L’università incontra le lotte nella logistica
Lo sciopero della logistica del 22 marzo ha finalmente messo in discussione un certo modo di intendere la lotta nel mondo del lavoro a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni. Uno sciopero indubbiamente riuscito, non solo nell’altissima adesione che ha riscontrato nei luoghi di lavoro, ma anche e sopratutto nelle pratiche radicali che ha saputo mettere in campo. Blocchi selvaggi e picchetti si sono mostrati ancora una volta un’arma importante in mano agli operai e non solo, per colpire realmente gli initeressi dei padroni. Pratiche portate avanti con determinazione anche dinanzi alla risposta scomposta e violenta delle forze dell’ordine, come successo ad Anzola dell’Emilia.
A pochi giorni da questa giornata vogliamo discutere delle forme di organizzazione che questo nuovo soggetto è stato capace di mettere in campo in questi mesi, ma anche delle prospettive che si aprono e dei possibili spazi di ricomposizione.
Introducono Collettivo Universitario Autonomo e Hobo
Ne discutiamo con:
Aldo Milani – Coordinatore S.I. Cobas
Arafat – delegato TNT S.I. Cobas (Piacenza)
Mourad – delegato TNT S.I. Cobas (Bologna)
Foudal – delegato DHL S.I. Cobas (Bologna)
Karim – delegato S.I. Cobas Artoni (Bologna)
Lavoratori di Bologna e Verona
Fulvio Di Giorgio – S.I. Cobas Bologna
Laboratorio Crash! (Bologna)
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