di accendere il conflitto nelle piazze, nei quartieri e nei territori per riappropriarci dei nostri diritti e di una vita di qualità, mettendo in ginocchio governance e padroni.

 

Pubblichiamo di seguito la cronaca dei fatti pubblicata dal giornale locale La Nuova Prima Pagina:

 

L’appuntamento per la riapertura della fabbrica era per il 26 agosto, ma nel frattempo la proprietà di Firem srl, azienda produttrice di resistenze elettriche, ha svuotato il capannone da tutti i macchinari per trasferirli in Polonia, senza che nulla fosse trapelato riguardo a questa intenzione. E ci erano quasi riusciti: «Ma martedì sera – spiega Cesare Pizzolla, segretario provinciale della Cgil – abbiamo saputo cosa stava avvenendo, all’insaputa dei dipendenti e dei sindacati, e siamo venuti qui. Abbiamo fermato l’ultimo camion che stava completando il trasloco, e dopo una discussione, siamo riusciti a convincere i proprietari e gli avvocati, a non forzare l’uscita del materiale. Anche se ormai il 90% dell’attrezzatura è già fuori di qui».

Ora davanti all’ingresso, in via Quattro passi a Formigine, c’è un presidio permanente della Fiom-Cgil, e dei dipendenti dell’azienda, che sono circa una quarantina, per controllare che nulla esca dai cancelli. In attesa del tavolo di confronto che dovrebbe riunirsi a metà della prossima settimana: Pizzolla spera infatti di poter avviare un confronto con la proprietà alla presenza dei rappresentanti degli enti locali. Ma il periodo estivo non aiuta: molti sono in ferie. 
Ora è difficile capire quale possa essere lo scenario che si apre di fronte a questi lavoratori, che sarebbero dovuti rientrare al lavoro a fine mese: «ci avevano detto che l’azienda non si sarebbe spostata – dicono alcuni dei presenti – e così abbiamo contribuito alla formazione di molti addetti polacchi. Non solo, a luglio abbiamo fatto molti straordinari comandati, perchè gli ordini c’erano. E ci hanno anche detto di fare manutenzione alle macchine, e pulire tutto, per il rientro. Ci sentiamo presi in giro». 
Non solo, ma se non fossero riusciti a fermare il camion, oggi i lavoratori avrebbero ricevuto una “sorpresa”: «era in preparazione una lettera – riferisce Cesare Pizzolla – che comunicava ai lavoratori che il loro posto di lavoro non è a rischio, sempre che fossero stati disposti a trasferirsi in Polonia. Oggi poi abbiamo un’altra urgenza: il pagamento degli stipendi di luglio, oltre ad altre pendenze che piano piano stanno emergendo fra i lavoratori».
Ora si apre la fase della trattativa: difficile immaginare una riapertura dello stabilimento, considerato che è ormai vuoto. Ma certamente il sindacato dopo quanto accaduto non sarà disponibile a fare molte concessioni: «devo dire – conclude Pizzolla – che in 22 anni di attività sindacale, non avevo mai visto a Modena nulla del genere».
Simona Lonero

 

 

Inoltre, sembra che l’Amministrazione comunale di Formigine, in accordo con l’Assessorato provinciale alle Politiche del Lavoro e con le organizzazioni sindacali, abbia convocato per martedì 20 agosto un tavolo di confronto nella sede municipale.

 

Comunicato Network Antagonista Modenese

 

Il Network Antagonista Modenese porta solidarietà e sostegno ai lavoratori della Firem di Formigine.

Non ci sono parole per quello che la proprietà, sfruttando le ferie estive, ha fatto. Svuotare una fabbrica nel silenzio più assoluto è un atteggiamento da delinquenti e sono positivi i picchetti permanenti che sono riusciti a bloccare lo svuotamento totale della fabbrica.

Vorremmo però esprimere un punto di vista diverso rispetto alle dichiarazioni uscite in questi giorni da parte di sindacalisti e politici, partendo proprio dalla situazione specifica della Firem per estendere lo sguardo sull’interno mondo del lavoro. Pensiamo che sarebbe necessario spostare gli obiettivi delle lotte, smettere di accontentarsi di tavoli di confronto, che con il ricatto del posto di lavoro tendono sempre al ribasso, smorzando ogni tipo di rivendicazione. Al contrario, riteniamo che si debba rivendicare i diritti e la dignità di lavoratori e lavoratrici. Siamo convinti che sia una scelta perdente l’accettazione di palliativi come la cassa integrazione o la mobilità, che servono unicamente ad indebolire il conflitto, e che si debba invece lottare fino a distruggere la logica del capitale.

E’ importante uscire dalla subalternità e cominciare a individuare il vero nemico, perché governance, padroni e certi sindacati agiscono secondo un obiettivo comune, la riproduzione del capitale. E’ giunto il momento di spostare il conflitto dallo spazio circoscritto delle fabbriche alle piazze, ai quartieri e alle città, per mettere in ginocchio chi muove i fili del potere. Dobbiamo prendere coscienza della forza che possiamo avere, smettendo di delegare e provando a creare contropotere per approfittare dal basso delle enormi contraddizioni dell’attuale sistema di potere economico-politico-sociale.

 

Spazio Guernica

Collettivo Studentesco Autonomo

Dal Basso alla Bassa

PrendoCasa Modena

C.C.C.P.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

delocalizzazionefiomlavoroModena

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Serbia: le proteste contro il governo costringono alle dimissioni il premier Vučević

Il 1° novembre scorso una pensilina della stazione ferroviaria di Novi Sad è crollata, provocando la morte di 15 persone.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Famiglie allevatrici del nord neuquino: pilastri della sovranità alimentare, ostaggi di un’economia che li maltratta

In pochi luoghi del mondo si mantiene la transumanza, pratica ancestrale di produttori e animali che si spostano cambiando campi secondo il periodo dell’anno. I contadini del nord neuquino sono un emblema di questa vita e protagonisti della sovranità alimentare. Ma affrontano l’abbandono governativo, l’avanzata dei possidenti sulle terre e l’assenza di prezzi giusti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Napoli: operai GLS, prima licenziati poi caricati e sgomberati dalla polizia. La conferenza stampa di denuncia

Conferenza stampa di denuncia da parte dei lavoratori GLS di Napoli sostenuti dal sindacato di classe Si Cobas, a seguito delle cariche e dello sgombero del presidio avvenute mercoledì ai danni del picchetto al magazzino GLS di Gianturco.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lo chiamavano Tepepa, ti ricorderemo così

Ieri ci ha lasciato a 86 anni Tepepa, tra i più noti e longevi rapinatori di banche del torinese. Ennio Sinigallia, questo il suo vero nome, ha passato oltre metà della sua vita in carcere. Il suo ultimo arresto è avvenuto quando Tepepa era ormai ultraottantenne, una vera e propria vendetta nei confronti di uno […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Addio a Gianfranco Manfredi, cantautore del ’77

Questa notte se ne è andato Gianfranco Manfredi cantautore, sceneggiatore e voce musicale del movimento del ’77. La sua “Ma chi ha detto che non c’è” ha interpretato lo spirito di quegli anni e rimane una delle canzoni fondamentali del canzoniere dei ribelli. Manfredi è stato anche un prolifico autore nel mondo del fumetto firmando […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Franco Piperno: una voce che continua a risuonare

Oggi, 17 gennaio, alle ore 18, Radio Ciroma aprirà i suoi microfoni per un momento speciale, dedicato alla memoria di Franco Piperno, uno dei suoi fondatori e figura ispiratrice per generazioni. da Radio Ciroma Sarà una trasmissione intessuta di ricordi, testimonianze e contributi di chi ha avuto il privilegio di condividere un tratto del cammino […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Non chiamateli incidenti, sono omicidi sul lavoro!

Si chiamava Francesco Stella, 38 anni, il primo morto sul lavoro in Italia nel 2025, precisamente il 3 gennaio. da Addùnati L’operaio, impiegato in un’azienda di profilati nell’area industriale di Lamezia Terme, è caduto da un’impalcatura alta sei metri sbattendo la testa. Francesco, suo malgrado, apre la lista di un nuovo anno che purtroppo non […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Strike in USA. Sulla conflittualità sindacale negli Stati Uniti.

Abbiamo parlato con Vincenzo Maccarrone, corrispondente del Manifesto, dell’aumento della conflittualità sindacale negli Stati Uniti

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Dall’India a Monza: il capitalismo è fondato sulle stragi di operai

Moustafa Kamel Hesham Gaber, un giovane di 21 anni proveniente dall’Egitto, è morto a Monza trascinato da un nastrotrasportatore di una azienda – la Corioni – che compatta rifiuti.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Inauguriamo una nuova stagione di lotte al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Next Elettronica di Piano Lago!

Il sogno e la lotta sono due facce della stessa medaglia. Scaturiscono da una percezione della realtà come stato delle cose da modificare profondamente e da una volontà di cambiare radicalmente ed eversivamente lo status quo.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lavoro digitale: intervista ad Antonio Casilli

Collegato con noi c’è Antonio Casilli, professore dell’Istituto Politecnico di Parigi e autore di diversi lavori, tra cui un libro pubblicato in Italia nel 2021, Schiavi del Click.  Fa parte del gruppo di ricerca DiPLab. Intervista realizzata durante la trasmissione Stakka Stakka su Radio Blackout Di seguito la puntata completa: Qui invece l’estratto audio dell’intervista: Allora Antonio, […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Stellantis senza freni

Le ore successive allo sciopero del settore automotive a Torino sono state sorprendenti: i media hanno annunciato l’aumento dei compensi che si sono riservati i vari dirigenti del gruppo Stellantis, in primis il Ceo Tavares.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Contro la vostra “pace” e il vostro “lavoro” la lotta è solo all’inizio

Primo maggio a Torino: con la resistenza palestinese, contro il governo della crisi sociale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Lotte operaie: bloccato per ore a Tortona un intero polo della logistica. Alle 20 si replica

Sciopero nazionale della logistica promosso da Si Cobas, Adl Cobas, Cobas Lavoro Privato, Sgb e Cub, esclusi dal tavolo di rinnovo del Ccnl, nonostante la forte rappresentatività tra facchini, driver e operai.