InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sgomberata Place de la République

A partire dal tardo pomeriggio di lunedì la piazza è rioccupata, prima da qualche centinaia di persone per poi raggiungere intorno alle 19 un migliaio di persone. Nella serata, fino a dopo mezzanotte, i numeri saranno oltre i 2000, con una lunghissima assemblea generale che ha continuato per tutta la durata dell’occupazione a riprendere i lavori delle commissioni e della discussione collettiva.

Diversi momenti di tensione con la polizia, che fin dallo sgombero del mattino presidia la piazza, circondandola con mezzi e numerosi uomini. In due occasioni in particolare tentano di impedire l’ingresso di un’impianto di amplificazione prima e successivamente di pentolame e fuochi per preparare da mangiare. Ma la pressione che si riversava immediatamente sui bordi obbligava la sbirraglia a concedere il passaggio.

Verso mezzanotte qualche centinaio di persone blocca la circolazione in uno degli snodi che circondano la piazza. Verso l’una parte una manif sauvage dietro uno striscione con la scritta “siamo tutt* fuorilegge”. La polizia riesce però rapidamente a contenerla e deviarla. Verso le 2 la manif ritorna in piazza. L’occupazione continua!

*** 

All’alba di oggi, intorno alle 5:30, la polizia ha sgomberato Place de la République, sede da 10 giorni delle discussioni e dello sviluppo del movimento Nuit Debouts, le notti in piedi contro la Loi travail, la mobilitazione contro la riforma del codice del lavoro che sta scuotendo la Francia. Nell’ultima settimana le presenze, la partecipazione e la costruzione di iniziative e manif sauvages a partire dalla piazza si sono intensificate. In particolare nel week-end con le azioni di solidarietà con i rifugiati, stazionanti a metro Stalingrad e soprattutto con l'”apero chez Valls” che ha visto muoversi per le strade della città qualche migliaio di manifestanti.

Proprio questo incontro-sviluppo tra la dimensione “indignata”, impegnata in lunghe assemblee generali e commissioni di lavoro, con la composizione più votata all’azione diretta ha iniziatoa preoccupare le istituzione della città e i vertici dello stato francese. La classe politica si mostra, nelle sue dichiarazioni, d’accordo nella sostanza. Se per la destra lo sgombero deve essere totale e senza concessioni, la sinistra lamenta la “deriva” sauvage: “finché si trattava di un’occupazione pacifica potevamo tollerarla” h adetto il primo segretario del Partito socialista Cambadelis. Nonostante certi media mainstream della sinistra istituzionale provassero a separare i “buoni occupanti” dai “Casseurs” delle manifestazioni, l’operazione non ha funzionato e nella partecipatissima assemblea generale di ieri la sostanziale reciprocità e convergenza delle intenzioni è stata ribadita da più interventi.

La ricchezza delle iniziative svoltesi lungo tutta la giornata e la notte di sabato lasciava presagire la vendetta della Politica. Fin dai primi momenti dello sgombero, consumatosi nelle ore di più difficile mantenimento della piazza, squadre di Gendarmes Mobiles hanno smontato le numerose infrastrutture che ogni giorno re-inventano e riddisegnano lo spazio. Sul sito di contro-informazione di paris-luttes.info si legge “la piazza è vuota e grigia come prima dell’occupazione”. Ma il pessimismo non avrà la meglio, perché iniziano a circolare appelli per una convergenza serale “non è grave, ricominceremo!”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Taser: due persone morte nel giro di 24 ore dopo essere state colpite dalle pistole elettriche

Un’altra persona è morta dopo essere stata colpita con il taser dai carabinieri: si tratta di un uomo di 47 anni di origini albanesi che è deceduto a Sant’Olcese, sulle alture di Genova, nella serata di domenica. 

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra nelle università

Assemblea nazionale universitaria, 13-14 settembre, Pisa

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Aggiornamenti su Alfredo Cospito e proposta contro il blocco della posta

Per rompere l’isolamento a cui l’anarchico Alfredo Cospito* è sottoposto tramite il blocco praticamente totale della corrispondenza, rilanciamo qui la chiamata a mandargli cartoline e lettere…

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia, 10 settembre: bloccare le periferie delle grandi città per fermare il Paese?

Dall’inizio di luglio, la data del 10 settembre e lo slogan «blocchiamo tutto» circolano massicciamente. Si formano gruppi, si organizzano assemblee, si discute sui modi migliori per impedire il piano di austerità di Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

‘Nessun paradiso senza Gaza’: intervista esclusiva di Palestine Chronicle al rivoluzionario libanese Georges Abdallah

Traduciamo da The Palestine Chronicole questa lucida e approfondita intervista del 13 agosto 2025, a Georges Abdallah.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Stati Uniti: ambiente e terre pubbliche sotto attacco

La tavolata della ventina di rappresentanti delle Big Oil (le grandi aziende energetiche statunitensi), svoltasi presso la tenuta trumpiana in Florida nell’aprile del 2024, è ormai passata all’incasso