Pontassieve. No salva banche caricati dalla polizia
Il corteo doveva partire da piazza Mosca e poi dirigersi verso casa del premier; l’intenzione era quella di lasciare una lettera di invito alle dimissioni al primo ministro. Pochi giorni fa la questura ha vietato la manifestazione, autorizzando solamente un presidio statico. I manifestanti non si sono lasciati intimidire dall’interdizione nonostante il paese, e la piazza, fossero completamente blindati dalle forze dell’ordine; hanno provato ad uscire dalla piazza venendo violentemente respinti. Polizia e carabinieri assumono sempre più il ruolo di guardia privata del premier, utilizzati per impedire qualsiasi forma di dissenso e libertà di manifestazione: questo denunciano i manifestanti.
Nella giornata di oggi è stata più volte espressa la volontà di costruzione e partecipazione alla manifestazione per il NO al referendum che si terrà il 27 novembre a Roma. Un passaggio cruciale per incrinare la propaganda e la censura di regime.
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