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Palermo. Occupata dai senza casa l’Agenzia per i Beni Confiscati

Nonostante mesi di mobilitazione costante e di pressione incessante da parte dei movimenti di lotta, infatti, il Comune di Palermo non ha saputo andare oltre la litania (e la miseria) della solita proposta sul “contributo allogiativo” per i senza casa ignorando, di fatto, le proposte e le recriminazioni che dal basso vedono solo in un totale cambio di rotta politico la possibilità di uscita dall’emergenza.

Ad una politica senza soluzione i movimenti oppongono quindi una politica fatta di partecipazione e protagonismo, proposte e iniziative di lotta che ripropongano il tema e le sue possibili soluzioni. Con un occhio alla settimana di mobilitazione nazionale “Take the city” e l’altro rivolto alle autogestioni di immobili sparse sul territorio palermitano, i movimenti e il Comitato si preparano così ai prossimi mesi di mobilitazione.

Durante l’occupazione di stamattina i senza casa hanno deciso di accettare l’invito ad un incontro da parte proprio del prefetto Postiglione cui è stata ribadita la necessità di esercitare pressione sulle istituzioni locali affinchè recepiscano, magari con la convocazione immediata di un tavolo tecnico aperto, le richieste e le proposte dei movimenti. Così come si è voluto ricordare che proprio il “patrimonio” in possesso dell’Agenzia per i Beni Confiscati rappresenterebbe una buona risorsa da investire sulle emergenze sociali piuttosto che merce da svendere per far fare un po’ di cassa agli amministratori pubblici.

Non a caso proprio una decina di giorni fa il Comitato di lotta Prendocasa aveva occupato (ora lì vivono una decina di famiglie) un immobile confiscato alla mafia nel quartiere San Lorenzo, a due passi dagli uffici per l’emergenza abitativa del Comune di Palermo. Una beffa per le istituzioni, una soluzione per tanti stanchi di subire questa emergenza.

 

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