Pavia. I diritti si rivendicano colpo su colpo
Tutto rimandato a lunedì 7 luglio, quando però il sindaco ha fatto sapere che non aveva soluzioni ma che Antonietta sarebbe stata convocata l’indomani dall’assessore alla casa. Un escamotage, a nostro avviso, attraverso il quale Depaoli si prefiggeva il duplice obiettivo: lavarsene le mani, senza assumere sulle sue spalle la responsabilità di un gesto politico coraggioso; garantire il regolare svolgimento del secondo consiglio comunale che si sarebbe tenuto quella sera stessa, evitando possibili fastidiose irruzioni come quella della seduta precedente.
Se non fosse che l’assemblea per il diritto alla casa, unitariamente, decideva di non accontentarsi dell’appuntamento dell’indomani ma di incalzare gli esponenti PD andandoli a stanare dentro il palazzo. Coloro che, all’indomani della vittoria elettorale vagheggiavano di improbabili consigli comunali aperti alla cittadinanza nelle piazze pavesi, hanno impedito alla rete antisfratto di entrare in comune schierando un manipolo di vigili, digos e carabinieri davanti all’ingresso, sostenendo che fosse impossibile entrare perché la sala consiliare era già piena. Peccato che, nel frattempo, chiunque altro potesse liberamente entrare.
Dentro al palazzo nel quale si è asserragliata, la democratica giunta pavese ha rivelato la sua vera natura: nel momento in cui i militanti hanno cercato di entrare a spinta, sono stati bloccati dalle zelanti forze dell’ordine. È dunque iniziata la contestazione, che attraverso il megafono ha cercato di far arrivare fino alle segrete stanze la voce della protesta. Incalzato dall’opposizione consiliare, il sindaco ha dovuto sospendere anche la seconda seduta del consiglio e consentire alla rete antisfratto l’accesso alla sala. Qui, attraverso uno striscione, si recapitava all’assessore alla casa Canale un messaggio chiaro: “cambiamo Canale: casa subito!”
Come inizio per Depaoli non c’è male: annaspare nel mare dell’emergenza abitativa contrapponendo misure repressive a chi rivendica diritti fondamentali. Domani a mezzogiorno Antonietta ne saprà di più, parola di assessore.
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