Londra scossa dallo sciopero della metro!
Da questa mattina il blocco dei servizi, effettuato tramite dei picchetti ai principali ingressi della metro, sta facendo parlare di sé per l’efficacia e la partecipazione: raramente Londra aveva vissuto una forma di lotta decisa negli ultimi tempi, eccezion fatta per le manifestazioni studentesche contro l’aumento delle tasse da un lato, e le piazze anti-austerity (di cui l’ultima il 20 giugno scorso).
In prima fila nello sciopero i macchinisti, determinati ad ottenere aumenti salariali, e aspramente criticati dal Governo e dal sindaco Johnson, che puntano a cercare di screditare la lotta con la classica retorica del disagio arrecato ai cittadini che compiono il proprio dovere nella metropoli, mentre altri la paralizzano.
Un gioco che pare non funzionare troppo, a giudicare seppur parzialmente dalle reazioni in strada e sul web di chi è rimasto bloccato a causa della protesta.
Ad ogni modo, lo sciopero prosegue in giornata, con file interminabili per prendere i normali bus di linea, e potrebbe continuare anche domani, quando si capirà meglio se i sindacati otterranno dei tavoli per portare avanti le richieste, che non toccano solo la questione salariale ma investono l’intero nuovo assetto produttivo del nodo metropolitano, a partire dall’impiego della forza-lavoro per garantire una fruizione delle linee senza alcuna pausa in tutta la settimana.
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