InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sul 9 dicembre e le minacce ai commercianti di Via Frejus

– dall’instaurazione del regime repubblicano ad oggi, quando c’è qualcuno che si ribella, quando gli sfruttati e le sfruttate alzano la testa per reagire, noi ci siamo, ci siamo sempre stati e sempre ci saremo.

Molto spesso, quando tutto sembrava girare per il verso giusto per la maggioranza, siamo stati tra i pochi a portare un punto di vista diverso, critico. Consapevoli che il benessere che il sistema stava accumulando si fondava su principi sbagliati e che ci si sarebbe tornati indietro.
Siamo stati tra i primi a denunciare e combattere la globalizzazione economica e finanziaria. Ci siamo battuti per fermarla e cambiarne la direzione. Siamo stati chiamati No Global e Black Block, stigmatizzati, manganellati, processati e oggi alcuni di noi sono privati della loro libertà.

Abbiamo agito pratiche di riappropriazione della nostra sovranità, nelle lotte per la difesa dei territori dalla speculazione in città come in valle di Susa, nel movimento contro l’alta velocità. Oggi la bandiera No Tav è vista da tanti in Italia, così come in Europa e nel mondo, come un simbolo di partecipazione reale e orizzontale. Siamo stati processati, gasati e arrestati.

Per questo sappiamo bene che con la rabbia, per quanto giusta, non si cambia nulla: non serve a nulla attaccare la “casta” politica, se poi la proposta non è cambiare il sistema politico e soprattutto quello economico.
La democrazia in Italia non è altro che uno schermo del potere e del controllo: il nostro progetto politico nasce dall’autorganizzazione, dall’azione diretta e dalla partecipazione orizzontale con cui quotidianamente conduciamo le lotte.

Oggi che la crisi ha messo in ginocchio la nostra città, Torino, e tutta l’Italia, nei nostri quartieri conduciamo percorsi di solidarietà e mutuo aiuto che rispondono al bisogno di casa, supporto e speranza nostro e di molte persone, che altrimenti sarebbero totalmente abbandonate ai margini dell’attuale sistema fondato su dominio e sfruttamento. Marginalizzate ed escluse dalla vita politica, private della dignità e di un futuro. Oggi, nella “crisi”, vediamo la rabbia crescere e diffondersi oltre a noi, un po’ come sempre abbiamo sperato. Ragionando sul presente, spesso ci siamo detti che avremmo assistito a momenti di forte rottura, che la crisi è la terra delle possibilità, ma anche di rischi e ambiguità.
In questi giorni in Italia sembra stia montando un’ondata di rabbia e malcontento, veicolata da media come facebook e twitter, e sembra che il 9 dicembre 2013 sia per molti l’occasione per esprimerla tramite uno sciopero vero, non come quelli dei sindacati confederali. Guardando a questo fenomeno ne risaltano subito le contraddizioni; prima fra tutte, non possiamo non notare che alcuni dei personaggi e sigle che fanno parte dei “referenti” dell’organizzazione sono stati segnalati in stretti rapporti con la feccia del sistema partitocratico, ovvero Forza Nuova. Ricordiamo che Forza Nuova ha in passato stretto alleanze con Forza Italia e il Polo delle Libertà e che rappresenta una delle peggiori organizzazioni fasciste in Italia.

Quella di lunedì sarà una mobilitazione oggettivamente complessa, dove gli sfruttati si troveranno in piazza con i loro sfruttatori. In buona parte, infatti, l’iniziativa sarà in mano ai padroncini ed ai padroni degli autotrasporti, dei mercati, dei magazzini generali. Luoghi in cui lo sfruttamento in alcuni casi raggiunge il livello della schiavitù. Non c’è infatti nessuno sciopero generale indetto per i dipendenti, come invece criminalmente pare far capire il volantino che circola.
E’ innegabile però registrare come la “rivoluzione italiana” e la data del 9 dicembre stiano catalizzando l’attenzione e la rabbia di una buona fetta di quella che potremmo definire come piccola borghesia. Uno strato sociale che da alcuni anni soffre di un impoverimento sempre più evidente e che manifesta da una parte una disaffezione decisa verso le forme della politica istituzionale, e dall’altra vuole “tirarsi fuori” dagli schemi identitari ed ideologici che caratterizzano tanto i partiti alla guida del paese, quanto i movimenti antagonisti.

Una mobilitazione quella del 9 che non va dimenticato si fonda totalmente sul valore del lavoro inteso come elemento spartiacque tra chi “produce” e chi è “parassita” oltre che su un forte sentimento nazional-populista che si palesa in immaginari e suggestioni (tricolore, la costituzione, il popolo italiano…) piuttosto che in una esplicita presa di posizione xenofoba, ad esempio rispetto al soggetto migrante, a cui semplicemente non si fa mai riferimento.
In questi giorni ci siamo interrogati non senza difficoltà su cosa si fosse messo in moto rispetto alla giornata di lunedì. Su quali fossero i meccanismi innescati, i rischi e forse anche le possibilità.

Ma siamo stati anche inconsapevolmente uno dei soggetti che veniva accreditato come parte integrante della giornata del 9. In tanti ed in particolare abitanti del quartiere e/o mercatari di C.so Racconigi, in questi giorni sono passati dal centro sociale o si sono fermati a chiacchierare con compagn* talvolta chiedendo delucidazioni ed informazioni, altre semplicemente essendo già certi della partecipazione del Gabrio.
Spunti e riflessioni che ci spingono a tener conto che definire “una mobilitazione dei fasci” la giornata del 9 dicembre sia un po’ troppo semplicistico rispetto alla composizione reale che pare attraverserà quella giornata, mentre sui soggetti organizzatori si è già detto molto.

Sia chiaro, ci sembrano ben evidenti ambiguità, contraddizioni, rischi e limiti di una giornata come il 9. Così come appare sempre più chiaro quali siano gli attori che di tanto in tanto provano a cavalcare le ondate di sdegno e rabbia che attraversano il paese (vedi il fascista Marrone, parte attiva della “casta”, che oggi ha confermato l’adesione alla mobilitazione).

Ma d’altra parte non abbiamo mai pensato di poter essere soggetto rappresentativo di un eccedenza generale e generalizzata. Come movimenti crediamo sia nostro compito interrogarci sulle dinamiche già in atto e sugli spunti che arriveranno da quella giornata.

Inoltre mente scriviamo queste righe, ci giungono informazioni certe rispetto le minacce arrivate ad alcuni commercianti in Zona San Paolo. In particolare ci riferiamo ai negozianti di Via Frejus a cui sarebbe stato imposta la non-apertura delle attività commerciali, pegno la distruzione delle vetrine da parte “dei ragazzi del Gabrio”.
Riteniamo estremamente grave che qualcuno pensi di usare con disinvoltura lo “spettro” del centro sociale come mezzo di paura e minaccia. Non è mai stata la nostra modalità politica quella di voler imporre le mobilitazioni attraverso mezzucci intimidatori che indubbiamente appartengono a tutt’altre formazioni politiche. Tanto più che come centro sociale siamo totalmente al di fuori dalla costruzione di questa giornata che ci vedrà attenti spettatori ma non solo.

Infatti il Gabrio il 9 dicembre ’13 sarà in Piazza, per una lotta che non ha a che fare con lo “sciopero”. Ci saremo perché da mesi stiamo lottando perché le persone che nella nostra città occupano una casa per necessità – donne, uomini e bambini, giovani e meno giovani, italiani e non -, possano avere riconosciuto il diritto alla residenza, strumento necessario per ottenere accesso ai diritti minimi per un essere umano. Salute. Reddito. Formazione. Ci saremo, quindi, dalle 16:30 in piazza palazzo di Città.
Concreti, con il cuore e la consapevolezza nella lotta come gruppo di abitanti di Zona San Paolo – precar*, disoccupat*, migrant* – che da anni si autorganizza e pratica forme di riappropriazione diretta, dal basso.

da CSOA Gabrio

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Che fine ha fatto la battaglia per l’Acqua Pubblica?

Pubblichiamo un aggiornamento sulle attività del Comitato Acqua Pubblica Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Movimento No Tav era, è e sarà sempre al fianco della resistenza palestinese: sosteniamo la Global Sumud Flotilla!

Se Israele deciderà di fermare con la forza la Global Sumud Flottilla, impedendo ancora una volta l’arrivo di aiuti umanitari e provando a spegnere un atto di resistenza collettiva, noi non resteremo a guardare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: le barche italiane lasciano la costa siciliana alla volta di Gaza, “Buon vento”

Sono salpate, alla volta di Gaza, le imbarcazioni italiane della Global Sumud Flotilla dal porto siciliano di Augusta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza Inc: dove il Genocidio è testato in battaglia e pronto per il mercato

Gaza è diventata la vetrina di Tel Aviv per lo Sterminio privatizzato, dove aziende tecnologiche, mercenari e fornitori di aiuti umanitari collaborano in un modello scalabile di Genocidio Industriale venduto agli alleati in tutto il mondo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

America Latina, “la guerra secondaria”

Nel 2025, la competizione globale per i minerali essenziali – terre rare, litio, cobalto – e per le fonti energetiche – petrolio, gas, energie rinnovabili – sta riconfigurando il potere globale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Assemblea geografa per la Palestina: quanto successo in parallelo al Congresso Geografico Italiano 2025 di Torino

Dal 3 al 5 settembre 2025, presso il Campus Einaudi e il Castello del Valentino di Torino, si è svolto il 34° Congresso Geografico Italiano. 

Immagine di copertina per il post
Culture

“The Ashes of Moria”: che cosa rimane del campo profughi più grande d’Europa?

A cinque dall’incendio che lo ha distrutto, il documentario porta nel cuore del campo, tra odori, rumori, paure e violenze. Allo stesso tempo offre le coordinate per capire i meccanismi attuali delle brutali politiche europee.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra” nelle università: a Pisa il 13 e 14 settembre, due giorni di assemblea nazionale

Il 13 e 14 settembre a Pisa si terrà l’assemblea nazionale universitaria “Guerra alla Guerra”, due giorni di confronto tra collettivi e realtà studentesche da tutta Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al csoa La Strada

Nella notte tra giovedì e venerdì, poco dopo le 4, ignoti hanno lanciato una bomba carta contro l’ingresso del Centro Sociale “La Strada” in via Passino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’assemblea nazionale “Stop al genocidio. Fermiamo il sionismo con la resistenza” si terrà al cinema Aquila

Alcuni giorni fa il sindaco Gualtieri aveva vietato l’utilizzo di una sala del cinema Aquila di Roma per l’assemblea nazionale convocata dalle organizzazioni palestinesi in Italia. Ora il passo indietro. LA LOTTA PAGA – L’ASSEMBLEA SI TERRÀ AL CINEMA AQUILA IL 14 SETTEMBRE ALLE ORE 10.00 Dopo la conferenza stampa di lunedì 8 settembre davanti […]