Schiavi moderni a Cremona (sullo sciopero alla Valex)
Nella provinciale Cremona vengono a galla i primi e tutt’altro che isolati casi di condizioni lavorative indecenti, ma oggi si alza un primo grido di “basta!”, i lavoratori si sono organizzati con il SI Cobas per alzare la testa e rivendicare l’applicazione del CCNL logistica e spedizioni con relativa retribuzione regolare e inquadramento al livello adeguato; il pagamento di tutte le ore lavorate con la distinzione tra ordinarie, straordinarie, notturne ecc.; l’applicazione delle norme di sicurezza e la fornitura di indumenti adeguati ai vari ambienti lavorativi e alle mansioni svolte; la creazione di locali primo soccorso, spogliatoio e mensa, nonchè il fondamentale rispetto della dignità e dei diritti.
I lavoratori, dopo aver richiesto il 22 ottobre un incontro con cooperativa e committente ed essere stati ignorati, hanno scelto di scioperare in maniera incisiva con il blocco del cancello dell’azienda come unica forma di lotta vincente, reale e concreta che ha già dimostrato la sua validità in molte situazioni. Abbiamo già constatato che la concezione di diritto dei padroni ha sempre due pesi e due misure, per chi lotta e alza la testa subito pronte denunce, fogli di via e domiciliari, invece per chi da anni sfrutta senza ritegno infrangendo un’infinità di leggi, strizzando l’occhio alla criminalità organizzata, piena comprensione e disponibilità da parte delle istituzioni!
Il blocco è iniziato alle 6 del mattino e si è protratto fino alle 14.30 quando al termine della trattativa sindacale si è firmato l’accordo con tutte le richieste dei lavoratori. A nulla sono valse le richieste e le pressioni di padroni e ff.oo. per interrompere il blocco prima della firma.
Abbiamo potuto sentire dalla viva voce dei lavoratori e vedere la rabbia e la sofferenza nei loro occhi dopo anni di sfruttamento, senza pause, senza ferie, lavorando 18 forme di formaggio da 35 Kg ogni ora: tutti soffrono ormai di ernia e portano cintura lombare ortopedica, oltre ai maltrattamenti ed insulti che hanno dovuto subire.
Un caloroso abbraccio va ai lavoratori e solidali sotto processo per la lotta alla Bennet di Origgio del 2008, a quelli colpiti da denunce e fogli di via per la lotta all’IKEA di Piacenza, a tutt* i colpit* dalle recentissime 179 denunce per la lotta alla Granarolo di Bologna e alla TNT e DHL di Roma.
I lavoratori sono pronti a riprendere i blocchi in caso le promesse vengano disattese, inutile dire che saremo al loro fianco.
SOLO LA LOTTA PAGA!
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