Prato, sciopero alla Superlativa. Imprenditore investe una sindacalista.
Ricomincia la lotta dei lavoratori nelle fabbriche di Prato. Durante il picchetto alla Superlativa un imprenditore ha investito una sindacalista del SiCobas. La polizia in serata interviene per sgomberare il picchetto dei lavoratori.
Alla Superlativa di Prato i lavoratori sono tornati a scioperare. L’accordo estivo raggiunto dopo una lunga lotta è stato disatteso dalla proprietà. Ai lavoratori iscritti al sindacato SiCobas non sono stati pagati gli arretrati e così sono ricominciati gli scioperi. Questa mattina dopo un picchetto notturno è cominciata la quinta giornata di blocco. All’interno della fabbrica la società sta continuando la produzione utilizzando lavoratori senza contratto. Durante il picchetto un auto con alla guida un imprenditore ha investito Sarah, una sindacalista del SiCobas. I lavoratori delle altre fabbriche del distretto si sono immeditamente organizzati per raggiungere la Superlativa. Un corteo si è mosso per le vie del quartiere per arrivare davanti alla fabbrica, dove un muro umano affolla l’ingresso. La polizia in serata è intervenuta sgomberando i lavoratori, sollevati di peso mentre bloccavano la Superlativa.
In una nota diffusa da Firenze dal Basso si legge “La macchina di un imprenditore ha cercato di investire gli operai che da 5 giorni picchettano giorno e notte l’azienda che non gli paga gli stipendi da 7 mesi. Sarah, la responsabile del sindacato SiCobas, è ora in ospedale dopo che la macchina le ha schiacciato un piede e la caviglia. L’episodio arriva dopo che venerdì un capo reparto “aizzava” alcuni autisti a investire i lavoratori, che dopo poco venivano aggrediti con un crick e una spranga di ferro. Per miracolo nessuno si è fatto male. La storie e le vicende della Superlativa sono ormai note a tutti in città. Inquietante che nel 2019 a Prato ci sia questa impunità per imprenditori senza scrupoli come questi. È l’ora che la politica venga a sostenere gli operai che sono davanti a questi cancelli per quei diritti che nel nostro paese venivano riconosciuti già un secolo fa e che, a Prato, non sono più realtà.”
La situazione lavorativa di Prato è diventata nota la scorsa estate, quando i lavoratori hanno cominciato ad organizzarsi per vedere riconosciuti i propri diritti. La lotta dei lavoratori grazie a scioperi e blocchi ha cominciato ad ottenere i primi risultati mentre le istituzioni e i sindacati confederali si schieravano dalla parte dei padroni delle fabbriche. La Questura aveva addirittura colpito due sindacalisti del SiCobas con dei fogli di via.
Nel video pubblicato dal SiCobas, l’intervento della polizia per sgomberare il muro umano davanti alla Superlativa.
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