New York, lavoratori dei fast food in sciopero
Durante lo sciopero i lavoratori si sono radunati all’esterno delle filiali bloccandone gli accessi e chiedendo ai clienti di non entrare per supportare la loro protesta e hanno denunciato le paghe da fame con cui centinaia di giovani vengono assunti nel business dei fast food: si parla di poco più di 7 dollari all’ora per un impiego stressante che spesso prevede molte ore di lavoro senza alcuna pausa e di una cifra assolutamente insufficiente a far fronte al costo della vita di una città come New York (considerato inoltre che a differenza di altri impieghi i lavoratori dei fast food non possono nemmeno contare sulle mance per arrotondare lo stipendio).
I lavoratori che ieri hanno incrociato le braccia hanno chiesto un aumento del salario a 15 dollari all’ora e la fine di tutta una serie di pratiche di lavoro abusivo, invitando poi i propri colleghi di tutto il paese a far proseguire la protesta anche nel resto degli Stati Uniti.
La campagna ‘Fast Food Forward’ (lanciata lo scorso anno per combattere la proliferazione di lavori sottopagati e al limite dello sfruttamento nata nel contesto della crisi) ha infatti organizzato altri scioperi attraverso il paese per tutta la settimana.
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