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Sgombero Zona solidale Vallette : il PD ordina, il M5S acquiesce, la polizia esegue

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La legalità è una clava contro i quartieri popolari.

Quartiere Vallette. Periferia Nord di Torino. Da qualche mese uno spazio abbandonato ha ripreso vita.

È una delle tante bocciofile costruite qui negli anni delle “politiche di sviluppo” per le periferie. Un campo in terra battuta, un casottino, un bagno. Dopo qualche anno, la bocciofila era stata abbandonata. Non c’erano sono i soldi per la manutenzione, non c’erano le persone per animare uno spazio che andrà ad aggiungersi alle decine lasciati all’incuria in un quartiere di cui nessuno sembra avere particolare premura, una zona non abbastanza smart per il rilancio della city post-crisi.

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Qualche mese fa il comitato di quartiere ha deciso di riappropriarsi dell’ex-bocciofila di via gladioli, strapparlo all’incuria farne di nuovo un luogo sociale per il quartiere. Nei mesi si intrecciano relazioni coi vicini, si costruisce uno spazio di mutuo appoggio al di fuori delle logiche istituzionali, si impara che non ci sono santi in paradiso (né in consiglio comunale…) e bisogna riprendersi ciò che è giusto senza chiedere permesso. “Qui non c’è niente, tante persone sono isolate e sole” dice Paola al microfono di una radio locale “vogliamo organizzarci perché nessuno rimanga indietro”. Fa parte del comitato da qualche mese, ha dovuto occupare un appartamento lasciato sfitto dall’ATC, perché non si può scegliere se campare o pagare l’affitto.

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Grigliate, aiuto-compiti per i più piccoli, il karaoke, gli allenamenti di box, le proiezioni. Il casottino viene sistemato, gli spazi ripuliti. E poi le assemblee del comitato, lo sportello sul lavoro, quello sulla casa per organizzarsi e difendersi dagli sfratti. Con Enza davanti al portone di casa sua, con Luciano in via Vocchieri “che lo vogliono buttare fuori quando in quella casa ci ha sempre vissuto”, con Bechir e la sua famiglia, con Gabriella.

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C’è però chi storce il naso. Al presidente della circoscrizione Novello, PD, tutto questo non può andare giù. Chiede da subito che la forza pubblica intervenga per sgomberare lo spazio, scatta l’assegnazione a orologeria della Zona solidale a un’associazione vicina al partito, uno spazio abbandonato da anni diventa d’improvviso centro di mille attenzioni da parte delle istituzioni. L’esperimento deve chiudersi subito, non sia mai che prenda piede. Interventi in consiglio comunale, pressioni della polizia sui membri del comitato, addirittura una consigliera dem, Mary Gagliardi, che fa irruzione nello spazio per fare pressione sui presenti.

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Giovedi mattina, all’alba, arriva lo sgombero. Lo hanno chiesto i consiglieri PD di circoscrizione e si è accodata, ovviamente, tutta la destra di Vallette. Il M5S, come Ponzio Pilato, se ne lava le mani e si astiene. Non sia mai si vadano a toccare i meccanismi di clientela che appestano i quartieri popolari del nostro paese, con l’assegnazione all’amico degli amici, la spartizione dei voti e il consenso comprato un tanto al chilo. Una torma di camionette e di agenti in borghese sfonda la porta dell’ex bocciofila di via dei gladioli 11, una decina di persone vengono poste in stato di fermo, una signora del comitato si sente male e dev’essere trasportata in ospedale. La polizia va a cercare in casa una mamma che partecipa al comitato per interrogarla e intimidirla. “Di nuovo la legalità viene usata come scusa per difendere i poteri clientelari del pd e per attaccare chi si occupa di lottare per migliorare le nostre condizioni di vita nei quartieri popolari. Così i 5 stelle dimostrano di volersi battere per le periferie solo a parole visto che posti vuoti e abbandonato nel nostro quartiere ce n’è parecchi” scrive il Comitato “A chi sinceramente si vuole battere per migliorare il nostro quartiere, chiediamo di organizzarsi e collaborare insieme, ai buffoni e cialtroni buoni solo a far parole e niente fatti, mandiamo il nostro disprezzo”. Le persone fermate verranno rilasciate poche ore dopo, con una denuncia per resistenza. La sera un’assemblea anima la vicina piazza montale. Dal comitato rilanciano “Oggi è in Piazza Montale…. Ma domani chissà dove sarà?”

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