InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pontedera. Vittoria degli operai Iscot dopo tre giorni di blocchi alla Sole

Le condizioni

I sette operai delle pulizie industriali lavoravano in realtà per conto di un’agenzia interinale, che procurava manodopera alla Iscot, in appalto alla Sole, che produce pezzi per l’indotto Piaggio. Un vergognoso sistema di scatole cinesi che si concretizzava in contratti irregolari della durata di poche settimane e condizioni di lavoro da schiavitù. Nella piattaforma di rivendicazioni presentata con l’inizio dello sciopero (12 settembre) il punto centrale era proprio quello dei contratti: i lavoratori esigevano contratti a tempo indeterminato oppure con clausole di reintegro in caso di scadenza dell’appalto. E’ proprio questa rivendicazione che creava problemi alla Iscot, ma soprattutto alla Sole, dove lavorano circa 200 operai di cui molti interinali da lunghi anni. Cedere sul punto dei contratti avrebbe significato dimostrare anche ai propri interinali che con la lotta avrebbero potuto migliorare le proprie condizioni di vita e lavoro.

La trattativa

Il 15 settembre, messa in crisi dallo sciopero, la Iscot si apre a un primo incontro di trattativa, dove, appunto, decide di accontentare le richieste meno che quella relativa ai contratti. L’azienda si scontra però con la rigidità operaia, arrivando a un nulla di fatto; nel frattempo la Sole cerca di costringere i propri operai a svolgere le pulizie industriali al posto degli scioperanti, per depotenziare la lotta, ma in molti si rifiutano. A questo punto la Sole recide il contratto con la Iscot, che non si sta dimostrando capace di “controllare” i propri operai. Il presidio permanente continua, finalmente la Sole si manifesta come controparte diretta.

Il 19 settembre la lotta fa un salto in avanti: gli operai scelgono di colpire ancora più duramente la Sole, con lo sciopero e il blocco dei camion; non entrano e non escono le merci, né gli operai mandati a sostituire gli scioperanti. I blocchi dureranno tre giorni, durante i quali la Sole riapre alla trattativa, chiamando nuovamente in causa la Iscot (nonostante formalmente non abbia più l’appalto!); nuova proposta, ancora irrisolto il nodo dei contratti. Gli operai rifiutano.

La determinazione

A questo punto da parte padronale cominciano le iniziative più bieche; la produzione è visibilmente rallentata dalla lotta dei lavoratori delle pulizie e la sole cerca di aizzare i propri operai contro gli scioperanti. Nel frattempo la polizia, sempre presente durante i dieci giorni di presidio, si fa più invadente. Nel pomeriggio di ieri gli operai in lotta (sostenuti da tanti lavoratori di Piaggio, Ceva e Sole, da tantissimi solidali e dalle sigle SI-Cobas, Usb e Fiom) decidono il blocco totale: nessun lavoratore può entrare. La polizia si innervosisce, la celere si schiera e comincia a provocare visibilmente.

Ma dal picchetto nessuno arretra, e alla fine la polizia viene smobilitata. In serata giunge la comunicazione: la Iscot vuole un incontro, riceverà nuovamente l’appalto dalla Sole ed è pronta a cedere sul tempo indeterminato. E’ vittoria!

Adesso

Questa straordinaria lotta ci ha consegnato alcune indicazioni fondamentali di cui fare tesoro in vista delle tante battaglie che ancora dovrebbero nascere nel mondo del lavoro.

Tornare a dare significato allo sciopero, come momento di danno per il padrone e non come sfilata simbolica e autolesionista. Trovare i canali per unire i lavoratori dello stesso indotto su rivendicazioni comuni, dopo decenni di subappalti e frammentazioni. Non cedere ai ricatti del padrone, e mantenere fiducia nelle proprie possibilità, perché la forza collettiva dei lavoratori può essere spaventosa.

 

 

da Riscatto Pisa

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Costruita per Dominare

Pubblichiamo la traduzione del seguente articolo: Palantir sta progettando l’infrastruttura della repressione — e ci sta dicendo il perché. Una nuova campagna di reclutamento è apparsa nei campus delle università d’élite statunitensi nell’aprile scorso. In scuole come Cornell e UPenn, manifesti alle fermate degli autobus, su uno sfondo nero austero, lanciavano un cupo avvertimento: “È […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

1.5° è ormai superato: quanto diventerà calda la Terra?

Potrebbe essere “tecnicamente possibile” mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi… ma ciò non accadrà.

Immagine di copertina per il post
Culture

Combattere per poter combattere. Storia del pugilato femminile

Nel mondo sportivo attuale la differenza tra ambito maschile e ambito femminile è ancora accentuata sotto molti punti di vista.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Il nucleare sta alla sostenibilità come il riarmo sta alla fine delle guerre: la grande trappola del nostro tempo (II parte)

Pubblichiamo la seconda puntata dell’approfondimento elaborato a seguito del convegno “Energia nucleare, il bisogno e il non detto” in vista dell’Assemblea Regionale di Confluenza di Sabato 12 luglio a Mazzé: “Il destino dell’agricoltura e del suolo in Piemonte: tra agri-fotovoltaico e nucleare”. Ricordiamo di iscriversi al FORM per avere indicazioni sulla partecipazione e organizzare al meglio l’accoglienza per l’assemblea.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

“Senza il contratto, il Paese si blocca”

La lotta dei metalmeccanici per il rinnovo contrattuale non sembra affievolirsi ma anzi dimostra forza e determinazione. Sommando le 8 ore di ieri si arriva a 40 ore di sciopero da quando, più di un anno fa, è saltato il tavolo di trattativa con FEDERMECCANICA, non si vedeva una lotta così aspra dal 1997. Oltre […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione