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Rincontrarsi per rilanciare le lotte contro rendita e speculatori!

A Milano questo autunno si è visto e vissuto un durissimo attacco contro i quartieri popolari. Un attacco inizialmente solo mediatico che è divenuto in seguito politico e concretissimo quando la polizia, sempre al servizio di poteri politici ed economici mafiosi e corrotti, ha invaso i quartieri in forze per eseguire gli sgomberi degli alloggi popolari.Questo attacco è stato respinto con la forza delle nostre buone ragioni, della solidarietà coltivata quotidianamente, del mutuo soccorso praticato e non solo evocato e con la determinazione di chi lotta per dei bisogni irrinunciabili come sono quelli della casa e della cooperazione sociale. Sappiamo bene infatti che l’attacco non era soltanto volto contro il diritto ad avere un tetto sopra la testa, ma contro l’idea stessa che i quartieri si possano auto-organizzare e costruire e difendere in maniera solidale, respingendo i clichè del razzismo, della guerra tra poveri, della legalità a senso unico (sempre sbandierata contro i poveri o contro chi si ribella). E’ da questa piccola vittoria che ripartiamo, consapevoli che lo scenario è molto complesso.

Mandanti di questo attacco sono quei poteri politici e criminali che a Milano hanno banchettato su Expo2015 e già si stanno organizzando per il prossimo lauto pasto (a base di case popolari?).
Sono gli stessi che hanno approvato il Piano Casa, con il famigerato articolo 5 (che nega il diritto alla residenza, all’acqua, alle utenze, alla salute, all’educazione a centinaia di migliaia di persone) e il truffaldino articolo 3 (che prevede la svendita delle case popolari).
Sono i soci in affari di quelli che a Roma alimentavano #MafiaCapitale. Emblematico è il business sui migranti, subito trasformato in capitale redditizio, anche dal punto di vista elettorale, con teatrini come quello di Tor Sapienza.
Non siamo preda di facili entusiasmi per questa piccola e momentanea vittoria. Viviamo un periodo storico in cui alla devastazione delle condizioni sociali e di vita di milioni di persone tramite le riforme dell’austerity (che in Italia si chiamano, oltre che “Piano casa”, “Jobs Act”, “Buonascuola”, “leggi speciali per Expo2015″ e TAV, ecc…) si accompagnano la violenza del potere contro ogni forma di dissenso e riappropriazione (occupare le case, resistere alle grandi opere inutili) e il tentativo sfacciato di giocarsi l’estrema destra come carta di riserva (da parte del potere).
Però sappiamo da che parte stare e come giocare questa battaglia, dal basso e a fianco di chi lotta in ogni luogo.
A partire da queste considerazioni proponiamo di incontrarci a Milano per una assemblea nazionale di Abitare Nella Crisi, per discutere assieme delle prospettive della lotta per la casa e delle lotte attraverso i territori resistenti che non accettano le imposizioni neoliberiste e pretendono di autodeterminarsi.

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