Premio produttività. La Piaggio arretra, le lotte no
La retromarcia dell’azienda rischia di essere solo una farsa. La Piaggio ritira le folli minacce riguardanti la restituzione dei premi di produzione guadagnati con ore di lavoro e fatica da parte degli operai e spacciando questa come concessione avanza, con la complicitià di CISL e UIL, la pretesa di dettare le regole per l’accordo integrativo 2013. Dignità significa predominanza della parte fissa rispetto alla parte variabile del premio di produzione e reintegro degli stagionali. Questo lo sanno bene gli operai che giovedì hanno scioperato bloccando la stazione di Pontedera. Ma ora i lavoratori vogliono andare fino in fondo alla faccenda: basta con la solita messinscena, basta giochi di prestigio. L’azienda simula qualche concessione perché percepisce che lo svilupparsi delle lotte in fabbrica sosterrebbe gli interessi operai nell’accordo sull’integrativo e inoltre sa bene che la forza delle mobilitazioni presto si annoderebbe con le tensioni sociali prodotte dalla crisi e presenti sul territorio ben oltre la fabbrica. La palla ora passa agli operai e alla loro iniziativa, già da oggi.
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