Milano, sciopero generale: scontri davanti al palazzo della regione
La giornata è iniziata alle 7 di mattina, lontano dal centro milanese: i noexpo violano il cantiere Expo2015, entrando all’interno dell’area di cantiere in corteo denunciando lo sfruttamento del lavoro e gli accordi sindacali per i lavori dell’esposizione; a Porto Lambro, periferia della città, gli abitanti di San Siro insieme alla famiglia sotto sfratto resistono allo sgombero, riuscendo a rinviare lo sfratto; sempre in mattinata gli operai della DHL di Segrate bloccano l’ingresso e l’uscita dei camion dallo stabilimento, mentre gli studenti cominciano a partire dai vari istituti per recarsi al concentramento per lo sciopero generale in largo Cairoli.
Da qui partono tutti insieme, studenti, precari e occupanti di case, dietro lo striscione “Svendono saperi, sgomberano le case assediamo la casta, riprendiamoci tutto!”. Il corteo, diretto al palazzo della Regione, comincia a praticare alcuni obiettivi lungo il percorso, sanzionando alcune banche, il ministero del lavoro e l’agenzia delle entrate. Durante i sanzionamenti vengono fermati due studenti, il corteo si ferma e pretende la loro liberazione che avviene poco dopo.
Arrivati davanti al palazzo della Regione – il presidente della Regione Lombardia Maroni è responsabile, insieme a Pisapia, degli sgomberi in città e dei nuovi tagli che colpiranno le scuole e le università – studenti, occupanti di case e precari, ricevono una prima carica dalle forze dell’ordine a difesa del palazzo che prova ad allontanare gli studenti dal palazzo. Dal corteo partono lanci di uova, petardi e verdure contro la polizia che risponde con nuove cariche e lanci di lacrimogeni; il corteo resiste, risponde alle cariche e si ricompatta.
La manifestazione prosegue poi verso via Melchiorre Gioia dove gli studenti si riuniranno in assemblea conclusiva e per rilanciare mobilitazioni future.
Leggi il comunicato del Cantiere
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