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Roma, sgomberata occupazione abitativa all’Esquilino

Si tratta di un edificio situato in via Giusti, nei pressi di via Merulana, dove da alcune settimane avevano trovato casa studenti e alcune famiglie che stavano lavorando alla ristrutturazione dello stabile e che avevano trovato nell’occupazione una soluzione concreta al proprio problema abitativo.

Alle prime ore di questa mattina decine di agenti di polizia hanno fatto irruzione nella palazzina di via Giusti sfondando la porta senza che vi fosse stato alcun preavviso dell’operazione; le modalità violente e arroganti dei celerini hanno scatenato la rabbia degli occupanti che hanno deciso di resistere per difendere il proprio diritto all’abitare. A quel punto la polizia è intervenuta con cariche e ha sparato alcuni lacrimogeni che hanno inondato di gas l’interno dell’edificio. Successivamente tutti gli occupanti, famiglie al completo comprese, sono stati trasferiti al commissariato di via Petrarca per essere identificati.

La Questura di Roma ha motivato l’intervento di questa mattina sostenendo che costituisse un problema di ordine pubblico per la vicinanza con una palazzina occupata dai fascisti di Casapound pochissimi giorni fa e situata in via Ferruccio, nei pressi di via Giusti. Anche questa è stata sgomberata questa mattina ma l’operazione si è svolta molto diversamente perché i neofascisti hanno arrotolato le proprie bandiere e abbandonato immediatamente lo stabile dopo una breve mediazione con gli agenti della Digos.

Se il fatto non stupisce perché sono noti la vigliaccheria dei militanti di Casapound e la copertura di cui da sempre godono da parte delle forze dell’ordine, lo ‘sgombero-lampo’ di via Ferruccio conferma anche quanto denunciato dagli occupanti di via Giusti sgomberati invece violentemente questa mattina e cioè che l’occupazione dei ‘fascisti del terzo millennio’ fosse un’iniziativa puramente di facciata e fatta strumentalmente per poter poi richiedere lo sgombero di via Giusti lagnandosi di problemi di ordine pubblico. A riprova di questo, il fatto che l’occupazione di via Ferruccio fosse avvenuta solo lo scorso 1 novembre senza essere nemmeno rivendicata da Casapound. Insomma, una vera e propria pagliacciata che segna una volta di più la differenza tra chi si spende quotidianamente nella lotta per il diritto alla casa con percorsi reali, come nel caso di via Giusti, e chi invece si accontenta di qualche comparsata su cui mettere il proprio simbolino per poi andarsene in fretta e furia.

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