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Nella città di Serantini, una via intitolata a Niccolai

Franco era coi compagni, decisi più che mai:

«Cascasse il mondo sulla città,

quell’assassino non parlerà».

Sono passati quarant’anni dall’omicidio di Franco Serantini, anarchico e figlio di nessuno, ma la memoria della città di Pisa continua a funzionare molto bene. Continua a ricordare quel ragazzo, così giovane e così attivo nelle lotte sociali, una fra tutte il mercato rosso del quartiere CEP. Continua a ricordare quel 5 maggio del 1972, l’inaccettabile provocazione di Niccolai, esponente dell’MSI, che intendeva tenere un comizio a Pisa, i manifesti che recitavano “Cascasse il mondo su un fico, il fascista Niccolai a Pisa non parlerà”. Niccolai invece parlò, protetto da oltre mille celerini, una donna fu arrestata perché riuscì ad arrivare sotto al palco a sbeffeggiarlo.

Franco era nel corteo di contestatori che si muoveva in direzione del comizio; il resto furono cariche, barricate, lacrimogeni, scene di guerriglia urbana e poi di caccia all’uomo. Franco fu arrestato e percosso con una violenza inaudita, poi trasferito in cella dove gli vennero negate le cure per giorni.

Pisa continua a ricordare il 7 maggio, giorno in cui morì un ragazzo dopo due giorni di agonia, ucciso dai colpi della polizia. Si cercò di nascondere il fatto, di minimizzarlo; il PCI era già intervenuto a favore della polizia, tacciando i manifestanti di squadrismo rosso. Ma il lavoro e la tenacia dei compagni di Franco hanno fatto in modo che la verità su quei giorni restasse scolpita nella memoria collettiva.

A Pisa c’è una piazza, Piazza San Silvestro, che da tutti è conosciuta come Piazza Serantini, poiché lì si trova la lapide a lui intitolata dai suoi compagni ed è lì che ormai da diversi anni viene ricordato il giorno del suo omicidio, con un appuntamento sempre più partecipato. La piazza è stata rinominata dalla città, e tutti ormai la conoscono come Piazza Serantini, ma nessuna amministrazione ha mai voluto ufficializzarlo, anzi, l’attuale giunta è arrivata a proporre di ridisegnare la piazza spostando e marginalizzando la lapide di Franco.

Proprio ieri però il consiglio comunale di Pisa ha deciso di intitolare una strada al fascista Niccolai. L’ennesimo insulto alla memoria di un ragazzo, poco più che ventenne, ammazzato dallo Stato.

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