Prima assemblea verso il 17, verso lo sciopero metropolitano
Un primo appuntamento in cui è già emerso con chiarezza cosa ci si aspetta (ed in questo ‘noi’ ci sono, certo, gli studenti ma anche i lavoratori, precari o meno(?), i disoccupati, i senza casa e i tanti che vivono una delle mille emergenze cittadine) da questa giornata che si comincia a delineare come sciopero metropolitano.
Il blocco dei flussi economici cittadini e l’assedio dei suoi gangli vitali, ovverosia quei palazzi del potere per cui è però altrettanto valida la metafora del bubbone, sono stati dunque il punto di partenza condiviso da tutte e tutti per il 17. Una dinamica non tanto dissimile, nelle pratiche di piazza, dai vari ‘blocchiamo tutto day’, assunti ormai come forma abituale di mobilitazione dal movimento studentesco(!), ma che vede, nell’allargamento delle componenti partecipanti, in un processo di ricomposizione sociale quantomai auspicabile, e nel dichiarato intento di presentare la giornata come una giornata di sciopero indetta e determinata dai soggetti in movimento e non da un qualsiasi sindacato, dei punti qualificanti che ne vogliono sancire il salto di qualità, da una giornata di parte studentesca (e studentista) in grado di attrarre simpatie e consensi della maggioranza a giornata di una pluralità di soggetti che parli immediatamente un linguaggio generale.
Un percorso non semplice né scontato attorno cui in tanti hanno però voglia di scommettere come su di una vera exit-strategy radicalmente antagonista alle retoriche d’austerity dei mille provvedimenti lacrime e sangue che tutte le forze politiche intendono ammannirci.
Un secondo appuntamento, assembleare e comunicativo, si terrà venerdì 4 novembre presso il liceo classico Garibaldi alle 9.30 del mattino. Un appuntamento di costruzione e lancio verso lo sciopero metropolitano.
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