Piemonte: Cirio vuole liberalizzare ancora il gioco d’azzardo
Ieri il presidente della regione Piemonte Cirio ha incontrato i capigruppo per discutere l’emendamento presentato dalla Lega sull’eliminazione della retroattività della legge sul gioco patologico.
L’incontro è stato richiesto dagli esponenti dell’opposizione che hanno criticato la scelta di inserire l’emendamento nella legge Omnibus, che non ha nulla a che fare con la questione. Questo emendamento prevede l’eliminazione della norma sul divieto dell’offerta di gioco d’azzardo nelle vicinanze di luoghi sensibili come scuole, parrocchie, ecc. Dunque i soliti giochi da politicanti che in campagna elettorale promettono, ma che si smentiscono con i fatti. Il contrasto al gioco d’azzardo era infatti fra i punti del contratto di governo tra Lega e 5 Stelle.
Il massimo che hanno saputo fare è stato limitarne la pubblicità con un decreto che in realtà non ha avuto molta efficacia, grazie alle linee guida attuative dell’Agcom. E adesso la Lega con questa mossa cerca di favorire, come già nel passato, gli imprenditori del settore. La scalata della lobby del gioco d’azzardo vede la complicità di molti partiti e schieramenti. Già nel 2006 il decreto Bersani ne avvia la liberalizzazione con migliaia di nuove agenzie per scommettere e con la fissazione di nuove aliquote. Accanto alle circa 750 sale scommesse sportive, ne nasceranno altre 7000, di cui 2.100 tradizionali e 4.900 corner in altri esercizi come bar e tabaccai.
Dunque una diffusione capillare: grazie a questo decreto in ogni angolo di città e paesi è possibile scommettere. In seguito i governi guidati da Amato e Ciampi cercarono in tutti i modi di incentivare ed incrementare il consumo del gioco d’ azzardo. Poi con i governi Berlusconi negli anni 2000 si crea una vera e propria economia del gioco, con la conseguente nascita e diffusione di grandi società concessionarie. I sistemi di gioco si diffondono in tutto il paese e inizia il boom delle slot machine e dei Gratta e Vinci.
Nel 2009, mentre l’Abruzzo sta ancora piangendo le vittime del terremoto, il governo Berlusconi approva il decreto che finanzia i soccorsi e i progetti di ricostruzione. Per coprire i costi il ministero dell’Economia, guidato da Giulio Tremonti, autorizza una nuova ondata di macchinette per il gioco d’azzardo. Con il Decreto d’emergenza per il terremoto quindi si introdusse la possibilità di installare nelle sale scommesse le Vlt (videolottery), macchine da gioco molto accattivanti, collegate in rete e che accettano banconote, come al casinò. Viene inoltre dato il via libera per l’apertura dei casinò online. Non dimentichiamo nel 2013 il provvedimento del Parlamento a maggioranza centro sinistra, con uno sconto di 98 miliardi di euro di tasse evase, a 10 concessionarie di VideoSlot, a cui nel 2012 la Corte dei Conti comminava per questo una multa record da 2,5 miliardi di euro. Dunque la Lega non si smentisce e intanto il Pd in regione Piemonte ci fa credere di volere contrastare questa piaga, dopo che per anni entrambi sono stati complici nel favorire quello che purtroppo è diventato un grave problema per migliaia di persone in tutta Italia.
Quando uno come Cirio viene eletto deve garantire alle consorterie che l’hanno sostenuto presenti e regalie spesso a scapito della gran parte della popolazione.
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