Sulla giornata del 30 ottobre al Cep
Di seguito pubblichiamo il comunicato dei ragazzi del Cep sulla giornata appena conclusa nel quartiere:
Scriviamo questo comunicato perchè il nostro quartiere in tutte le testate giornalistiche viene associato a luogo di degrado e di insicurezza; la giornata di ieri ha visto una partecipazione straordinaria di centinaia di persone, che testimonia la forte volontà di riscatto e di dignità del CEP e tutto ciò non vogliamo che rimanga sotto silenzio.
Con la sfilata di Halloween che abbiamo organizzato, abbiamo colto l’occasione per evidenziare le nostre problematiche e quelle di tutti gli abitanti. Battendo tutte le nostre aspettative alla festa erano presenti piu di 150 persone, tra cui tantissimi bambini mascherati a festa, genitori ,anziani, studenti e giovani precari.
La sfilata è partita dal piazzale della chiesa, muovendosi verso la scuola elementare E. Novelli, dove ci siamo fermati e abbiamo individuato il primo nodo critico del quartiere.
La scuola all’inizio dell’anno era stata dichiarata agibile dal comune. Ormai chiusa da circa un mese e mezzo, è stata dichiarata inagibile solo dopo una perizia dei vigili del fuoco richiesta fortemente dai genitori mentre le istituzioni avrebbero fatto iniziare l’anno scolastico in una situazione di estremo pericolo per i bambini. Ci sono state testimonianze di genitori e alunni che hanno evidenziato tale situazione, mentre in sottofondo i bambini cantavano “rivogliamo la nostra Scuola”.
Queste sono le stesse motivazioni per cui circa dieci giorni fa siamo andati a contestare l’inaugurazione della “nuova Corso Italia” alla presenza di Giorgio Napolitano: centinaia di Milioni di euro spesi per il centro vetrina sono un insulto per noi che vediamo crollare le scuole delle periferie. Per questo abbiamo affisso uno striscione ai cancelli dell’edificio con scritto “Salvate le scuole, non le Banche”: noi non siamo disposti a vedere che il denaro pubblico sia utilizzato per pagare un debito alle banche, mentre tutti i nostri diritti vengono svenduti.
La sfilata è cosi proseguita festante per le strade del quartiere con persone affacciate da tutti i condomini che apprezzavano l’iniziativa, e abbiamo sottolineato un altro problema fondamentale, quello del diritto alla casa. Gli sfratti alle case popolari sono un fenomeno sempre più in crescita e anche per questo noi ci siamo mobilitati nelle ultime settimane, organizzando picchetti anti-sfratto.
Già in due occasioni abbiamo aiutato due famiglie ad ottenere un rinvio e a non finire in mezzo a una strada.
Infine abbiamo deciso di concludere il corteo con una merenda e diversi giochi per i bambini ai campi lungo l’argine. I campini sono il luogo dove da decenni crescono generazioni del CEP, e dove noi organizziamo da tre anni il torneo per Marchino, un nostro grande amico scomparso. Ora questi spazi ci stanno venendo sottratti con la costruzione delle nuove case senza che venga messo a disposizione un nuovo spazio di aggregazione, al contrario di quello che ci era stato promesso dalle istituzioni.
La forte partecipazione della gente del quartiere a questa giornata di festa ma anche di lotta è per noi il segno che i nostri diritti e la vivibilità del quartiere – sia che si parli di casa, che di scuola che dei campini – non saranno più calpestati senza incontrare resistenza.
I ragazzi del CEP
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