InfoAut
Immagine di copertina per il post

L’Ue impone la bonifica, Riva ricatta, il sindaco prende tempo, gli operai occupano

Oggi il responso del gruppo Riva. Ieri sera 300 operai, divenuti ora migliaia, hanno occupato la sala del consiglio di fabbrica

TARANTO – La vicenda relativa all’Ilva attraversa oggi un momento importante, una prova di forza tra gli operai e i/le cittadin* di Taranto e la dirigenza dello stabilimento che continua a fare ciò che vuole, rispondendo solo ai propri interessi. Dopo i ripetuti sequestri della magistratura, una nuova ingiunzione al risanamento è arrivata dal Parlamento Europeo che, approvando una risoluzione sull’Ilva presentata dal presidente della commissione, ha ribadito il principio di “chi inquina paga”, chiedendo quindi alle autorità italiane di garantire il recupero ambientale del sito con estrema urgenza, obbligando chi ha causato il danno a sostenere i costi di bonifica. Nella risoluzione si richiede un piano UE per aiutare l’intero settore, ma che sia compatibile con la salute e la sicurezza dei cittadini, integrando gli obiettivi economici a quelli sociali e ambientali. Il ruolo delle istituzioni pubbliche dovrebbe essere fondamentale, perché “la privatizzazione dell’Ilva non ha determinato alcun miglioramento della sicurezza ambientale”. A questo punto, il gruppo Riva non dovrebbe poter più continuare a giocare a nascondino, uscire allo scoperto e dichiarare ciò che ha già deciso da tempo: il disimpegno nella gestione del siderurgico. Facile a dirsi… ma il governo dei tecnici, in buona parte impegnato nella campagna per farsi ri-eleggere, per ora tace.
Riva, dal canto suo,  continua farsi attendere. Dovrebbe infatti arrivare oggi il responso del gruppo sul destino che attende lo stabilimento di Taranto. Ieri, infatti, si è svolto un vertice a Milano tra il presidente del Cda del siderurgico Bruno Ferrante e i vertici dell’azienda. Come riportato ieri infatti, in un incontro con i sindacati svoltosi nel pomeriggio di martedì, l’Ilva aveva chiesto 48 ore di tempo per far conoscere le prossime mosse… ma non ci si aspetta nulla di buono. A prendere tempo è il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno che  ha annunciato un referendum consultivo sull’Ilva per il 14 aprile 2013. Ma anche da questa proposta nessuno si aspetta niente…
E’ per questo che gli operai hanno preso l’iniziativa: circa 300 lavoratori dell’Ilva, fra operai dell’area a freddo e attivisti del comitato ‘Cittadini e lavoratori liberi e pensanti’ hanno occupato la sala del consiglio di fabbrica dell’Ilva. I lavoratori si erano ritrovati li’ nel pomeriggio per un’assemblea insieme al direttore dello stabilimento di Taranto, Adolfo Buffo, presenti i sindacalisti di Fim, Fiom e Uilm. Finita l’assemblea, hanno deciso di rimanere nel consiglio di fabbrica in segno di protesta per la grave situazione di incertezza che si e’ determinata nello stabilimento dove l’area a freddo e’ ferma da diverse settimane e si rincorrono le voci secondo le quali l’azienda starebbe per far scattare una nuova ondata di cassa integrazione, e non sarebbe in grado di corrispondere gli stipendi di febbraio. Nonostante il ricatto infame cui sono sottoposti – lavoro o salute – continuano a portare avanti una battaglia comune, cercando di tenere insieme tutti i pezzi nonostante la sproporzione delel forze e il ruolo manipolatore dei media locali e nazionali che cercano di mettere contro gli opera i ela popolazione tarantina. Riportiamo, qui di seguito un post dalla pagina facebook del Cittadini e lavoratori liberi e pensanti:

“Gli operai Ilva di sono autorganizzati ed i 300 di questa notte sono diventati migliaia. Dopo varie assemblee hanno bloccato dall’interno i varchi in uscita. In mancanza di garanzie e di fatti su lavoro, salute e ambiente da parte dello Stato e della dirigenza, dallo stabilimento Ilva di Taranto non si muoverà più niente. Onore a questi operai che stanno agendo per il loro bene e per quello della cittadinanza tutta“.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

ilvataranto

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: svendita di San Siro e Olimpiadi Invernali, tegole giudiziarie sulla città “appaltata” ai grandi eventi

La gip di Milano Patrizia Nobile ha sollevato davanti alla Consulta la questione di “legittimità costituzionale” del decreto del Governo Meloni del 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Asl di Torino: un sistema di favori al servizio della politica?

L’Italia è un paese anziano e in calo demografico ma gli investimenti nel comparto sanitario e socio-assistenziale sono sempre meno.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Diritto all’abitare: presentato il DL Sfratti. Unione Inquilini: “Ennesimo attacco ai diritti di chi vive in precarietà abitativa”

La maggioranza accelera sul “Piano Casa” della premier Meloni, che in realtà è un piano…sfratti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Free Party: a tre anni dall’entrata in vigore del decreto anti-rave migliaia di giovani occupano a Campogalliano (Mo)

Violente cariche e lacrimogeni contro le persone presenti al Witchtek. Ci sono feriti e fermati.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Da Mompantero a Susa, vent’anni dopo: la fiaccolata del movimento No Tav illumina ancora la valle

Vent’anni dopo la battaglia del Seghino, la Valsusa torna a camminare insieme, fiaccola alla mano, per ribadire che la lotta non è mai finita.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ex Ilva: il riarmo divora la politica industriale (e la transizione ecologica)

Tutti i nodi vengono al pettine. Il governo sovranista con la sua manovrina accantona risorse per acquistare armi e manda alle ortiche quasiasi politica industriale.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Ex Ilva: rottura governo-sindacati, nessun futuro per 18mila operai. In corso lo sciopero di 24 ore

Rottura totale tra governo e sindacati al secondo tavolo in una settimana sulla situazione dell’ex-Ilva.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Scolpire il tempo, seminare il vento, creare antagonismo

Siamo la natura che si ribella!, ammonisce con efficace sintesi uno striscione no-tav esprimendo un radicale antagonismo nei confronti del mortifero sfruttamento capitalista patito dall’essere umano e dalla natura, di cui è parte.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Taranto: il sindaco Bitetti ritira le dimissioni e partecipa all’incontro al ministero. Slittate le decisioni sull’ex-ILVA il 12 agosto

Gli ambientalisti denunciano ciò che emerge chiaramente dalle carte: il processo di decarbonizzazione, se attuato, verrà portato a termine tra 10-12 anni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Taranto: il sindaco si dimette di fronte alla rabbia dei cittadini per il dossier Ilva

Il sindaco di Taranto Piero Bitetti si è dimesso in seguito alla contestazione da parte dei cittadini sul suo ruolo nel dossier Ilva.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Sa – hara – lento: sotto attacco la foresta degli ulivi di Puglia

Sa – hara – lento è una di quelle costruzioni terminologiche di fantasia (putroppo solo dal punto di vista lessicale!) che richiede un piccolo sforzo iniziale per comprenderne il senso. Noi ne siamo subito stati incuriositi e la lettura del documento che alleghiamo, curato e inviatoci dal Coordinamento interprovinciale a tutela dei territori, ci ha appassionato, svelandoci meccanismi e analisi che evidenziano ancora una volta, semmai fosse necessario, come l’intreccio di interessi di mercato non si ponga alcun tipo di scrupolo nel devastare un territorio, la sua cultura e tradizione. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Seconda edizione della Convocatoria Ecologista a Taranto

Chiamata da Taranto per la seconda edizione della Convocatoria ecologista che avrà luogo dall’1 al 3 settembre. Tre giorni per affrontare le lotte ecologiste attraverso una chiave intersezionale: il discorso decoloniale e transfemminista sarà cardine del confronto proposto durante le giornate tarantine.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

TARANTO: NUOVO OMICIDIO SUL LAVORO. MUORE UN OPERAIO AL PORTO, SCHIACCIATO DAL TELAIO

Nuovo omicidio sul lavoro. A Taranto Massimo De Vita, 45 anni, è morto mentre lavorava questa mattina, intorno alle ore 8, al quarto sporgente del porto di Taranto, schiacciato da un pesante telaio metallico. Sembra che il telaio si sia improvvisamente sganciato mentre veniva spostato da una nave che trasportava pale eoliche, nel corso delle […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

GENOVA: TERZA E LUNGA GIORNATA DI RABBIA OPERAIA ALL’EX ILVA DI CORNIGLIANO

A Genova si è chiusa solo nel tardo pomeriggio la lunga (e terza) giornata di lotta del migliaio di dipendenti ex Ilva di Cornigliano contro l’annunciata cassa integrazione ordinaria in assenza di crisi aziendale. In tarda mattinata i lavoratori, in corteo, sono arrivati sotto la Prefettura, con un contatto tra operai e polizia. Il corteo […]