Solidarietà a Taksim, gli studentati occupati non si toccano!
Dalle 6.30 circa di questa mattina prosegue lo sgombero dello Studentato ‘Taksim’ di Bologna, occupato lo scorso ottobre dopo anni in cui l’edificio religioso era rimasto abbandonato.
Le forze dell’ordine hanno forzato questa mattina i cancelli dello Studentato, dopo che il 20 maggio il tribunale di Riesame di Bologna aveva disposto il sequestro preventivo dello stabile. 15 fra studenti e studentesse che si trovavano all’interno dello stabile sono state fermati e trattenuti, mentre 4 compagni sono riusciti a salire sul tetto e da ore resistono allo sgombero. Da subito, si sono riversati davanti all’occupazione moltissimi solidali tra studenti, facchini, militanti ma anche famiglie.
Non soddisfatti dell’irruzione all’interno dell’edificio, è stata poi ordinata la muratura degli ingressi, ma passando vicino al presidio i muratori hanno incontrato la determinazione dei manifestanti lì presenti che li hanno allontanati. Le forze dell’ordine hanno quindi deciso di rispondere con una carica di alleggerimento, ma la forza di volontà dei presenti solidali allo Studentato occupato non li ha intimoriti e hanno continuato a difendere il presidio nonostante le solite pratiche farsesche di intimidazione messe in atto dalle istituzioni a cui siamo ormai abituati.
In questo momento si contano circa 200 persone accorse in sostengo degli occupanti di Taksim. Da una parte la solidarietà e la determinazione tra solidali e militanti, dall’altra la solita risposta cieca delle forze dell’ordine, espressione di istituzioni incapaci di comprendere i bisogni reali dei giovani e degli studenti. Le porte murate di Taksim sono l’immagine di una politica che si schiera a difesa della speculazione con cui migliaia di edifici vengono lasciati vuoti e che come unica risposta ai nostri bisogni sa opporre sgomberi e manganelli.
Esprimiamo quindi la nostra piena solidarietà agli studenti e alle studentesse fermati nonché ai 4 compagni che ancora adesso resistono sul tetto, certi che anche a Bologna molto presto un’altra porta verrà aperta!
Collettivo Universitario Autonomo Torino
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