MODENA: “NON SIAMO CARNE DA MACELLO BASTA MORTI SUL LAVORO” PRESIDIO SI COBAS IN RICORDO DI LAILA EL HARIM
Non siamo carne da macello per i vostri profitti! Padroni assassini! Basta morti sul lavoro!
Un’altra operaia è morta in fabbrica, schiacciata da una fustellatrice per il packaging non a norma-sicurezza. Ci stringiamo al dolore dei suoi cari per Laila El Harim, operaia alla Bombonette di Camposanto (MO), che è stata uccisa sul lavoro per il taglio dei costi sulla sicurezza da parte dei padroni fatti per aumentare i loro profitti, per l’intensità dei ritmi di sfruttamento, per la precarietà dei contratti di lavoro. Perchè una donna-operaia con una figlia piccola è continuamente sotto ricatto dei padroni con la minaccia dei licenziamenti. Laila è morta come l’operaia Luana d’Orazio lo scorso 3 maggio a Prato, entrambe stritolate da un macchinario senza sicurezza, una macchina sempre in movimento perchè i padroni così massimizzano i loro profitti e schiacciano le vite operaie. Entrambe erano andate al lavoro per la propria indipendenza economica, per i propri figli e per la propria famiglia, per tenersi comunque un lavoro che per una operaia non è poi così scontato. Volevano entrambe lavorare per vivere e non entrare in fabbrica come andassero in guerra!
Per Laila, addirittura la fustellatrice non poteva bloccarsi automaticamente per via dei sensori ma, in caso di pericolo, come afferma la relazione dell’Ispettorato, il blocco lo avrebbe dovuto azionare lei stessa, manualmente! Questa morte sul lavoro accusa tutto il sistema di sfruttamento padronale in fabbrica, la mancanza di controlli interni e delle ispezioni degli Ispettori del lavoro (frutto dei tagli dai vari governi).
Sono necessari scioperi immediati che bloccano la produzione in fabbrica, organizzare un controllo dal basso degli operai sulla sicurezza dei macchinari eleggendo gli Rls composti da operai che vogliono impegnarsi su questo, indipendentemente dalle tessere sindacali, eletti da tutti i lavoratori del sito. Non deleghiamo alle istituzioni o ai confederali questa battaglia!
Ma allo stesso tempo è necessaria una lotta/campagna nazionale perchè 4 operai morti sul lavoro al giorno sono il prodotto di un sistema di produzione basato sul profitto dei padroni, la sola lotta aziendale e sindacale non basta, la soluzione è l’unità nella lotta e la ripresa del lavoro della Rete nazionale per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per conquistare nuove leggi con pene pesanti per i crimini padronali, dare la precedenza ai processi degli operai morti sul lavoro, eliminare la prescrizione per i padroni assassini, un piano di assunzioni del personale ispettivo, presidi sanitari nelle fabbriche.
Venerdì 6 agosto ore 13 davanti alla Bombonette di Camposanto (MO) ore 18 presidio a Modena P.zza Grande
Da Modena Enrico Si Cobas Ascolta o scarica
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