Settimana di solidarietà, uragano di solidarietà
Pubblichiamo di seguito un bilancio della Settimana Internazionale di Solidarietà con Euskal Herria, a cura dell’Associazione Internazionalista Basca Askapena
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La V Settimana Internazionale di Solidarietà con Euskal Herrira arriva alla sua fine superando i risultati degli ultimi anni.
L’iniziativa internazionalista ebbe il suo inizio 4 anni fa abbracciando 5 paesi dove si realizzarono 10 atti, il passato anno 18 furono i paesi dove la solidarietà col paese basco si manifestò in 80 attività, per arrivare al 2011 dove il bilancio generale è di 22 paesi e 150 atti. Anno dopo anno la partecipazione popolare ha continuato a crescere fino ad arrivare all’anno attuale nel quale presero parte a conferenze più di 5.000 amici/he di Euskal herria, proiezione di videocassette, esposizioni, presidi e manifestazioni, e soprattutto tenendo conto che ancora rimangono alcune iniziative da realizzare come La Settimana di Solidarietà in Andalusia, atti in Venezuela, Uruguay, Argentina e la grande manifestazione che si realizzerà il prossimo 26 di febbraio per le strade di Milano in Italia. In totale sono state fino ad oggi più di 5.000 le persone che hanno preso parte ai 150 atti realizzati in 22 paesi.
Bisogna anche recensire che prima della V settimana di solidarietà i gruppi di Amici di Euskal Herria, Euskal Herriaren Lagunak, realizzarono la campagna “Le foto dei carcerati politici in strada” portando a 31 città del pianeta le immagini delle vittime della rappresaglia: Milano, Berlino, Argentina, Roma, Londra, Uruguay, Breizh, Torino, Méssico, Barcelona-Gracia, Firenze, Lisbona, Scozia, Dublino, Derry bloody sunday, Madrid, Copenhagen (Kopenage), Friuli, Livorno, Pavia, Svizzera, Barcelona-Sants, Lille, Norvegia, Corsica-Tolone, Corsica-Ajaccio, Sinn Féin photo, Ográ Sinn Féin photo, Bologna, Napoli, Cork.
Gli Stati spagnolo e francese che opprimono e negano l’esistenza di Euskal Herria, cercano anche di mettere sotto silenzio ed ostacolare la solidarietà internazionalista. Vogliono farci credere che siamo soli nel mondo. Ma anno dopo anno e settimana dopo settimana ogni volta sono di più i gruppi di Amici/he di Euskal Herria, ogni volta lavorano meglio, ogni volta abbiamo più diffusione, ogni volta siamo più conosciuti.
Nella stessa forma in cui gli interminabili colpi repressivi non hanno potuto evitare che il conflitto politico basco sia conosciuto sempre di più e sia presente nell’agenda politico mondiale, dietro l’operazione poliziesca contro Askapena la risposta solidale dei gruppi di Amici ed amiche di Euskal Herria nel mondo non ha fatto altro che aumentare.
Alcuni dati rapidi di cui tenere conto:
In Svizzera (1ª crónaca y 2ª crónaca) e Germania si realizzarono decine di atti nei quali presero rispettivamente parte 600 e 400 persone. Inoltre, si sono realizzati anche atti in Danimarca e Svezia.
In Italia, centinaia di persone prese parte alle 35 attività realizzate in città e paesi. Arrivati a questo punto dobbiamo ricordare Guido ed Arturo, amici di Euskal herria, che furono fermati alcuni giorni prima dell’inizio degli atti e tuttora sono in prigione per cercare di fermare un treno che trasportava residui nucleari.
Allo stesso modo hanno avuto molto successo i giri realizzati nello Stato spagnolo e francese: in Aragóna (4 conferenze dibattito), a Madrid (4 atti, risaltando quello realizzato nell’Ateneo, dove si diedero appuntamento 120 persone), nei Paesi Catalani (11 incontri nei quali si diedero appuntamento più di 500 persone.) da parte sua, nello stato francese, a Parigi centinaia di amici contemplarono l’esposizione di arte realizzata per carcerati politici basci, si realizzarono mobilitazioni in Lille, Bordeaux, Bretagna e in Córsica, oltre a 4 incontro-chiacchierate, sottolineando la partecipazione di 80 persone nell’atto che presentò Gabi Mouesca.
In Irlanda nelle città di Cork, Derry, Belfast e Dublino si realizzarono attività. In Scozia 80 persone parteciparono alla conferenza offerta da membri di Etxerat, mentre a Londra, gli amici di Euskal Herria organizzarono una massiccia festa che contò sulla partecipazione di bertsolaris e gruppi di musica baschi.
Oltre alla conferenza tenuta da Brian Currin e Guillermo Barredo insieme a vari deputati del parlamento britannico. È da segnalare inoltre che i parlamentari invitarono a partecipare agli atti e dispiegarono uno striscione di solidarietà di fronte al Palazzo di Westmisnter.
La partecipazione di Euskal Herria alla Settimana
Un altro fenomeno da evidenziare è stata la partecipazione di collettivi sociali di Euskal Herria. Nella settimana di solidarietà parteciparono membri Elkartzen, 8H, Diaspora, Etxerat, Ikasle Abertzaleak, giovani indipendentisti, Sinistra indipendentista basca, Askapena, Udalbiltza, Gruppo contro la tortura, il direttore dei film “Sagarren denbora” e “Itsasoaren alaba” l, prodotte da GITE-IPES. Per tutto questo vogliamo ringraziare per lo sforzo realizzato, e soprattutto i/le familiari di prigionieri e prigioniere che rimasero senza visita per partecipare alla Settimana, poiché fu esemplare la loro partecipazione alle attività menzionate.
Persecuzione poliziesca
Come negli anni anteriori, la presenza poliziesca è stata il fatto da denunciare, rimarcándo gli inseguimenti costanti realizzati a membri di Ikasle Abertzaleak ed Askapena in Italia e nei Paese Catalani.
A sua volta dobbiamo denunciare che nello Stato spagnolo, francese, Italia e Portogallo le e gli amici di Euskal Herria hanno vissuto sulla propria lpelle a criminalizzazione della solidarietà, e la loreo risposta è stata generare più spazi ed ampliare il lavoro realizzato. Per questo vogliamo ringraziare specialmente essi per lo sforzo realizzato.
Libertà per Arturo e Guido!
Questi due amici di Euskal Herria ed organizzatori delle attività da realizzare nella Settimana di Solidarietà furono fermati il 7 febbraio per cercare di fermare un treno carico con residui nucleari altamente inquinanti nella stazione Chiusa Condove della Val di Susa. Che ancora sono in prigione provvisoria è stato denunciato dall’Italia come una vendetta aggiunta per il loro carattere solidale ed internazionalista.
Milano: “Tanti popoli un’unica lotta”, ‘Hamaika herri borroka bakarra!’
Il prossimo 26 febbraio si realizzerà la manifestazione annuale “Tanti popoli un’unica lotta” alla quale negli anni precedenti presero parte 3.000 persone, cifra che si aspira a superare questo anno.
In questa manifestazione prenderanno parte rappresentanti e simpatizzante del Kurdistan, Palestina, Abya-Yala ed altri paesi, benché la solidarietà con Euskal herria abbia un protagonismo speciale. Il passato anno, in detta manifestazione, si mostrarono 300 foto di prigionieri politici baschi e questi anni è confermata una varia rappresentanza di Euskal Herria: joaldunak, txalapartariak, rappresentanti di Askapena, il gruppo musicale Hesian, ai quali bisogna sommare decine di cittadini baschi che si daranno appuntamento, come così pure i membri dei gruppi di Amici ed Amiche di Euskal Herria in Italia.
Senza dubbio, è l’atto più importante che si realizza a livello internazionale di solidarietà con Euskal Herria e per questo stesso Askapena realizzerà una copertura speciale.
Ultimo aggiornamento Sabato 26 Febbraio 2011 02:00
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