InfoAut
Immagine di copertina per il post

Txikito, situazione di allarme estrema

||||

Txikito, Iñaki Bilbao Goikoetxea, un prigioniero politico basco, ha iniziato il suo ultimo sciopero della fame il 6 agosto. Il giorno prima aveva annunciato a chi gli era vicino che stava iniziando uno sciopero della fame e delle comunicazioni a tempo indeterminato.

I suoi obiettivi sono gli stessi che ha mantenuto nei suoi ultimi scioperi della fame e comunicazioni: la rivendicazione dell’indipendenza e del socialismo per la classe operaia basca e per Euskal Herria. Giorni dopo, dai media spagnoli e obbedienti al sistema della classe borghese spagnola, si sa che Txikito è stato ricoverato in un ospedale di Salamanca a causa delle sue condizioni di salute e nutrito contro la sua volontà. È noto che Txikito, nelle sue azioni di protesta e anche in condizioni così estreme, ha sempre rifiutato di essere sottoposto a manipolazione, controllo medico o qualsiasi altra aggressione orchestrata dallo Stato spagnolo. Non è una novità per i prigionieri politici baschi in sciopero della fame che vengono nutriti con la forza e contro la loro volontà.

L’obiettivo di questa misura è piegare la loro volontà, servire da esempio a possibili casi simili, negare il loro status di prigionieri politici e la causa della loro prigionia: l’occupazione e lo sfruttamento di Euskal Herria e della sua classe operaia. Il Movimento per l’amnistia e contro la repressione descrive la situazione a Txikito come un estremo allarme. La ragione di ciò è molto semplice. Nessuno, tranne le strutture dello Stato spagnolo che occupano e gestiscono Euskal Herria, è a conoscenza dell’attuale stato vitale di Txikito.

Il MPRCR mostra ancora una volta la sua solidarietà sia a Txikito come prigioniero politico basco che agli obiettivi che rivendica, indipendenza e socialismo per la classe operaia basca.

Aministia totale

Indipendenza e socialismo

Movimento per l’amnistia e contro la repressione

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

euskal herriaPaesi Baschiprigionieri politici

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aria frizzante. Un punto di vista dalla provincia sulla marea del «Blocchiamo tutto»

Riprendiamo questo ricco contributo di Kamo Modena, in attesa dell’incontro di questo weekend a partire dalla presentazione del documento «La lunga frattura»

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La voce di Jose Nivoi, di ritorno da Gaza

Imbarcato sulla Global Sumud Flotilla per il CALP e l’USB, José Nivoi è rientrato in Italia dopo essere stato sequestrato e incarcerato dalle forze d’occupazione israeliane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Réflexions à chaud sur le mouvement « Bloquons tout »

Traduzione in francese dell’editoriale “Riflessioni a caldo sul movimento Blocchiamo tutto”. Il est presque impossible de dresser un bilan organique de ces journées incroyables. Le mouvement « Bloquons tout » a représenté une véritable rupture politique et sociale dans l’histoire italienne.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

11 nuove barche della Freedom Flotilla cariche di medicine stanno navigando nel Mediterraneo, ormai prossime alle coste di Gaza, decise a rompere l’assedio israeliano.

Novanta medici,infermieri, operatori sanitari, tra cui sei italiani, sono a bordo di quello che loro stessi hanno definito “un ospedale galleggiante pieno di farmaci”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Leonardo ammette l’export di armi in Israele e fa cadere la maschera del governo

Riprendiamo questo articolo di Duccio Facchini, direttore di Altraeconomia apparso originariamente sulla rivista medesima e poi ripreso da osservatoriorepressione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: Lecornu si dimette, il suo è il mandato più breve della storia

A un mese dalla nomina del nuovo primo ministro, e a poche ore dalla nascita nel nuovo esecutivo, il governo di Sebastien Lecornu è già finito.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato de* medic* in formazione specialistica dell’Università di Torino contro il genocidio del popolo palestinese

Noi sottoscritt* medic* specializzand* dell’Università di Torino riteniamo necessario prendere insieme una posizione pubblica in merito al genocidio del popolo palestinese e alla situazione umanitaria nella Striscia di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Comunicato delle realtà palestinesi italiane

Roma, 4 ottobre 2025, un milione in piazza per la Palestina libera e la sua Resistenza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas accetta parte dell’accordo. Trump chiede a Israele il cessate il fuoco

Hamas ha risposto al piano del presidente Usa Donald Trump sul futuro di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: 473 i componenti della Global Sumud Flotilla rapiti. Continua il viaggio della Thousand Madleens to Gaza

Sono 473 i componenti degli equipaggi della Global Sumud Flotilla rapiti in acque internazionali dalle forze occupanti dell’esercito israeliano dopo l’assalto alle imbarcazioni iniziato la sera di mercoledì 1 ottobre 2025 a meno di 70 miglia da Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I sindacati baschi convocano lo sciopero generale per Gaza

Per ora non ha aderito ELA, il maggiore sindacato basco, che però potrebbe farlo nei prossimi giorni insieme ad altre sigle di settore o indipendenti.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Anan Yaeesh deportato nel carcere di Melfi, mentre si allungano i tempi di un processo infame

Anan Yaeesh, partigiano palestinese sotto processo a L’Aquila su mandato del governo genocida di Israele, è stato trasferito il 23 settembre, dal carcere di Terni a quello di Melfi.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello all’azione! Prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti

Abbiamo tradotto questo appello in solidarietà ai prigionieri politici Casey Goonan, attivista per la Palestina americano, e T. Hoxha, attivista inglese di Palestine Action in sciopero della fame dal sito del collettivo Samidoun: Palestinian Prisoner Solidarity Network

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aske realizza una marcia verso il carcere di Basauri

L’organizzazione ha manifestato la propria solidarietà ai prigionieri politici baschi, sottolineando la necessità di sostituirli e di raggiungere “l’indipendenza e il socialismo a cui mirano”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Inquietudini irrisolte in Euskal Herria e Corsica

Domenica scorsa, 3 marzo 2024, cadeva il 48° anniversario del massacro operato dalla polizia spagnola a Vitoria-Gasteiz e costato la vita a cinque operai

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ministro israeliano chiede l’esecuzione di tutti i prigionieri palestinesi

Il ministro israeliano del Patrimonio, Amichai Eliyahu, ha chiesto l’esecuzione dei prigionieri palestinesi in modo che non vengano rilasciati in qualsiasi futuro negoziato con la resistenza palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Chi sono i prigionieri palestinesi in Israele

Con lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas si è scatenata una fiera di maldicenze o di luoghi comuni non verificati: come, ad esempio, il fatto che i prigionieri palestinesi rilasciati, minorenni al momento dell’arresto, fossero tutti accusati o colpevoli di crimini gravi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Foto e video dei prigionieri palestinesi liberati

Centinaia di palestinesi nella città di Beitunia, nella Cisgiordania occupata, accolgono il primo gruppo di donne e bambini rilasciati dall’occupazione israeliana come parte dell’accordo di scambio di prigionieri tra la resistenza palestinese e Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il punto di vista del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina su quanto sta accadendo

Riproduciamo alcuni articoli e dichiarazioni del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina sulla fase che si è aperta in Medio Oriente dal 7 ottobre. In un momento in cui il dibattito pubblico è ambiguo e confusionario leggere le parole dei compagni e delle compagne impegnate direttamente nella lotta può essere utile ad orientarsi. Buona […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

200 palestinesi arrestati in una settimana

Cisgiordania. Nell’ultima settimana, le forze di occupazione israeliane (IOF) hanno arrestato circa 200 palestinesi provenienti da diverse aree della Cisgiordania.