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Quarto giorno di sciopero a Termini Imerese

Riunitisi in assemblea davanti i cancelli della fabbrica gli operai  hanno stilato una lista di cinque punti (veri e propri diktat da imporre alla Dr Motors), senza i quali non sarà possibile alcun confronto con l’azienda molisana. Prima condizione per gli operai è la garanzia di occupazione per tutti (che si tratti di lavoratori dello stabilimento o dell’indotto); il secondo punto vede coinvolta la Fiat che si dovrà fare carico del pensionamento per coloro che hanno maturato i requisiti necessari, così come della cassa integrazione per i lavoratori coinvolti nel piano. All’azienda di Marchionne & Co. inoltre gli operai hanno imposto la permanenza fintantoché non sarà confermato il passaggio all’azienda molisana. L’altro punto tira in ballo anche la Regione Sicilia alla quale gli operai chiedono di investire per rilanciare lo stabilimento e la sua produzione. La Dr Motors dovrà invece recepire i contratti già firmati dagli operai affinchè questi non perdano i contributi maturati per il pensionamento e gli scatti salariali.  La scelta fatta dagli operai è quella della linea dura dopo mesi fatti di precarietà e cassa integrazione: anche per domani sono previsti scioperi che ricominceranno la prossima settimana e fino a quando queste richieste non saranno accettate.

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