L’azienda chiede di restituire parte del premio: sciopero alla Piaggio
Soprattutto in tempo di crisi è importante socializzare le perdite. E così, nonostante l’aumento dei ritmi di lavoro e degli standard di produttività, sono gli operai a dover pagare l’azienda, a rimborsarla, per non essere stati abbastanza produttivi. Ma questo è inaccettabile, scatta lo sciopero.
“Siamo stati noi della Fiom a proclamare lo sciopero immediato – dice Massimo Cappellini, leader dell’ala radicale ma per questa vertenza in accordo con l’intera Fiom Piaggoio – perché questa richiesta di restituire soldi è una provocazione inaccettabile. E perché la Piaggio deve aprire un confronto con le nostre richieste, una delle quali, fra le più importanti, riguarda proprio il premio di produzione. Per il quale chiediamo che la parte fissa sia predominante rispetto a quella variabile, anche perché ogni volta ci viene comunicato il mancato raggiungimento di quanto previsato l’anno precedente. Ed è infine chiaro che non restituiremo nulla – conclude Cappellini – e che così non si può andare avanti”.
Nutritissima e rabbiosa la partecipazione dei contrattisti precari, tra le figure più ricattate e sfruttate. Questi pagheranno il ricatto aziendale non con il rimborso della premialità salariale ma con il non rinnovo del contratto a termine 2013.
Di seguito la notizia da Il manifestino dei lavoratori Piaggio:
Sciopero, nel pomeriggio, alla Piaggio di Pontedera. La protesta è scattata per iniziativa della rsu della Fiom contro la richiesta che l’azienda ha fatto agli operai di restituire parte del conguaglio del premio di produzione relativo al 2012. Secondo fonti della rsu il 90% degli operai ha partecipato allo sciopero che è durato un’ora e mezzo e che ha fermato la circolazione ferroviaria nella vicina stazione di Pontedera per circa dieci minuti. In base all’accordo del 2009, che Fiom-Cgil firmò solo dopo l’approvazione da parte dei lavoratori tramite il referendum, gli operai della Piaggio ricevono 100 euro al mese in busta paga come acconto sul premio di produzione, che è legato a parametri quali produttività, redditività e soddisfazione del cliente. Come spiegato dai sindacati e dalla stessa Piaggio, in base a questi criteri, gli operai del reparto ‘2 Ruote’ dovrebbero restituire 725 euro rispetto ai 1200 euro già ricevuti nel 2012, mentre i lavoratori del reparto motori dovrebbero rendere 177 euro e quelli della ‘3 Ruote’ 475 euro. Per adesso le parti sono ferme alla richiesta dell’azienda di restituzione del denaro, magari per mezzo di una rateizzazione, come riferito dagli stessi sindacati.
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