Sul futuro della Cavallerizza Reale di Torino
Di seguito il comunicato di Assemblea Cavallerizza 14.45:
Ci sono parole positive per natura: giovani, smart, low cost, arte – soprattutto contemporanea – creatività, grande ostello della gioventù.
Ma anche turismo, promozione culturale, fondi strutturali europei che rilancino l’economia cittadina.
In questi mesi abbiamo visto presentarsi, sulle pagine di vari quotidiani, fantomatici progetti pensati dal Comune per la Cavallerizza Reale, diverse e possibili destinazioni d’uso poi scomparse nello stesso vuoto da cui erano arrivate.
Nel mese di Settembre leggevamo di hotel de charme e botteghe per artigiani, in Maggio di residenze di lusso e esercizi commerciali; idee un po’ meno pittoresche o suggestive forse, sicuramente meno “politically correct”.
Notiamo con piacere come in questi 8 mesi la mobilitazione cittadina abbia portato a qualche passo indietro, se non altro a livello terminologico, sino ad arrivare alla proposta di un ostello della gioventù.
La proposta viene riportata sulle pagine de La Stampa del 12.01.14 e confermata da un articolo sul blog del consigliere di Sel M. Grimaldi. In piena continuità con il passato, purtroppo, il progetto resta indefinito e privo di reale attendibilità: non vi è alcun atto formale nè vi è stato confronto con la cittadinanza. La stessa che da mesi chiede, a seguito dell’occupazione del complesso storico, un dialogo con l’amministrazione e l’avviamento di una progettazione partecipata con le istituzioni. Quello che appare naturale domandarsi è che ruolo abbiano gli abitanti della città per l’amministrazione comunale e regionale.
Durante gli 8 mesi di occupazione, la Cavallerizza è stata attraversata da migliaia di persone, sono state raccolte più di 10.000 firme, si sono susseguiti una serie di incontri con il sindaco Fassino e l’assessore Passoni, tuttavia la “svolta” positiva sul futuro della Cavallerizza viene appresa dalla cittadinanza sottoforma di “voce di corridoio”. Speriamo che questa sia solo una svista dell’amministrazione e che quanto prima le istituzioni comunali e regionali si rendano disponibili ad aprirsi ad un dialogo continuativo e costante e ad una seria progettazione condivisa.
Ci sembra tuttavia rilevante mettere in luce alcune perplessità relative alla proposta. Gli interessati menzionati nell’articolo sarebbero “grandi catene alberghiere”: definizione che, così posta, sembra rispondere all’ennesima richiesta speculativa e piuttosto che alle reali esigenze degli abitanti della città ovvero a quelle ipotetiche ondate di giovani citati dall’articolo.
La parte adibita ad ostello sarebbe un terzo del complesso; dei restanti due terzi vengono fatte vaghe menzioni ad aree teatrali e ad esercizi commerciali. Speriamo che il comune possa essere più preciso sul significato di queste parole e auspichiamo che la notizia, sbandierata come fiore all’occhiello, non sia solo vetrina politica ma un reale cambio di vedute sul destino del complesso Unesco..
Tuttavia le perplessità, nel caso ci sia un reale intento di collaborazione, potrebbero essere facilmente risolte dalla continuità del dialogo. Per cui ci vien da chiedere: che rapporto intende costruire l’amministrazione comunale con gli abitanti della città?
Solo un mese fa, al convegno “Liberare energie.Rigenerare Torino” in cui si esaminava il caso della Cavallerizza, svoltosi al politecnico di Torino con l’assessora Ilda Curti, si parlava di rivoluzione nei rapporti fra cittadini e istituzioni e di un’occasione per Torino di diventare la prima grande città
italiana in cui cittadini e amministratori collaborano per prendersi cura della città, dei suoi spazi, degli edifici, del verde pubblico.
Che fine hanno fatto quelle parole?
Il comune intepreta questa rivoluzione come la firma di protocolli d’intesa nelle proprie stanze o intende davvero provare a confrontarsi con i cittadini?
Confidiamo nella seconda ipotesi e per questo invitiamo le istituzioni comunali, regionali, culturali, le associazioni a confrontarsi al FORUM DELLE IDEE e AL TAVOLO DI PROGETTAZIONE che avrà inizio da febbraio 2015 alla Cavallerizza Reale.
Assemblea Cavallerizza 14:45
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