No MUOS: sciopero delle nozze a Niscemi
Una cinquantina di giovani coppie di Niscemi ieri (29 Ottobre) ha dato luogo all’ennesima protesta contro la costruzione di uno dei quattro nodi terrestri del MUOS (Mobile User Objective System): il nuovo sistema di comunicazione satellitare dell’esercito statunitense.
Le cinquanta coppie si sono radunate nei pressi del campo sportivo in abiti nuziali e hanno diretto la testa di un corteo diretto verso il sito dove sorgeranno le nuove antenne della base di telecomunicazioni della US Navy, per annunciare i loro timori sulla salute e sull’impatto ambientale delle onde elettromagnetiche ad altissima frequenza che quest’impianto genererà.
Dopo quasi tre anni di mobilitazione cittadina è arrivata infatti circa due settimane fa la sentenza del TAR di Palermo che ha rifiutato il ricorso presentato dall’amministrazione comunale di Niscemi contro la riperimetrazione della riserva Sughereta (confinante con la base a stelle e strisce) per permettere l’installazione delle antenne.
La risposta a questa sentenza, che ha ignorato i pareri di esperti botanici ed agronomi contrari all’installazione all’interno della riserva, non si è fatta attendere. I cittadini di Niscemi, infatti, non credono a una sola delle rassicuranti parole sulla innocuità dell’impianto, e si chiedono come sia possibile che l’unico dei quattro nodi terrestri a non essere situato in aree praticamente desertiche sia proprio quello destinato a sorgere sul loro territorio.
Per questo, preoccupati per le malformazioni che bambini nati nei pressi di queste potenti antenne e all’interno del loro campo elettromagnetico potrebbero riportare, hanno dato vita a uno sciopero delle nozze dichiarando di non avere voglia di sposarsi e dare alla vita esseri umani senza nessuna garanzia di salute: “noi – scrivono – come molte altre coppie siciliane, avevamo deciso di mettere su famiglia nella nostra città natale, per amore della nostra terra. Ma da quando il MUOS sarà attivo, però, abbiamo paura di sposarci e mettere al mondo dei bambini malati. Molti scienziati sono concordi sul fatto che le onde elettromagnetiche ad altissima frequenza emesse dall’antenna possano danneggiare seriamente i nostri neonati (leucemia,malformazioni, tumori)”.
Un annuncio determinato e una protesta simbolica che danno il polso di una cittadinanza assolutamente contraria all’installazione del MUOS e all’emissione di onde ad altissima frequenza a due passi dai suoi luoghi di vita.
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