InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa #15n: assediata Fossabanda, occupato l’ex centro per l’impiego

Nel quartiere di Cisanello, Kabir, lavoratore precario delle pulizie nei magazzini, e sua moglie aspettavano la visita dell’ufficiale giudiziario. Quest’oggi la forza pubblica, che negli ultimi due accessi aveva provato ad eseguire lo sfratto (incontrando una resistenza determinata, per la quale cinque persone si sono viste recapitare una denuncia) non era presente; troppo impegnata a gestire l’andamento della manifestazione ed a presidiare gli eventuali obiettivi sensibili.

Nonostante dopo settimane di mobilitazione la situazione per questa famiglia sembrava essere arrivata ad uno sbocco, con la proposta strappata ai servizi sociali di un’assegnazione straordinaria di alloggio popolare, i proprietari e l’ufficiale giudiziario, evidentemente esasperati dal vedere continuamente violata la loro autorità, hanno provato a colpire i meccanismi di solidarietà e resistenza degli sfrattati. Per la prima volta un ufficiale giudiziario ha deciso di non comunicare alla famiglia la data del rinvio, provocando e minacciando con frasi del tipo: “Vediamo se riuscite a presidiare questa casa 24 ore al giorno, io torno quando mi pare e lo sbatto fuori!”

Una scena analoga si è verificata pochi minuti dopo nel quartiere Porta a Lucca, di fronte a casa di Tania, lavoratrice della mensa universitaria a cui sono state diminuite le ore e lo stipendio. Stesso ufficiale giudiziario, stessa reazione stizzita e nervosa di fronte alla determinazione del picchetto, stessa procedura, assolutamente irregolare, del rinvio senza comunicare la data. Evidentemente le mazzette e gli incentivi che alcuni ufficiali giudiziari intascano per accelerare le procedure di sfratto devono produrre risultati, e l’arroganza dei proprietari scavalca ampiamente non solo il diritto alla casa, ma anche i tentativi di mediazione dei servizi sociali, sempre più svuotati di qualsiasi funzione utile alla società.

Nonostante ciò è rimasto alto il morale tra i partecipanti ai picchetti, che dopo il secondo rinvio si sono affrettati a raggiungere il corteo degli studenti. Sia dalle scuole che dalle facoltà numerosi picchetti si sono infatti concentrati dal primo mattino. Gli universitari hanno raggiunto Logge dei Banchi da scienze, lettere, ingegneria e polo Piagge facendo maturare un ulteriore passaggio di mobilitazione in questo #15N dopo l’occupazione di Santa Croce in Fossabanda di lunedì e l’occupazione della residenza studentesca chiusa di via da Buti dopo l’assemblea d’Ateneo di martedì. Anche tra gli universitari il nodo della mancanza di reddito e della riappropriazione del patrimonio pubblico diventa motore di movimento e di ricomposizione politica e sociale.
Gli studenti medi, partendo dalle scuole, si sono concentrati in piazza Sant’Antonio. Da qui, contro il caro trasporti, il taglio delle corse e in solidarietà agli autisti in lotta contro i nuovi contratti, è stato contestato il Consorzio Toscano Trasporti. In piazza Vittorio Emanuele la sede della provincia è stata contestata per la mancata manutenzione di edifici scolastici fatiscenti. Il corteo degli studenti medi si è poi diretto verso Logge passando per Corso Italia dove sono stati segnalati diversi immobili del patrimonio pubblico nei piani di alienazione o, comunque, inutilizzati e non sfruttati per finalità sociali: l’ex-poste, Palazzo Mastiani e l’ex Banca d’Italia.

Sotto il palazzo del Comune si sono ricongiunti tutti i partecipanti a questa giornata di lotta; emblematico l’attegiamento di una giunta sempre più chiusa nella propria autoreferenzialità, e nei tentativi di ignorare o criminalizzare le rivendicazioni e le istanze sociali, rappresentato dalla massiccia presenza di agenti in anti-sommossa di fronte al portone blindato del palazzo. Gli abitanti di Sant’Ermete hanno rinnovato il loro ultimatum alle istituzioni per la partecipazione al tavolo di confronto convocato dal basso che si terrà allo Spazio Popolare Occupato, per discutere dei tempi e dei modi delle assegnazioni degli alloggi popolari sfitti nel quartiere; gli studenti hanno rispedito al mittente le menzogne costruite ad arte dal mezzo di informazione della giunta dell’amministrazione, PisaInformaFlash, riguardo ai presunti danni arrecati durante l’occupazione della casa dello studente di via da Buti.

Il corteo da Logge è ripartito forte di diverse centinaia di partecipanti, attraversando il ponte di Mezzo e bloccando il Lungarno Mediceo. Davanti alla Prefettura il corteo ha sostato per contestare le politiche di austerità in votazione alle camere in questi giorni. Imboccata via del Borghetto con determinazione si è avviato verso l’obbiettivo dichiarato fin dal lancio della manifestazione: l’albergo comunale di Santa Croce in Fossabanda, stabile diventato simbolo delle lotte per la riappropriazione del patrimonio pubblico cittadino. Qui il corteo ha circondato l’edificio, protetto dagli agenti di polizia. Rilanciando sulla parola d’ordine della riappropriazione il corteo è ripartito in direzione Cisanello, dove, con passo sostenuto, è stata raggiunta e occupata fino a sera l’ex sede del centro per l’impiego della provincia, abbandonata da un anno.

Ancora una volta uno spazio è stato riaperto dalle lotte per organizzare nuovi avanzamenti, individuare nuovi obbiettivi, aprire nuove contraddizioni sul terreno della riappropriazione del patrimonio pubblico. L’assemblea pubblica che si è tenuta nello spazio occupato ha posto infatti in agenda, a partire dall’incontro e dal diverso sviluppo delle lotte cittadine, il problema della costruzione di una piattaforma sociale attorno alla quale, in un processo di crescita del conflitto, rilanciare un progetto collettivo di riappropriazione di reddito e dignità per chi inizia a opporsi ai responsabili delle politiche di austerità.

 

 

Leggi anche: A Pisa verso il #15N le lotte si organizzano, strappano e avanzano


Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

#15ncorteooccupazionesfratti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In cinquemila nello spezzone sociale del primo maggio 2025: l’unica opposizione credibile alla guerra

Lo spezzone sociale del primo maggio 2025 incarna l’unica alternativa reale allo scenario di guerra che sta venendo costruito scientificamente per imporre il ricatto della precarietà e un impoverimento progressivo in tutte le sfere della vita con l’obiettivo della disponibilità alla guerra.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Se si muore di sanità in Calabria

La sanità in Calabria è in condizioni disastrose.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop al riarmo, contro il Partito della Guerra. Organizziamoci verso e oltre il primo maggio

Le parole d’ordine uscite dall’assemblea per la costruzione dello spezzone del primo maggio torinese parlano chiaro: organizzarsi per stoppare il riarmo generale, contrastare il partito della guerra

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura (sconfitta),si vendica sugli studenti!

Riprendiamo qui di seguito il comunicato degli studenti e delle studentesse torinesi che continuano a battersi per chiedere giustizia per Ramy e per un futuro migliore per tutti e tutte.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Le lotte non fanno un passo indietro: nuova occupazione a Milano della rete CI SIAMO di viale Sarca

I fattiIl 19 settembre un incendio divampa nello stabile situato in via Fracastoro 8, dove vivevano 70 migranti della rete Ci siamo, già sottoposti a molteplici sgomberi senza che le istituzioni milanesi fossero in grado di trovare soluzioni abitative per le famiglie e i lavoratori/lavoratrici che da tempo si confrontavano con le difficoltà di trovare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: migliaia in piazza contro il governo Meloni. Scontri tra collettivi universitari e polizia

Si è svolto ieri a Roma, partito da piazza Vittorio Emanuele II, il corteo “contro il governo Meloni” diretto a Porta Pia a cui si sono aggiunti i collettivi universitari e liceali che si sono dati appuntamento a Piazzale Aldo Moro.  In testa al corteo lo striscione con lo slogan della manifestazione e il sottotitolo […]

Immagine di copertina per il post
Culture

Occupazione temporanea del MAXXI: dal mondo dell’arte pro Palestina

Occupazione temporanea del MAXXI – mobilitazioni dal mondo dell’arte
in sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Uno sguardo sulle barricate studentesche in Francia

Da quando gli studenti hanno occupato la Columbia University in solidarietà con i palestinesi, le occupazioni e gli accampamenti studenteschi contro il genocidio a Gaza si sono diffusi a macchia d’olio, oltre cento università sono state occupate in tutto il mondo, un vasto movimento che richiama alla memoria le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: Columbia occupata, iniziano le sospensioni, prosegue la repressione poliziesca. Centinaia di arresti

Il campus di New York è off limits anche alla stampa. E i ragazzi erigono le barricate. La Polizia entra a Columbia, centinaia di arresti

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La lotta per fermare il genocidio nelle università statunitensi: un reportage dall’Università del Texas

Abbiamo tradotto questo interessante reportage apparso su CrimethInc sulle proteste che stanno coinvolgendo i campus degli Stati Uniti contro la complicità del governo USA nel genocidio del popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Contestati i ministri della guerra al Politecnico di Torino

Riceviamo e ricondividiamo il comunicato del CUA di Torino sulla contestazione di ieri al convegno istituzionale tenutosi alla sede del Valentino del Politecnico. Ieri mattina un gruppo di student3 dell’Università di Torino ha contestato il convegno a porte chiuse che si è tenuto al castello del Valentino su tecnoscienza e intelligenza artificiale, con ospiti di […]