InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa: sugli sfratti vincono i picchetti

La giornata per il diritto alla casa oggi a Pisa ha imposto con la resistenza dei picchetti il blocco degli sfratti deliberato nei giorni precedenti dalla commissione territoriale e al quale non era seguita però la risposta del Prefetto Tagliente.     
I due sfratti di questa mattina di Nazma e Abdel, a Cisanello e in Gagno, sono stati difesi da decine e decine di solidali ottenendo rinvii considerevoli. Nonostante gli sgherri della proprietà abbiano nottetempo divelto il portone del condominio, per Nazma è stato strappato un rinvio di ben tre mesi, esattamente il tempo di differimento degli sfratti deciso dalla Commissione territoriale.      

Proprio la vicenda di Nazma è diventata simbolo di un segmento di proletariato che va allargandosi e che inizia a organizzarsi contro la grossa rendita immobiliare per ribaltare il rapporto di forza tra proprietà e inquilini schiacciati dal peso degli affitti. Le ripetute resistenze ai vari accessi stanno ricomponendo, anche al prezzo di denunce e minacce, gli interessi di chi, schiacciato dalla crisi, non ha più intenzione di pagare ai grandi proprietari gli affitti esorbitanti imposti dal mercato. Contrapponendosi nettamente alla Grande proprietà con la determinazione, decine e decine di famiglie sotto sfratto stanno ponendo in città la questione politica e sociale della necessità di ri-contrattare i canoni di locazione.

Questa forza inizia a impensierire la rendita e i livelli alti del potere politico cittadino. Il Consiglio comunale e la Commissione territoriale degli sfratti si erano pronunciati in favore di un blocco degli sfratti e l’assistenza sociale aveva assegnato in via straordinaria gli alloggi popolari ad otto famiglie, tra cui quelle di Nazma e Abdel. Con i rinvii di oggi ed il pronunciamento della prefettura avvenuto in mattinata, continuano ad aprirsi varchi e spazi di agibilità per tutti quei soggetti che lottano affinché la casa ed il reddito siano variabili indipendenti dal profitto degli immobiliaristi.

Infatti la Prefettura, dopo l’attendismo di sabato, ha incontrato dalle prime ore della mattina assieme a Comune e Società della Salute i rappresentanti di Confedilizia, alcuni avvocati dei grossi proprietari immobiliari, mediando per gli sfratti in questione a fronte della pressione e del consenso nei confronti delle rivendicazioni delle famiglie sotto sfratto. Dopo aver ottenuto i rinvii degli sfratti a Cisanello ed in Gagno,  circa cinquanta persone tra famiglie del Progetto Prendocasa e solidali, si sono spostati sotto la Prefettura in piazza Mazzini.
Qui, dopo poco, una delegazione del Progetto Prendocasa e alcuni consiglieri comunali hanno ottenuto un incontro con il Prefetto. Tra un Governo che proprio in questi giorni ha approvato un decreto sull’emergenza abitativa in cui non c’è traccia di blocco degli sfratti; un potere politico economico cittadino basato sulla speculazione edilizia che non sembra intenzionato a cedere quote di ricchezza, e la sempre più incalzante mobilitazione popolare che pretende reddito, diritti e dignità; il Prefetto Tagliente, per non compromettere l’ordine pubblico cittadino, cerca di tessere una difficile mediazione tra interessi contrapposti.

La giornata di oggi e il confronto in Prefettura hanno consolidato la consapevolezza che solo allargando la mobilitazione è possibile imporre il blocco degli sfratti e piegare il potere della rendita erodendone il profitto. Già da domani in tanti continueranno a battere questa strada di lotta difendendo lo sfratto di Claudio, sempre a Cisanello.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

casapisastop sfratti

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“CASE IN RIVOLTA” – Bollettino delle lotte abitative

Terzo numero del bollettino delle lotte abitative “Case in Rivolta”, che lancia la settimana di mobilitazione collettiva diffusa a livello nazionale durante la settimana del 20 -26 maggio 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.