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#Occupypavia not elsewhere

Sia chiaro che questa ennesima levata di scudi dell’assemblea non vuole essere solo la risposta allo sfratto di una singola famiglia, ma si propone come tentativo di creare un nuovo spazio politico di aggregazione e di discussione per tutte le famiglie che si trovano a vivere il dramma della casa e dello sfratto, a prescindere dal fatto che siano o meno già in contatto con l’assemblea. Questa tendopoli vuole rappresentare un’alternativa praticabile alla individualizzazione del problema portata avanti dai servizi sociali, che, fino ad ora, ha creato solo disgregazione e rassegnazione. Mettendo al centro dell’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza l’estrema acutizzazione e l’allargamento a macchia d’olio del problema si vuol dire alle famiglie che vivono quest’incubo nella più totale indifferenza da parte di chi sarebbe preposto a trovare delle soluzioni che non sono sole: l’incontro e la condivisione del problema fra chi lo vive sulla propria carne è il primo necessario passo verso l’individuazione di soluzioni praticabili e condivise.

Al di là di questo obbiettivo il presidio sotto il Mezzabarba vuole ribadire le richieste che da un anno a questa parte l’assemblea rivolge alle istituzioni pavesi:

  • moratoria degli sfratti e degli sgomberi subito;
  • assegnazione degli alloggi ERP sfitti;
  • requisizione di case private sfitte fino alla soluzione dell’emergenza abitativa.

La volontà politica della giunta Cattaneo sembra andare in altra direzione, dopo la recente approvazione da parte del consiglio comunale di un Piano di Governo del Territorio che regala ai privati le enormi aree dismesse cittadine oltre a nuove zone verdi da cementificare. Per imporre una virata a Cattaneo occorre mettere sempre più in evidenza l’inconciliabilità tra i bisogni che vengono dal basso, espressi da una sempre più eterogenea composizione sociale, e gli appetiti dei palazzinari, veri padroni della città.

A fronte di questa situazione si rende necessario che chiunque avverta il bisogno di cambiare lo stato di cose prensenti in questa città (e non solo!) comprenda di avere davanti a sé il luogo fisico dove convogliare i propri desideri, passioni, energie.

 

da movimentopavia

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