InfoAut
Immagine di copertina per il post

Modena: sciopero generale Cgil, l’unica assente la rabbia

Corteo numeroso allo sciopero generale dalla Cgil di Modena, oltre 7000 lavoratori di tutte le categorie, hanno sfilato per le vie di Modena.

Modena come altre camere del lavoro italiane (Brescia, Reggio Emilia, Modena e Ferrara) ha deciso di portare lo sciopero generale da tre a otto ore e scendere in corteo per le vie di Modena senza Cisl e Uil. Scelta dettata dalla decisione di unirsi allo sciopero Fiom e creare una grossa mobilitazione in difesa dei 5000 lavoratori della Fiat di Modena colpiti dal modello Pomigliano.

Se da un lato i numeri sono stati alti, 7000 lavoratori sono una risposta più che importante per la città di Modena,  numeri che rimangono costanti nelle ultime mobilitazioni della Cgil Modenese, quello che è emerge dalla giornata  è la totale assenza di conflittualità della piazza. Scorrendo il corteo nella sua interezza, a parte piccole frange di lavoratori soprattutto della Fiom che con mezzi rudimentali e musica si sono fatti sentire, si è assistita all’ ennesima passeggiata per le vie di Modena, senza un minimo di rabbia e conflittualità da parte dei lavoratori, nessun slogan, pochi contenuti, nessun intervento verso la città.

Il dato maggiore che però è emerso in tutta la giornata è uscito dai comizi finali, dove dopo gli interventi dei pensionati, delle donne di “se non ora quando” e della segreteria Fiom con accanto i delegati delle fabbriche Fiat, nell’intervento del segretario provinciale della Cgil è emersa tutta la contraddizione che in questo momento sta attraversando la Cgil. Se da un lato il segretario di Modena ha rivendicato la legittima scelta di scioperare  otto ore insieme alla Fiom in difesa dei lavoratori fiat, dall’altro ha di fatto plaudito la scelta della segreteria nazionale di convocare uno sciopero unitario nazionale e lanciato una speranza che il corteo pomeridiano di cisl e uil fosse numeroso come quello della Cgil ( speranza caduta nel vuoto, visto i numeri molto bassi al presidio davanti alla prefettura).

Quello che è emerso oggi a Modena mostra chiaramente  la linea della Cgil a livello nazionale: ritornare all’unità sindacale. Non importa se nel frattempo che si decide di scioperare unitariamente contro la manovra Monti, Cisl e Uil stanno cacciando, firmando il modello Pomigliano, la Fiom dalla Fiat, non importa se i 5000 lavoratori di Modena come il resto dei lavoratori della Fiat in Italia, rimangano senza rappresentanza, quello che importa è ritrovare l’unita.  

Crediamo che in una fase come questa sia ora di alzare il livello di conflittualità e cercare nuovi sistemi per mettere all’ angolo chi continua giorno dopo giorno ad attaccare il mondo del lavoro.

Nella “ricca” Modena  e provincia di prospettano tempi difficili con il chiaro e palese rischio di vedere crescere un forte problema sociale: continuano a chiudere luoghi di lavoro, a breve termineranno le casse integrazioni e continuano gli sfratti a fronte di un aumento di cittadini che non riescono più a pagare mutui e affitti. In tutto questo una colpa molto grossa l’ha la politica locale troppo attenta a consolidare i suoi interessi e poco attenta a difendere i cittadini modenesi e riteniamo tardiva la presa di posizione della sinistra locale contro il modello Pomigliano, uscita in questi giorni, che dai primi giorni del 2012 colpirà i lavoratori Fiat di Modena, perché bisognava intervenire subito dopo i primi focolai accesi da Marchionne invece di lasciare i lavoratori soli e non sostenendo le decine di ore di sciopero che i vari stabilimenti negli ultimi mesi hanno fatto per contrastare la scelta della dirigenza Fiat.

Infoaut_Modena

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

cgilfiomModenasciopero generale

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco! Un ricordo di Claudio Dionesalvi

Lunedì notte se n’è andato Franco Piperno. Calabrese, militante, dirigente politico dell’autonomia, fondatore di Potere Operaio, esule, docente di fisica e amante tanto di ciò che si muove in terra quanto di quel che resta fisso in cielo. In diretta con il compagno Claudio Dionesalvi – un ricordo e qualche considerazione, alla luce della idee […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, maestro vero

Franco Piperno ci ha lasciato. Fisico di fama internazionale, intelligenza di rara curiosità, tra i fondatori di Potere Operaio e di Radio Ciroma, con Franco abbiamo un grande debito. Di quelli che si hanno con i maestri. Un termine che non usiamo a caso, perché a dispetto di quanto scritto dai soliti sciacalli anche in […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Franco, ovunque il destino ti abbia gettato…

Con grande cordoglio apprendiamo la notizia della scomparsa di Franco Piperno. Franco è stato per decenni una delle figure di riferimento dei movimenti sociali in questo paese. Dalla fondazione di Potere Operaio ad oggi le discussioni, i suoi interventi, le sue intuizioni hanno segnato generazioni di militanti alla ricerca di un mondo diverso. Franco era […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Speculazione sul burro e altre storie del capitalismo globalizzato

Il capitalismo è una follia e la prova è data da un prodotto che tutti i bretoni amano: il burro. Il 28 dicembre, un articolo di Le Parisien ha raccontato di un biscottificio dell’Ile et Vilaine costretto ad acquistare burro dai Paesi Bassi, anche se prodotto a 90 chilometri dalla sua fabbrica… in Normandia! Tradotto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Gli operai di Forlì occupano la fabbrica e vincono la vertenza

Lavoravano per 12 ore al giorno percependo uno stipendio adeguato a otto ore lavorative, privati di qualsiasi livello di sicurezza e l’alloggio previsto in realtà coincide con lo stesso capannone senza riscaldamento con i materassi buttati a terra. Gli operai hanno bloccato lo stabilimento di mobili e allestito un presidio davanti all’azienda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il sintomo Mangione

Si è già detto tutto e il contrario di tutto sull’identità di Luigi Mangione, il giovane americano che qualche giorno fa ha ucciso a Manhattan il CEO di United HealthCare…

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calenzano (Firenze): esplosione nel deposito ENI

Enorme esplosione al deposito della raffineria Eni di Calenzano (Firenze) con un bilancio di 4 lavoratori morti, 26 feriti di cui 2 gravi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa succede in città: il turismo

Apriamo questo ciclo di trasmissioni che affronta l’ennesimo grande evento che si affaccia su questa città: il Giubileo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Milano: “Verità per Ramy e Fares”. In 600 alla fiaccolata al Corvetto

“Verita’ per Ramy e Fares”. Sabato 30 novembre a Milano una fiaccolata  in ricordo di Ramy Elgaml. Centinaia di persone si sono ritrovate alle ore 19.00 in Piazzale Gabrio Rosa al Corvetto per poi raggiungere il luogo dove Ramy è deceduto dopo un incidente stradale a seguito di un inseguimento di un’auto dei carabinieri durato 8 chilometri, su cui indaga la Procura.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Sciopero generale: l’opposizione al governo Meloni si fa nelle piazze

Qualcosa oggi è successa. Lo sciopero lanciato da CGIL e UIL ha parzialmente travalicato gli apparati sindacali ed ha aperto uno spazio di partecipazione, ancora politicamente frammentata, nella contrapposizione al governo Meloni. A fronte dell’eterno Aventino delle opposizioni istituzionali parti di società hanno occupato le piazze e questa è una buona notizia. Ci saranno sviluppi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

29 novembre: sciopero generale

Proponiamo di seguito una rassegna di approfondimento verso lo sciopero generale del 29 novembre a partire dalle voci collezionate durante la settimana informativa di Radio Blackout

Immagine di copertina per il post
Formazione

Precari/e e studenti/e verso lo sciopero generale del 29 novembre

Mercoledì 19 una folta assemblea al Campus Einaudi ha iniziato ad articolare la partecipazione organizzata di precari e precarie della ricerca, insieme a studenti e studentesse dell’Intifada Studentesca e personale universitario, alla piazza dello sciopero generale chiamato da sindacati di base e confederali per il 29 Novembre.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Inauguriamo una nuova stagione di lotte al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della Next Elettronica di Piano Lago!

Il sogno e la lotta sono due facce della stessa medaglia. Scaturiscono da una percezione della realtà come stato delle cose da modificare profondamente e da una volontà di cambiare radicalmente ed eversivamente lo status quo.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

23 – 24 febbraio: sciopero generale e manifestazione nazionale per la Palestina

Riprendiamo l’appello per la due giorni di mobilitazione per fermare il genocidio in corso in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Il primo sciopero generale contro Milei e lo smantellamento dello stato

Javier Milei ha affrontato il suo primo sciopero generale soltanto dopo sei settimane dall’essersi insediato alla presidenza con un piano di governo che punta ad una riduzione minima dello stato, stabilendo un nuovo primato, dopo aver superato il primato di tre mesi che ostentava Fernando de la Rúa.