No alla base: mobilitazione a Coltano e conferenza stampa a Roma davanti al Ministero della Difesa
Il Movimento No Base – Né a Coltano né altrove oggi (ieri ndr) si mobilita in contemporanea a Coltano e a Roma con una conferenza stampa al Ministero della Difesa per denunciare l’imbroglio alle abitanti e agli abitanti del territorio di Coltano rispetto a come si sta prendendo una decisione sulle loro teste. Che vede di nuovo stanziati milioni per la costruzione di una mega base militare, a fronte di una necessità di investimenti su questioni sociali come la sanità, la casa, la scuola.
In contemporanea un presidio di più di cento persone si è riunito all’Ex centro radar a Coltano. Il 2 giugno ci sarà una manifestazione nazionale a Coltano contro la costruzione della base.
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OGGI A ROMA INCONTRO FRA GIOCATORI DI MONOPOLI.
SAREMO LA LORO CARTA IMPREVISTI
La rappresentazione plastica dell’autoritarismo in una foto. Guerini, Giani e Conti davanti alla mappa di Pisa che giocano a “dove mettiamo la base”.
L’esito dell’incontro è chiaro: il DPCM non viene ritirato. Anzi, Giani e Conti gettano definitivamente la maschera sostenendo in pieno il progetto di realizzare una mega base militare sul nostro territorio con quasi 200 milioni di euro di fondi destinati al riequilibrio sociale ed economico fra le regioni.
Sulla localizzazione dichiarano che si valuteranno alternative al Parco ma che una parte si farà a Coltano, che è dentro il Parco!
Siamo ancora alla farsa delle bugie, cosi come avvenuto al termine dell’incontro a Firenze, con dichiarazioni che si smentiscono l’una con l’altra, cercando solo di prendere tempo.
Conti e Giani annunciano la costruzione di un tavolo che esclude la cittadinanza da ogni processo decisionale, e Coltano rimane nel mirino dell’Arma che minaccia di insediarsi negli immobili di proprietà della regione.
Da Coltano a Roma oggi il movimento no base ha ribadito: non un euro e non un centimetro quadrato per questa base.
I 190 milioni di euro devono essere destinati ai bisogni della popolazione, chiaramente espressi dall’inizio di questa mobilitazione: scuole, sanità, case popolari e affitti calmierati, finanziamenti per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere.
Il 2 giugno sarà la nostra festa per una repubblica disarmata, domani (oggi ndr) ore 21 assemblea del movimento per organizzarla!
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