InfoAut
Immagine di copertina per il post

Modena: Nuove modalità di sfratto

 

Ore11,30:

è questa l’ora in cui Samira, donna con 2 bambini, convalescente da un operazione al seno avuta non più di un mese fa, inquilina del famigerato complesso edilizio Windsor Park, tornata a casa si trova la porta di casa sua con la serratura cambiata!

Sono passati 15 giorni dal picchetto Antisfratto al palazzo Marconi, altro complesso edilizio con famiglie morose, picchetto che ha visto la partecipazione della stessa Samira in solidarietà a queste famiglie. Intervistata dai giornalisti accorsi, ha spiegato la sua difficile situazione e dimostrato quanto le istituzioni siano sorde e cieche di fronte a un problema di dimensioni ormai insostenibili!

il 25 giugno il picchetto si concluse con un nulla di fatto. Le 4 famiglie non videro nemmeno l’ombra dell’ufficiale giudiziario; Nonostante tutto la consapevolezza che il tutto non sarebbe finito in quella giornata era presente nelle famiglie.

Con l’intervento del prendo casa che ha portato alla luce questo nuovo livello e “ salto di qualità” sul tema degli sfratti, l’inquilina è riuscita a trovare un altra sistemazione se pur temporanea, mettendo all’angolo le istituzioni e i servizi sociali ( a sentire loro ignari della vicenda).

Quello che però interessa sottolineare è che la giornata di Martedì ha segnato un cambio di livello per la città di Modena creando un precedente significativo sul fronte fratti, dove le istituzioni con la loro solita Violenza lasciano pochi spazi e margini di ragionamento: con quel tipo di azione hanno voluto lanciare un messaggio chiaro e indiscutibile.

Quello che abbiamo assistito a un tipico caso di stato di polizia,in cui prevalgono gli interessi patrimoniali difesi con la forza cosiddetta pubblica.

In questo modo,secondo loro,la resistenza è neutralizzata!
 

Un messaggio voluto far recapitare a tutte quelle famiglie modenesi che hanno deciso di mettersi in gioco e lottare per il diritto alla casa all’interno della crisi. Un messaggio ricacciato immediatamente al mittente dalle famiglie in lotta.

 

Comunicato Prendo Casa Modena

ore11:30 del 09/07/2013:
è questa l’ora in cui Sara (nome di fantasia),donna con 2 bambini,convalescente da una operazione al seno subita non più di un mese fà,inquilina del famigerato Windsor Park,contatta il nostro numero telefonico,in lacrime, perchè alla porta di casa sua è stata cambiata la serratura!
Tutto come al solito?
No:

1) sulla porta era stato affisso un avviso che non riportava nessun  timbro, nessuna firma nè riferimento ufficiale
2) quale ruolo stanno giocando gli assistenti sociali che hanno fissato  un appuntamento col la donna, nota per aver partecipato ad un presidio  di Prendocasa, proprio la mattina dello sfratto?
3) è risaputo che i servizi sociali sono al corrente degli sfratti in  corso, per ovvi motivi di collaborazione tra le istituzioni: ieri la  assistente sociale di Sara non lo sapeva?
4) ma se non lo sapeva, come mai quando è stata interpellata ha fornito  immediatamente l’indirizzo di un albergo, che solitamente viene offerto  solo con una procedura speciale che non può essere decisa dalla singola  assistente?
5) questo è un tipico comportamento da stato di polizia, in cui  prevalgono gli interessi patrimoniali difesi anche con l’inganno da  parte delle istituzioni e della forza cosiddetta pubblica?
6) come mai è stata mandata, presumiamo dalla Questura che avevamo interessato, una pattuglia della polizia municipale senza informarla che  lo sfratto era stato eseguito nei termini di legge?
7) da quando rientra nei termini di legge eseguire sfratti senza  preavviso, tanto che la signora in questione si è ritrovata senza  medicinali per sè ed i suoi bambini?

Chiediamo agli organi di stampa di dare diffusione a queste domande che  riteniamo di interesse pubblico.

Prendocasa Modena

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

casaprendocasasfratti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A pugno chiuso. Ciao Marco!

La scorsa notte ci ha lasciato dopo tante battaglie il nostro compagno Marco, per tutti e tutte Marco Dread.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Emilio, vogliamo ancora tutto

Questa mattina se ne è andato Emilio Quadrelli, dopo una lunga malattia.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Crollo alle Vele di Scampia: fate presto!

Condividiamo di seguito il comunicato del Comitato Vele Di Scampia 167 dopo il terribile crollo che ha provocato la morte di due giovani e il ferimento di 13 persone tra cui sette bambini ed la gestione vergognosa dei soccorsi. Solo ora, al termine di una giornata difficilissima e dolorosa riusciamo a scrivere queste poche righe. […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

‘Geronimo’ Bini: la sua lotta per un mondo (e una Cremona) migliori

Riceviamo e pubblichiamo volentieri… La storia la scrivono i vincitori.  Ma la storia la fanno anche i perdenti. Poi ci sono gli indolenti che non sono né vincitori, né perdenti.  Poi c’è il revisionismo che mischia le carte. Rende i vincenti un po’ meno vincenti e i perdenti un po’ meno perdenti e quasi sempre […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fermiamoli ora: mobilitazione nazionale contro il nuovo disegno di legge sicurezza che criminalizza le lotte sociali

Inasprimento delle pene, da 2 a 7 anni,  per le occupazioni abitative ma anche per chi resiste allo sfratto e chi partecipa ai picchetti; pene draconiane da 7 a 20 anni per detenzione e diffusione di materiale che incita a impedire la realizzazione di opere ritenute strategiche; aumento delle pene per i reati di imbrattamento per colpire le pratiche di soggetti ambientalisti. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Il profilo del non votante è sempre più connotato sul piano sociale” L’analisi dei flussi elettorali con Marco Valbruzzi

“Il profilo del non-votante non è connotato sul piano politico-ideologico, invece è connotato sempre di più sul piano sociale“.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La contraddizione ecologica e l’opposizione alla guerra: riflessioni sulla mobilitazione contro il G7 Ambiente e Energia.

Le giornate di mobilitazione appena trascorse e quelle che abbiamo di fronte ci dicono alcune cose rispetto alle tendenze dell’oggi, dei soggetti che si muovono, delle lotte che si intrecciano. Prima di pubblicare il contributo di notav.info che ritorna sulle ragioni della mobilitazione verso il G7 Ambiente Energia di Venaria e sulla cronaca delle giornate di lotta, diamo alcuni spunti di riflessione..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: eseguito sfratto a sorpresa in tempi record!

da Prendocasa Torino Questa mattina, mentre con Mimmo e la sua famiglia resistevamo allo sfratto, ottenendo un rinvio al 7 marzo, l’ufficiale giudiziario si è presentato con la celere a casa di Mohamed e della sua famiglia in via Monginevro 68. Mohamed era sotto sfratto dopo essere stato truffato dalla sua proprietaria di casa che, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La casa è un bisogno. Basta guerre, lusso e capitalismo

Sull’onda della mobilitazione nazionale dell’ottobre scorso i movimenti di lotta per il diritto all’abitare tornano in piazza.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: più debiti, meno case

I tassi medi praticati dalle banche, secondo un’indagine dellaFederazione Autonoma Bancari Italiani-FABI, sono più cari per le famiglie italiane che vivono in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia (4,18%) e per quelle che risiedono in Sardegna e Sicilia (4,23%) rispetto alla media nazionale del 4,1%.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il secondo numero di “Case in Rivolta”

La protesta degli studenti davanti alle facoltà universitarie di tutta Italia ha contribuito a rendere evidente una volta di più quello che i collettivi di lotta per la casa stanno denunciando da decenni: la mano libera del mercato sulla questione abitativa non solo non riesce a contenere un’emergenza che ormai è diventata strutturale ma aggrava di giorno in giorno la situazione.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Negli USA le assicurazioni rifiutano le polizze sulla casa a chi si trova in aree esposte alla crisi climatica

Quanto sta succedendo in California, Florida e Louisiana ci pone delle domande anche alle nostre latitudini. A quale costo lo stato neoliberale ed il capitalismo sono disposti a ricostruire in luoghi in cui gli eventi estremi si fanno particolarmente intensi e cronicizzati? Il battage politico di questi giorni sull’Emilia Romagna sembra darci un’indicazione chiara e preoccupante…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La proprietà privata come modello di espulsione in campagna o in città

Abbiamo tradotto questo interessante articolo sulla sacralizzazione della proprietà privata per quanto riguarda l’abitare e i territori. L’articolo fa riferimento alla situazione argentina, ma si possono trovare molti punti in comune con il modo in cui questo paradigma viene applicato anche in Europa. Buona lettura!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Pisa: “Una piccola parte di quello che ci spetta”, comunicato sull’accordo dell’auto-recupero

Il 5 maggio 2023, alle ore 15, dopo 24 ore di presidio permanente in piazza XX settembre, viene firmato l’accordo tra il comitato di sant’ermete, l’Apes e il Comune, sulla base delle dichiarazioni del sindaco Michele Conti. Lo riportiamo per intero.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Casa la priorità di Pisa: il sindaco riconosce l’autorecupero di Sant’Ermete

Dieci anni di lotta di tutta Sant’ermete. 5 mesi di lavori comunitari. Manifestazioni, presidi, proteste, occupazioni. Da un giorno 35 famiglie con le tende puntate sotto il comune di Pisa, a 9 giorni dalle elezioni.