InfoAut
Immagine di copertina per il post

Roma, #FamoAcapisse è sempre il momento giusto per alzare la testa!

Sabato 9 Aprile a Roma un ‘altra importante giornata di mobilitazione in tutta la città, contro la gestione commissariata della città e le politiche del PD, per ribadire che #RomaNonSiVende, con assemblee in piazza e cortei a San Lorenzo contro lo sgombero della Palestra Popolare e a Roma Est da Largo Agosta al Parco delle Energie col lo slogan “Famo a Capisse!”.

Le strade di Roma del lunghissimo quadrante prenestino sono state attraversate da un corteo che è andato al di là di ogni aspettativa. Sentivamo il bisogno di scendere in piazza, di dare spazio alla voglia di ribadire il concetto che non si può decidere di governare Roma attraverso una gestione prefettizia, imponendo attraverso i commissari Tronca-Gabrielli le prepotenze e i soprusi della polizia: dalle occupazioni sgomberate, alle minacce agli spazi occupati, alle scuole invase da agenti in borghese. Ma durante le settimane di costruzione del corteo ci siamo resi conto che c’è una città viva, un cuore che palpita, che dice di no quotidianamente, dice no agli sfratti, alla cementificazione del territorio, allo sfruttamento e alla devastazione della grande distribuzione, alla gestione aziendale delle scuole, all’abbandono e all’incuria là dove non c’è da fare profitto e che dice di no al razzismo delle istituzioni quando negano le residenze agli immigrati.

 

Il corteo del 9 aprile è stato attraversato da tutto questo. E’ partito da Largo Agosta, luogo di ritrovo degli studenti e delle studentesse della zona, per poi passare da villa Gordiani dove i collettivi di quartiere costruiscono da mesi un percorso per lo sport popolare e che ritorneranno nel parco il 16 e il 17 aprile. La manifestazione è proseguita circondando le case popolari dell’Ater dove numerose famiglie sono sotto sfratto. Abbiamo infatti ricordato che quelle case sono state ottenute negli anni ’50 con la lotta ed è necessario difendere quello che è stato preso e riappropriarci ancora delle migliaia di case vuote a Roma. A tal proposito, i movimenti per il diritto all’abitare, dopo aver strappato la delibera regionale, grazie a due anni di lotta e mobilitazione, torneranno in piazza giovedì 14 aprile con un corteo che attraverserà le strade di Roma alle ore 16 da Piramide verso il Campidoglio, contro l’art.5 che nega le residenze nelle occupazioni, contro le identificazioni, contro la gestione prefettizia e commissariale della città. Dopo aver attraversato la zona di villa Gordiani, un migliaio di persone si sono dirette verso il municipio V.

 

Nel tragitto ci siamo fermati di fronte un punto vendita carrefour: è stato aperto uno striscione con scritto “solo sfruttamento e devastazione, boicotta la grande distribuzione”; mentre dal camion gli interventi denunciavano le condizioni di lavoro nella grande distribuzione su turni di lavoro h24 sette giorni su sette ma ricordando che nei magazzini della logistica che riforniscono le multinazionali i lavoratori e le lavoratrici si sono autorganizzati e iniziato a lottare per migliorare le condizioni di lavoro e di vita. Dopo, abbiamo raggiunto il municipio V luogo in cui quotidianamente gli abitanti del territorio vanno a chiedere conto di una mala gestione della zona targata Pd, fatta di concessioni elargite illegalmente, come è avvenuto per il supermercato Lidl di via acqua bulicante, e di disinteresse per le centinaia di persone sfrattate nel quartiere e di cui l’amministrazione rifiuta qualsiasi responsabilità.

Ecco perchè sono state lanciate decine di uova durante il passaggio del corteo, per indicare chi usa le amministrazioni locali per i propri interessi, per favorire i poteri forti presenti nel quartiere e le multinazionali della grande distribuzione. Abbiamo attraversato poi una zona verde bellissima sotto attacco da parte della speculazione dei palazzinari, un’area concessa dall’amministrazione locale per costruire un parcheggio e dove è stato costruito il supermercato lidl nonostante il vincolo “ad duos lauros”. Il quadrante attorno a via acqua Bulicante ha un tasso di inquinamento superiore alla norma e la densità abitativa più alta della città (16000 abitanti a Kmq). Per questo motivo, le zone verdi devono essere difese – come hanno ribadito gli attivisti del comitato No cemento a Roma Est rilnciando un’assemblea pubblica sul tema il 14 aprile al parco delle energie alle ore 19 – per la salute dei cittadini, per difendere i piccoli commercianti, per pretendere il consumo di cibo sano.

 

Quando la manifestazione è passata di fronte al supermercato, il comitato ha aperto uno striscione davanti ad un ridicolo dispiegamento di decine di agenti posti a difesa della grande distribuzione e della devastazione delle aree verdi, il tutto a nostre spese, impiegando risorse che potrebbero essere utilizzate proprio per migliorare la qualità della vità di chi abitata queste zone e non per peggiorarla in nome del profitto. Infine, il corteo che doveva concludersi a largo Preneste ha proseguito verso il parco dell’Energie con determinazione e coraggio, sfidando i divieti e le prepotenze poliziesche. Lungo il percorso è stato occupato uno stabile lasciato all’incuria. L’edificio di proprietà, anche in questo caso, di una multinazionale che rifornisce gli ospedali, è stato abbandonato nel 2006 e tutt’ora potrebbe essere messo a disposizione per creare degli alloggi per gli studenti e per essere restituito al quartiere. La polizia, in assetto antisommossa, presidiava lungo tutto il corteo tutti gli stabili vuoti o precedentemente occupati e poi sgomberati, come il cinema preneste sgomberato la primavera scorsa. Allo stesso modo, si è schierata davanti lo stabile di via prenestina 189 impedendo di fatto di svolgere l’assemblea finale nello stabile occupato durante il corteo. Con la promessa di ritornarci, dal di dentro gli occupanti hanno lanciato fuochi d’artificio ed esposto lo striscione “Un nuovo inizio. Roma non si vende. Stop sfratti e sgomberi”. I compagni e le compagne di degage, lo studentato occupato durante lo tsunami tour e sgomberato il 25 Agosto scorso, hanno rilanciato così il percorso che insieme a tanti altri li porterà a riconquistare quello che gli è stato tolto.

La manifestazione si è conclusa con un’assemblea finale al parco delle energie, un parco simbolo per il quartiere di quella resistenza alla speculazione e alla devastazione dei territori ribadita per tutto il corteo, in occasione del quale gli attivisti di #lagopertutti dell’ex snia viscosa, hanno riaperto il lago al pubblico dopo aver ottenuto il blocco dei lavori per l’ennesimo supermercato di zona. Durante l’assemblea si è fatto un bilancio del corteo e ogni realtà ha lanciato nuovi appuntamenti. All’unanimità si è ribadita la necessità di tornare in piazza per dare forza a tutti e tutte, alle vertenze presenti e alle lotte che hanno bisogno di fare rete. Per questo motivo, abbiamo rilanciato un altro momento di incontro il 15 aprile alle ore 17 al parco delle energie per continuare il percorso intrapreso con questo corteo.

Ma la mobilitazione di sabato ha visto anche una grossa partecipazione di giovani studenti medi, di universitari, di ragazzi e ragazze che abitano nella zona e che hanno cantato per le strade di roma est e sono stati il cuore pulsante della manifestazione. Giovani che, come hanno ribadito in Francia in queste giornate incredibili di mobilitazione, manifestano a partire dalla loro precarietà per ottenere tutto. Non un pezzetto, non le briciole, non la difesa di un presente già distrutto dalle politiche neoliberali del governo Renzi e di quelli che lo hanno preceduto, ma scuole e università libere dai privati, contro lo sfruttamento lavorativo, per il diritto allo studio, per la casa per tutti e tutte. Perchè come recitava lo striscione di apertura “è sempre il momento giusto per alzare la testa” e ribadire “Famo a capisse”: non ci siamo cascati ai tentativi di ridurre le vite di ognuno di noi alla mercè delle politiche dei sacrifici in nome della ripresa, alla speculazione sui territori per trarne un profitto che c’ha portato a un presente di miseria. Per quanto possano presidiare gli spazi vuoti schierando plotoni, mezzi e decine di agenti in borghese, ormai routine nella capitale militarizzata, saremo sempre un passo in avanti più di loro. Ieri, abbiamo dimostrato che gli spazi si possono occupare, i divieti si possono rompere, le persone si possono incontrare. Avevamo bisogno di riprendere il ritmo delle lotte. Ed oggi si, lo possiamo dire, siamo un posso avanti più di loro!

Tronca, Gabrielli, speculatori, sbirri, palazzinari e fascisti: FAMO A CAPISSE

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Taser: due persone morte nel giro di 24 ore dopo essere state colpite dalle pistole elettriche

Un’altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggiornamenti su Alfredo Cospito e proposta contro il blocco della posta

Per rompere l’isolamento a cui l’anarchico Alfredo Cospito* è sottoposto tramite il blocco praticamente totale della corrispondenza, rilanciamo qui la chiamata a mandargli cartoline e lettere…

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso