Renzi contestato a Napoli: è solo l’inizio
Dai palazzi attorno alla piazza diversi striscione sono stati strotolati per contestare la presenza dell’attuale presidente del consiglio, a dimostrazione di come nel quartiere la passerella non sia stata gradita. Uno su tutti recitava “No al decreto Lupi”, per contestare il piano casa che nella stessa giornata è arrivato alla Camera, dove è stata votata la fiducia. Un piano casa che è un pesante attacco a quanti (sempre di più) trovano una soluzione all’emergenza abitativa occupando e riappropriandosi dal basso del diritto all’abitare.
renzieN2In piazza, invece, in tanti e tante hanno accolto l’uscita di Renzi al grido di “buffone” con bordate di fischi e un determinato
“cacerolazo”. Non sono mancati momenti di tensione con le forze dell’ordine, presenti in numero consistente, ed il servizio d’ordine del Pd. Ma nonostante le provocazioni per tutta la durata dell’intervento sono continuati i fischi e le contestazioni, che hanno disturbato non poco le parole del leader democratico. Fischi che non sono mancati nemmeno durante l’inno di Mameli che Renzi ha voluto intonare e che quasi suonava come una provocazione.
Insomma, anche a Napoli, una piazza per nulla pacificata quella che ha accolto Matteo Renzi, in un tour che si è dimostrato essere più difficile di quanto previsto. Momenti che sembrano essere l’anticipazione di una piazza che l’11 luglio, a Torino, si prepara ad accogliere l’Europa dell’austerità che si rinunirà nel vertice sulla disocuppazione giovanile.
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