Roma, dalle scuole alla lotta per la casa: 14 Novembre è sciopero sociale
I provvedimenti del nostro Governo, infatti, mascherati da grandi riforme, altro non nascondono che ancora tagli e definanziamenti. 150 milioni di euro in meno al diritto allo studio, 42 alla ricerca ed 240 all’università, sono solo alcuni dei dati che fotografano questa situazione disastrosa. La ricetta del nostro Governo per uscire dalla crisi, per risollevare l’economia è sempre e solo non investire sulla ricerca e lo sviluppo, sulla formazione, sulla sanità. Continuano a ripeterci che non ci sono soldi, ma non ci crediamo più. Quando si tratta di Tav, di Expo, di grandi opere, alla fine i finanziamenti si trovano sempre. Quando invece si parla di diritti, purtroppo invece non c’è proprio nulla da fare.
Mentre continuano a sottrarre risorse, i provvedimenti della Buona Scuola, del Job’s Act, del Piano Casa, altro non fanno che andare incontro solo ai poteri forti, distruggendo qualsiasi tipo di prospettiva di costruire un futuro. Non siamo più disposti ad accettare mediazioni, esistono diritti come la casa, la sanità, la formazione che devono essere gratuiti e per tutti, altrimenti non possono più essere chiamati diritti.
Per questo, stamattina, gli studenti medi di varie scuole della città si sono incontrati a Piramide, da dove in migliaia si sono mossi in corteo. Anche diversi studenti universitari si sono uniti al concentramento, che sfilando lungo viale Aventino ha salutato la nuova occupazione dei movimenti per il diritto all’abitare che poche ore prima sono entrati nell’ex palazzo della Bnl di Piazza Albania.
Un’azione simbolica, ma che segnala una tendenza importante. Le case a Roma ci sono: migliaia sono le case sfitte che da sole basterebbero a dare una soluzione alla forte emergenza abitativa che c’è in città. Mentre però non si assegnano case popolari e si continuano ad effettuare decine di sfratti per morosità al giorno, continuano a fiorire floride le speculazioni edilizie in questa città dove l’unica attenzione è quella di regalare soldi ai palazzinari.
Il corteo degli studenti che saluta l’occupazione dei movimenti per il diritto all’abitare è un segnale importante. Abbiamo riconosciuto che i problemi sono diversi, le vertenze anche, ma il nemico è sempre lo stesso. Sappiamo che uscire da questa condizione di precarietà e sfruttamento in cui ci hanno costretto è possibile ma sappiamo anche che per farlo la strada sarà lunga, ma insieme non abbiamo paura di percorrerla.
I diritti si conquistano a spinta!
Movimenti per il diritto all’abitare – Studenti medi autorganizzati – Sapienza Clandestina
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