Milano: dopo lo sgombero corteo serale in quartiere
Con l’avvicinarsi della campagna elettorale per le comunali del 2016 è prevedibile che il tema diventi un terreno di battaglia per la politica istituzionale con la Lega Nord di Salvini pronta a battere i quartieri popolari soffiando sulla guerra tra poveri (e facendo dimenticare le gravissime responsabilità del partito nel disastro di Aler) e il centro-sinistra sulla difensiva pronto a inseguire il centro-destra sui temi della sicurezza e dell’abusivismo.
La Barona, come altri quartieri popolari, è stata colpita dalla grande campagna legalitaria iniziata lo scorso Autunno. In quartiere si è iniziato con l’annuncio da parte di Aler della vendita del suo patrimonio per cercare di fare cassa e si è proseguito con una serie di sgomberi. Anche in Barona però, come in altre zone, è sorto un comitato territoriale che lavora sul diritto all’abitare.
Ieri mattina la Polizia è intervenuta in quartiere per sgomberare un appartamento occupato da una famiglia sudamericana (padre, madre e una figlia di due anni) in Via Ovada 1.
In serata, un corteo ha attraversato le vie del quartiere e ha rioccupato l’appartamento svuotato da Aler in mattinata.
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Il comunicato del Comitato Autonomo Abitanti Barona
Questa mattina alle ore 8 Aler e polizia si sono presentati come al loro solito per sgomberare una famiglia con una bambina di due anni.
La famiglia, occupante per necessità, pagava regolarmente luce e gas.
Per ogni sgombero Aler paga migliaia di soldi pubblici e accusa gli occupanti di essere la causa del grossissimo debito che l’azienda ha conseguito nel corso degli anni.
Lo sgombero di stamattina è l’ennesima prova che all’Aler non interessa risolvere la questione della casa, interessa solo sbattere in mezzo alla strada le famiglie, spendere soldi in nome di una legalità che non ci rappresenta.
Legalità che sta nella restituzione dei soldi pubblici che Aler ha sperperato nel corso di anni di mal gestione economica e speculazioni in borsa, nella concessione di una sanatoria per tutti gli occupanti che vogliono regolarizzare la propria situazione abitativa.
Per questo motivo oggi il Comitato Barona, con l’aiuto di comitati organizzati di altri quartieri e di diversi solidali, ha organizzato un corteo che ha attraversato le strade del nostro quartiere, concludendo poi la giornata con la riapertura della casa chiusa stamattina.
Finchè continueranno a svuotare le case abitate da famiglie diffondendo mal informazione, accusando gli occupanti di essere responsabili del debito pubblico che – non ci stancheremo mai di ripetere – hanno causato loro stessi, la nostra risposta sarà sempre immediata.
Non vogliamo vedere case senza persone, non vogliamo vedere persone senza casa.
Domani ci vedremo in Via Ovada per una colazione antisgombero, per difendere il cortile, per conoscere le persone, per informarci e per dare una risposta unitaria:
Basta con gli sgomberi indiscriminati delle case, basta con la violenza sulle famiglie.
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